Un aminoacido che aumenta l'energia, allevia i dolori, la depressione e calma la fame nervosa.
• Allevia il dolore cronico
• Aumenta l'energia
• Allevia la depressione
• Migliora l’umore
• Migliora le funzioni mentali
• Migliora l'aspetto della vitiligine
- Calma naturalmente l'appetito
- Sostiene la depressione e l'ansietà
- Migliora la memoria, l'attenzione e la vigilanza
- Dona un senso di benessere
- Per coloro che soffrono di depressione, ansia, perdita di memoria
- Per gli atleti che vogliono combattere la stanchezza muscolare e dolore post-allenamento
- Per ridurre il desiderio di spuntini fuori pasto
La fenilalanina è un aminoacido essenziale che ritroviamo nelle proteine animali e vegetali. Deve essere assunta attraverso la dieta, in quanto l’organismo non riesce a sintetizzarla in maniera autonoma.
Svolge un ruolo chiave per la produzione di numerosi ormoni, enzimi e varie proteine. L’importante è assumerla nelle giuste quantità, in quanto, come vedremo, potrebbero essere problematici sia un eccesso che una carenza.
La Fenilalanina, come abbiamo appena visto, è un aminoacido essenziale. La fenilalanina è quindi un precursore della Tirosina, alla base quindi della produzione di alcuni neurotrasmettitori utili nella regolazione del sonno, dell’umore e del senso di sazietà.
La fenilalanina sembra inoltre inibire la sintesi di melanina, responsabile della ipopigmentazione di capelli e della pelle ; una carenza di fenilalanina sembra infatti favorire la formazione di capelli bianchi.
Interviene nel processo di sintesi della melanina, il pigmento responsabile del colore della nostra pelle.
Sintetizza la tirosina, precursore degli ormoni della tiroide. A sua volta la tirosina funge da precursore di importanti neutrotrasmettitori. Parliamo di adrenalina, noradrenalina, serotonina, dopamina, sostanze responsabili del nostro benessere psico-fisico.
Regola il senso di sazietà: un altro ruolo chiave è quello svolto grazie alla produzione di un ormone chiamato colecistochinina-pancreozimina. Quest’ultimo va a stimolare la secrezione di insulina favorendo dunque il senso di sazietà. Questo spiega come mai venga utilizzata anche per la cura dell’obesità e della fame nervosa.
Trattamento della vitiligine: dal momento che regola la produzione della melanina, buoni risultati si sono avuti anche per la cura della vitiligine. Quest’ultima è una patologia cutanea che produce chiazze prive di pigmenti.
Antidepressivo: intervenendo nella produzione dei vari neurotrasmettitori dell’umore, viene spesso somministrata come integratore per la cura della depressione.
Gli integratori a base di fenilalanina vengono proposti per trattare depressione, disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), malattia di Parkinson, dolore cronico, artrosi, artrite reumatoide, sintomi dell'astinenza dall'alcol e vitiligine.
La troviamo in primis nel latte materno, quindi prima fonte nutriente per i neonati. Ma in generale è presente in tutti i cibi ricchi di proteine: tra questi, la carne, i latticini, i formaggi e le uova. È presente anche nelle frattaglie (soprattutto il fegato), nel pesce, nei legumi (in particolare modo soia e fagioli). e ancora nella frutta secca come le mandorle e le noci.
la L-fenilalanina innesca la produzione dell’ormone della colecistochinina, che dà al cervello il segnale di sazietà e calma immediatamente l'appetito. Questo ormone controlla anche l'emissione di specifici enzimi dal pancreas, la produzione di bile dal fegato e il rilassamento dello sfintere di Oddi per una migliore digestione. E' stato clinicamente dimostrato che la somministrazione, mezz'ora prima di mangiare, di una miscela di amminoacidi, tra cui la L-fenilalanina, provoca naturalmente una diminuzione di consumo di cibo di oltre il 22%.
Un antidolorifico naturale! Durante una sensazione di dolore troppo intenso, le endorfine, le piccole molecole oppioidi (endorfine), si legano ai recettori sulla superficie delle membrane dei neuroni (cellule nervose). Questo blocca i messaggi di dolore verso il cervello, producendo un effetto analgesico. Purtroppo, la loro azione è di breve durata a causa dell'intervento di specifici enzimi distruttivi. Una miscela 50/50 di L-fenilalanina e D-fenilalanina inibisce l'attività di queste molecole calmando il dolore cronico. I ricercatori suppongono che questo aminoacido potrebbe risultare utile in una serie di malattie dovute a deficienze di endorfine, come la depressione o artrite.
Molecola del buon umore, dell'eccitazione, dell'attenzione e della motivazione, la L-fenilalanina è un precursore diretto della L-tirosina. Quest'ultima promuove la produzione di messaggeri cerebrali del benessere, del piacere e della gioia: la noradrenalina e la dopamina. Una carenza di L-PA conduce rapidamente a una mancanza di energia, provoca sonnolenza, ostacola l'attività mentale e abbassa la libido, raggruppando così tutti i sintomi della depressione. L’apporto di L-PA allevia naturalmente lo stato depressivo. La sua azione renderebbe euforici, mentalmente più vivaci, faciliterebbe la concentrazione e migliorerebbe l'umore.
Un inibitore della depressione: naturalmente presente negli alimenti, e in particolare nelle proteine, la L-fenilalanina ha un’enorme influenza sui meccanismi della depressione. La depressione può essere il risultato di uno squilibrio a livello dei messaggeri cerebrali. L'azione della fenilalanina avrebbe come conseguenza, quella di influenzare positivamente i messaggeri cerebrali e di limitare l'escalation dello stato depressivo. Porterebbe quindi al riequilibrio dei neurotrasmettitori. Gli effetti dopaminergici e adrenergici della fenilalanina migliorano l'umore e il tono, oltre a limitare lo sviluppo della depressione.
La DL-FENILALANINA è spesso usata per aiutare a migliorare l'umore e la lucidità mentale e / o per alleviare il dolore. La L-fenilalanina è un precursore di neurotrasmettitori che possono migliorare l’umore, l’energia mentale e lo stato d’attenzione. La forma D-fenilalanina inibisce la ripartizione di endorfine antidolorifiche naturali, che possono fornire beneficio a persone affette da dolore cronico, e privo degli effetti collaterali che i farmaci hanno. La DL-FENILALANINA può agire molto bene con altri integratori per la salute cerebrale e per l'umore quali: l’erba di San Giovanni, SAMe o 5-HTP.
La DL-FENILALANINA può aiutare a:
Alleviare i sentimenti di depressione: Diversi studi clinici hanno esaminato l'effetto degli integratori di DL-fenilalanina sull'umore. Per esempio: la fenilalanina viene convertita in un altro aminoacido chiamato tirosina, che viene poi convertita in tre sostanze chimiche del cervello chiamate L-dopa, adrenalina e noradrenalina. Secondo le ricerche, la DL-FENILALANINA è stata utilizzata per aiutare ad alleviare i sintomi connessi alla depressione, aumentando il livello di adrenalina
Contribuire ad alleviare il dolore cronico: Nonostante siano ancora in corso degli studi, esistono prove che la DL-FENILALANINA possa aiutare ad alleviare alcuni tipi di dolore cronico, tra dolori muscolari, dolori premestruali e infiammazioni connesse all’artrite, inibendo la proteina nota ad indurre il dolore, chiamata encefalinasi.
Migliorare la concentrazione: Alcune ricerche indicano che le persone, che soffrono di bassi livelli di aminoacidi come la fenilalanina, possono avere difficoltà a concentrarsi. Si ritiene che la DL-fenilalanina possa aiutare a creare equilibrio delle sostanze chimiche nel cervello, fornendo maggiore concentrazione, anche in individui con ADHD.
Migliorare l'aspetto della vitiligine: Nonostante siano ancora in corso degli studi, si afferma che insieme ad una terapia di luce ultravioletta (UVA), la DL-FENILALANINA può aiutare ad attivare le cellule responsabili della pigmentazione in adulti e bambini.
L’assunzione di integratori a base di fenilalanina può interferire con quella di levodopa, principio attivo utilizzato per il trattamento del Parkinson; per questo l'assunzione di fenilalanina è sconsigliata nel caso in cui si sia in terapia con levodopa: potrebbe peggiorare i sintomi del Parkinson.
Inoltre potrebbe interferire con le terapie contro la depressione a base di MAO inibitori, aumentando le concentrazioni di tiramina nell'organismo. L'accumulo di questa sostanza può far aumentare la pressione, ma in genere è evitato da meccanismi naturali attivi nell'organismo. Alcuni farmaci antidepressivi possono però compromettere tali meccanismi; per questo quando vengono assunti è bene evitare un aumento delle concentrazioni di tiramina.
Infine, la fenilalanina potrebbe aumentare il rischio che l'assunzione di antipsicotici porti alla comparsa di spasmi muscolari. Per questo è bene non assumere integratori a base di fenilalanina quando si assumono questi farmaci.
L'assunzione di fenilalanina è controindicata nel caso in cui si soffra di fenilchetonuria o di altre condizioni che aumentano il livelli di fenilalanina presenti nell'organismo. Inoltre è importante fare attenzione all'assunzione di fenilalanina in caso di schizofrenia.