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(Max Planck) |
Karl Ernst Ludwig Marx Planck, detto Max (Kiel, 23 aprile 1858 – Göttingen, 4 ottobre 1947), è stato un fisico tedesco, figlio del giurista Julius Wilhelm
Planck, Max Karl Ernst Ludwig. - Fisico (Kiel 1858 - Gottinga 1947). Studiò (dal 1874) all'univ. di Monaco, dedicandosi inizialmente a studî di matematica e solo in un secondo momento alla fisica, e seguì a Berlino (1877-78) le lezioni di G. Kirchhoff e H. von Helmholz; dedicò la tesi di dottorato (1880) e le sue prime pubblicazioni ai problemi della termodinamica, condottovi dalla lettura delle opere di R. Clausius. Prof. straordinario di fisica a Kiel (1885), nel 1889 fu chiamato a succedere a Kirchhoff all'univ. di Berlino, dove fu direttore, fino al 1926, dell'Istituto di fisica teorica. Dal 1930 al 1935 fu presidente del Kaiser-Wilhelm Institut (che nel 1948 cambiò il suo nome in Max-Planck-Gesellschaft zur Förderung der Wissenschaften, v.), ritirandosi poi, per la sua netta opposizione al nazismo, in un rigoroso riserbo. Fu, tra l'altro, socio straniero dei Lincei (1914) e accademico pontificio (1936).Premio Nobel per la fisica nel 1918. ▭ Le ricerche condotte da P. negli ultimi anni del 19° sec., dedicate al problema della radiazione termica (problema di confine tra termodinamica, meccanica e elettromagnetismo), furono quelle che lo avrebbero reso uno dei protagonisti dello sconvolgimento della concezione classica del mondo fisico che si verificò all'inizio del 20° secolo.
Planck."Tutta la materia ha origine ed esiste solo in virtù di una forza che porta la particella di un atomo a vibrare e mantenere il sistema solare insieme. Dobbiamo supporre che dietro questa forza c'è l'esistenza di una mente cosciente ed intelligente. Questa mente è la matrice di tutta la materia".
Ha ideato la teoria dei quanti che, insieme con la teoria della relatività di Albert Einstein, è uno dei pilastri della fisica moderna.
Nel 1900 Planck rese nota la sua ipotesi nella quale sosteneva che gli scambi di energia nei fenomeni di emissione e di assorbimento delle radiazioni elettromagnetiche avvengono in forma discreta (proporzionale alla loro frequenza di oscillazione, secondo una costante universale), non già in forma continua, come sosteneva la teoria elettromagnetica classica.
Nel 1901 Planck passò dall'ipotesi quantistica alla vera e propria teoria quantistica, secondo la quale gli atomi assorbono ed emettono radiazioni in modo discontinuo, per quanti di energia, cioè quantità di energia finite e discrete. In tal modo anche l'energia può essere concettualmente rappresentata, come la materia, sotto forma granulare: i quanti sono appunto come granuli di energia indivisibili.
La sua teoria gli valse il premio Nobel per la fisica del 1918.
Fu anche un ottimo pianista, si interessò di problemi filosofici, restò attivo fino a tarda età: ma la sua vita fu spesso turbata da tristi avvenimenti, soprattutto dalla morte del figlio Erwin, impiccato nel 1945 dai nazisti perché coinvolto nell'attentato di luglio contro Hitler. L'Istituto Max Planck è stato così denominato in suo onore.
Riguardo alla relazione tra scienza e religione, egli scrisse, "Scienza e religione non sono in contrasto, ma hanno bisogno una dell'altra per completarsi nella mente di un uomo che riflette seriamente". (in Conoscenza del mondo fisico)
Nel 1929 gli fu assegnata la Medaglia Copley.
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http://www.raiscuola.rai.it/articoli/max-planck-e-la-meccanica-quantistica-storia-della-scienza/7674/default.aspx
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http://www.storiologia.it/planck/planck.htm
Articolo molto interessante. Max Planck era un personaggio particolare, molto tedesco, luterano, tenace ce è diventato quello che è stato con una perseveranza incredibile. Mi fa sempre sorridere pensare al fatto che era severissimo come professore. In quarant'anni di carriera con lui si laurearono solo una quarantina di studenti.
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