Tratto da:http://www.linfavitale.it/
Bergamotto di Calabria puro concentrato Bottiglia da 250 ml
Quantità sufficiente per un trattamento
Quantità sufficiente per un trattamento
di 5 settimane
Da coltivazione esente da pesticidi
Prezzo: € 25,00
Conservare in frigo, una volta aperto - Agitare prima dell'uso
Ingredienti: Bergamotto (citrus Bergamia) estratto puro concentrato, acido citrico, acido ascorbico, potassio sorbato.
Da coltivazione esente da pesticidi
Prezzo: € 25,00
Conservare in frigo, una volta aperto - Agitare prima dell'uso
Ingredienti: Bergamotto (citrus Bergamia) estratto puro concentrato, acido citrico, acido ascorbico, potassio sorbato.
Dosaggio giornaliero consigliato: 5 ml al giorno prima del pranzo, meglio se al mattino dopo colazione in un bicchiere abbondante di acqua con aggiunta a piacere di zucchero di canna oppure di stevia, quanto basta per rompere il gusto acidulo.
Il succo del bergamotto potrebbe essere un valido alleato contro il colesterolo e la glicemia. Largamente impiegato nella cosmesi sotto forma di essenza per rendere il profumo dei prodotti più gradevole al naso, secondo un nuovo studio italiano questo agrume, tipico della regione Calabria, possiede proprietà inaspettate per la salute del nostro organismo.
Le caratteristiche di questo agrume, ricco di principi attivi (contiene circa 350 componenti chimici e l’olio essenziale), si rivela utile in molte preparazioni farmaceutiche per il suo potere antisettico e antibatterico, come ad esempio in odontoiatria, oftalmologia, ginecologia, dermatologia, tanto da essere inserito nelle farmacopee di diversi paesi. L’essenza di bergamotto è infine usata nell’industria alimentare e dolciaria come aromatizzante.
Uno studio condotto di recente dall’Università della Calabriaha individuato un componente, presente solo nel succo di bergamotto, in grado di inibire la produzione del colesterolo nel sangue, che causa la formazione sulle pareti delle arterie di placche e l’ostruzione dei vasi sanguigni (aterosclerosi).
L’arma più potente per prevenire l’accumulo di sostanze grasse sulle pareti interne delle arterie è senza dubbio un’alimentazione corretta e moderata, associata ad un regolare esercizio fisico. Tuttavia, chi soffre di colesterolo può, da oggi, avvalersi anche dell’aiuto del succo di bergamotto. Inoltre, l’essenza e il distillato di questo agrume ha anche un potere antidolorifico e cicatrizzante. Una curiosità, è estremamente efficace contro le zanzare ed altri insetti.
Proprio in questi giorni, in Calabria e in particolare nella fascia ionica della provincia di Reggio Calabria si sta concludendo la campagna di raccolta del Bergamotto Dop. Il principale mercato di sbocco dell’essenza è quello dell’industria della profumeria. L’olio essenziale, ad esempio, viene impiegato per fissare il bouquet aromatico dei profumi e di armonizzare le altre essenze contenute. Inoltre, viene usato anche per la produzione di lozioni antiforfora e saponi ad alto potere disinfettante.
Proprietà simili alle statine nel controllo del colesterolo?
Ci sono agrumi come il Bergamotto che possono essere utilizzati nel controllo del colesterolo
Come le statine, il bergamotto potrebbe essere utilizzato con efficacia per ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” e aumentare quelli di colesterolo “buono”. Lo studio italiano
Non tutti ottengono benefici dalle statine nel ridurre e controllare il colesterolo LDL, o cattivo. In più, un recente studio del George Centre for Healthcare Innovation presso l’Università di Oxford (Uk) ha messo in evidenza come, sempre le statine, non riducano il rischio di formazione di coaguli nel sangue – che sono in genere causa di trombi. Infine, le statine, quali farmaci possono cagionare effetti collaterali e indesiderati.
Per tutti coloro che non vogliono, non possono o non ottengono benefici dalle statine, ecco che un’alternativa potrebbe trovarsi nel frutto di Bergamotto. Lo ha suggerito uno studio condotto dai ricercatori italiani dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, e i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica International Journal of Cardiology.
Il bergamotto sarebbe dunque capace di ridurre i livelli di colesterolo LDL, e far aumentare al contempo quelli di colesterolo HDL. Dette proprietà, potrebbero anche essere sfruttare per i pazienti con malattie cardiovascolari che potrebbero così ridurre le dosi di farmaci per il cuore, ipotizzano i ricercatori.
Lo studio è stato condotto su 237 pazienti che sono stati invitati a consumare un frutto al giorno per 30 giorni. Al termine del test, i ricercatori hanno potuto constatare che i livelli di colesterolo LDL erano scesi del 38%.
Il bergamotto è conosciuto ai più per il suo utilizzo in cosmetica e profumeria: è infatti un ingrediente di molti profumi e un conservante, nonché un antisettico. Si usa anche in alimentazione nella preparazione di dolci e altri cibi aromatizzati. Assai noto è poi un tipo di tè chiamato “Earl Grey” che contiene proprio questo aroma. Ma, come visto, il bergamotto può avere altri pregi che non solo il suo profumo.
Le caratteristiche di questo agrume, ricco di principi attivi (contiene circa 350 componenti chimici e l’olio essenziale), si rivela utile in molte preparazioni farmaceutiche per il suo potere antisettico e antibatterico, come ad esempio in odontoiatria, oftalmologia, ginecologia, dermatologia, tanto da essere inserito nelle farmacopee di diversi paesi. L’essenza di bergamotto è infine usata nell’industria alimentare e dolciaria come aromatizzante.
Uno studio condotto di recente dall’Università della Calabriaha individuato un componente, presente solo nel succo di bergamotto, in grado di inibire la produzione del colesterolo nel sangue, che causa la formazione sulle pareti delle arterie di placche e l’ostruzione dei vasi sanguigni (aterosclerosi).
L’arma più potente per prevenire l’accumulo di sostanze grasse sulle pareti interne delle arterie è senza dubbio un’alimentazione corretta e moderata, associata ad un regolare esercizio fisico. Tuttavia, chi soffre di colesterolo può, da oggi, avvalersi anche dell’aiuto del succo di bergamotto. Inoltre, l’essenza e il distillato di questo agrume ha anche un potere antidolorifico e cicatrizzante. Una curiosità, è estremamente efficace contro le zanzare ed altri insetti.
Proprio in questi giorni, in Calabria e in particolare nella fascia ionica della provincia di Reggio Calabria si sta concludendo la campagna di raccolta del Bergamotto Dop. Il principale mercato di sbocco dell’essenza è quello dell’industria della profumeria. L’olio essenziale, ad esempio, viene impiegato per fissare il bouquet aromatico dei profumi e di armonizzare le altre essenze contenute. Inoltre, viene usato anche per la produzione di lozioni antiforfora e saponi ad alto potere disinfettante.
Proprietà simili alle statine nel controllo del colesterolo?
Ci sono agrumi come il Bergamotto che possono essere utilizzati nel controllo del colesterolo
Come le statine, il bergamotto potrebbe essere utilizzato con efficacia per ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” e aumentare quelli di colesterolo “buono”. Lo studio italiano
Non tutti ottengono benefici dalle statine nel ridurre e controllare il colesterolo LDL, o cattivo. In più, un recente studio del George Centre for Healthcare Innovation presso l’Università di Oxford (Uk) ha messo in evidenza come, sempre le statine, non riducano il rischio di formazione di coaguli nel sangue – che sono in genere causa di trombi. Infine, le statine, quali farmaci possono cagionare effetti collaterali e indesiderati.
Per tutti coloro che non vogliono, non possono o non ottengono benefici dalle statine, ecco che un’alternativa potrebbe trovarsi nel frutto di Bergamotto. Lo ha suggerito uno studio condotto dai ricercatori italiani dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, e i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica International Journal of Cardiology.
Il bergamotto sarebbe dunque capace di ridurre i livelli di colesterolo LDL, e far aumentare al contempo quelli di colesterolo HDL. Dette proprietà, potrebbero anche essere sfruttare per i pazienti con malattie cardiovascolari che potrebbero così ridurre le dosi di farmaci per il cuore, ipotizzano i ricercatori.
Lo studio è stato condotto su 237 pazienti che sono stati invitati a consumare un frutto al giorno per 30 giorni. Al termine del test, i ricercatori hanno potuto constatare che i livelli di colesterolo LDL erano scesi del 38%.
Il bergamotto è conosciuto ai più per il suo utilizzo in cosmetica e profumeria: è infatti un ingrediente di molti profumi e un conservante, nonché un antisettico. Si usa anche in alimentazione nella preparazione di dolci e altri cibi aromatizzati. Assai noto è poi un tipo di tè chiamato “Earl Grey” che contiene proprio questo aroma. Ma, come visto, il bergamotto può avere altri pregi che non solo il suo profumo.
Il succo di bergamotto nella prevenzione della patologia cardiovascolare
Il padre della medicina, Ippocrate, con l'aforisma " Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo " aveva, sin dall'antichità, evidenziato il rapporto tra alimentazione e benessere dell'individuo. Il termine "Nutraceutico" fu coniato negli anni ‘80 dal Dott. Stephen L. De Felice, fondatore della FIM ( Foundation for Innovation in Medicine ), ad indicare un alimento" o parte di alimento che fornisce benefici medici o salutari, inclusa la prevenzione o il trattamento della malattia.
Negli anni a seguire si è visto che dall'addizione di alcune sostanze salutari presenti negli alimenti si possono ottenere effetti positivi sulla salute dell'individuo, come gli Omega 3 nel latte o le vitamine nei fiocchi di cereali. In tal modo alle virtù di questi alimenti si sommano quelle degli acidi grassi polinsaturi, ottenendo così dei nutraceutici o alimenti funzionali ricchi di molecole salutari.
Tra i vari fitoterapici ad azione antiossidante utilizzati attualmente per la prevenzione e il trattamento di varie patologie metaboliche trova posto il bergamotto (Citrus bergamia)che è una pianta endemica della Calabria, il cui succo presenta un'alta concentrazione di flavonoidi che possiedono proprietà antiossidanti, antiinfiammatorie e vasoprotettive,nonché ipolipemizzanti ed ipoglicemizzanti. In particolare, alcuni di essi agirebbero sulla sintesi intraepatica dei trigliceridi, inibendola, e sulla risposta intracellulare all'insulina, migliorandone il segnale.
Molta attenzione si è posta all'utilizzo del bergamotto come nutraceutico da impiegare nel trattamento dell'ipercolesterolemia lieve ed in caso di intolleranza alle statine, così come in associati stati di disglicemia.
Per quanto riguarda gli effetti sull'assetto lipidico, i derivati di due flavonoidi contenuti nel succo di bergamotto, esperetina e naringenina, possedendo una struttura simile al substrato dell'enzima HMG-CoA reduttasi epatica, lo inibiscono comportandosi come delle statine; anche il derivato glicosidico della naringenina, la naringina, inibisce tale enzima. Ne deriva che il succo di bergamotto riduce i livelli di colesterolo totale.
Inoltre, studi in vitro suggeriscono che la naringenina e l'esperetina riducono l'attività dell'enzima acil CoA: colesterolo aciltransferasi (ACAT), inibendo l'assemblamento delle lipoproteine.
Si hanno pure effetti sui trigliceridi sierici in quanto la esperetina riduce l'attività di un enzima chiave nella sintesi epatica dei trigliceridi, la fosfatidico fosfoidrolasi (PAP).
Un'altra proprietà da tenere in considerazione del succo di bergamotto è la sua attività ipoglicemizzante. In particolare, la naringenina, come altri polifenoli, incrementa l'attività dell'AMP chinasi (AMPK) e l' uptake di glucosio nel muscolo e a livello epatico, il che si traduce in un miglioramento della sensibilità all'insulina e della tolleranza glicidica.
Per quanto riguarda l'azione sull'endotelio, i flavonoidi contenuti nel bergamotto, incrementando l'attività di alcuni enzimi ad azione antiossidante, limitano la produzione di radicali liberi dell'ossigeno nella parete vasale e insieme ad una ben nota proprietà antiinfiammatoria, migliorano la produzione endoteliale di ossido nitrico.
Fonti :
http://www.medicinalive.com
http://www.lastampa.it
http://donna.libero.it
Cuore e Vasi Anno XXXV n.2 - giugno 2013
Negli anni a seguire si è visto che dall'addizione di alcune sostanze salutari presenti negli alimenti si possono ottenere effetti positivi sulla salute dell'individuo, come gli Omega 3 nel latte o le vitamine nei fiocchi di cereali. In tal modo alle virtù di questi alimenti si sommano quelle degli acidi grassi polinsaturi, ottenendo così dei nutraceutici o alimenti funzionali ricchi di molecole salutari.
Tra i vari fitoterapici ad azione antiossidante utilizzati attualmente per la prevenzione e il trattamento di varie patologie metaboliche trova posto il bergamotto (Citrus bergamia)che è una pianta endemica della Calabria, il cui succo presenta un'alta concentrazione di flavonoidi che possiedono proprietà antiossidanti, antiinfiammatorie e vasoprotettive,nonché ipolipemizzanti ed ipoglicemizzanti. In particolare, alcuni di essi agirebbero sulla sintesi intraepatica dei trigliceridi, inibendola, e sulla risposta intracellulare all'insulina, migliorandone il segnale.
Molta attenzione si è posta all'utilizzo del bergamotto come nutraceutico da impiegare nel trattamento dell'ipercolesterolemia lieve ed in caso di intolleranza alle statine, così come in associati stati di disglicemia.
Per quanto riguarda gli effetti sull'assetto lipidico, i derivati di due flavonoidi contenuti nel succo di bergamotto, esperetina e naringenina, possedendo una struttura simile al substrato dell'enzima HMG-CoA reduttasi epatica, lo inibiscono comportandosi come delle statine; anche il derivato glicosidico della naringenina, la naringina, inibisce tale enzima. Ne deriva che il succo di bergamotto riduce i livelli di colesterolo totale.
Inoltre, studi in vitro suggeriscono che la naringenina e l'esperetina riducono l'attività dell'enzima acil CoA: colesterolo aciltransferasi (ACAT), inibendo l'assemblamento delle lipoproteine.
Si hanno pure effetti sui trigliceridi sierici in quanto la esperetina riduce l'attività di un enzima chiave nella sintesi epatica dei trigliceridi, la fosfatidico fosfoidrolasi (PAP).
Un'altra proprietà da tenere in considerazione del succo di bergamotto è la sua attività ipoglicemizzante. In particolare, la naringenina, come altri polifenoli, incrementa l'attività dell'AMP chinasi (AMPK) e l' uptake di glucosio nel muscolo e a livello epatico, il che si traduce in un miglioramento della sensibilità all'insulina e della tolleranza glicidica.
Per quanto riguarda l'azione sull'endotelio, i flavonoidi contenuti nel bergamotto, incrementando l'attività di alcuni enzimi ad azione antiossidante, limitano la produzione di radicali liberi dell'ossigeno nella parete vasale e insieme ad una ben nota proprietà antiinfiammatoria, migliorano la produzione endoteliale di ossido nitrico.
Fonti :
http://www.medicinalive.com
http://www.lastampa.it
http://donna.libero.it
Cuore e Vasi Anno XXXV n.2 - giugno 2013
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