Unione nella Dualità
LA DUALITÀ E' UN MODO DI VEDERE LA REALTÀ
Angeli o\e Demoni
Senza l'angelo il vostro demone vi divora
senza il demone il vostro angelo vi deprime.
l'unione per gli apparenti contra-opposti:
contra (Yin-)
opposto (Yang +)
è il risultato della Forza Eterica Informata (l'UNO),
che è l’Elemento costituente dell’InFinito eternamente Instabile nella sua stabilità trascendente nella sua immanente.
Infinito che viaggia nel tempo, ovunque che si rivela nello Spazio...
Senza l'angelo il vostro demone vi divora
senza il demone il vostro angelo vi deprime.
l'unione per gli apparenti contra-opposti:
contra (Yin-)
opposto (Yang +)
è il risultato della Forza Eterica Informata (l'UNO),
che è l’Elemento costituente dell’InFinito eternamente Instabile nella sua stabilità trascendente nella sua immanente.
Infinito che viaggia nel tempo, ovunque che si rivela nello Spazio...
LE 6 LEGGI DEL YIN-YANG
1.Ogni cosa ha il suo contrario: bianco-nero, su-giù, luce-buio, uomo-donna.
2. Non esiste Yin senza Yang e viceversa. Non esiste la notte senza il giorno, non esiste l'amore senza l'odio.
3. Se dovesse prevalete in maniera assoluta uno degli opposti, l'altro automaticamente scomparirebbe e
di conseguenza anche l'altro. Se Esempio: non potere amare tutto altrimenti dovresti amare anche l'odio.
4. Dentro del Yin ci sono al yin secondari e dentro del Yang altri yang secondari. Quindi il freddo è secco o umido,
4. Dentro del Yin ci sono al yin secondari e dentro del Yang altri yang secondari. Quindi il freddo è secco o umido,
il bianco è opaco o lucido.
5. Se il Yin è in eccesso lo Yang è insufficiente e viceversa, lo sbilancio dell'uno in eccesso produrrà l'insufficienza
5. Se il Yin è in eccesso lo Yang è insufficiente e viceversa, lo sbilancio dell'uno in eccesso produrrà l'insufficienza
dell'altro .
6. Il Yin può trasformarsi in Yang e viceversa: l'albero ridotto a cenere e la cenere che diventando terra si
6. Il Yin può trasformarsi in Yang e viceversa: l'albero ridotto a cenere e la cenere che diventando terra si
trasforma in albero. L'amore che diventa odio, il demone che diventa angelo.
SIAMO ANGELI TERRESTRI
Nella sua natura più profonda l’essere umano è sereno, profondo, disponibile, amorevole, sensibile; proprio come la natura. Quando noi seguiamo la nostra natura più profonda tutto quello che facciamo dà buoni risultati, per noi e per tutto l’universo; è la modalità del Tao. Seguendo le leggi della natura i risultati delle nostre azioni sono sempre positivi. Il Tao ci insegna ad applicare nella realtà concretamente le nostre vere potenzialità; in questo modo cresciamo anche spiritualmente. L’esercizio continuo della propria natura porta alla comunicazione perfetta con l’armonia dell’universo. Quando comunichiamo con l’universo siamo utili a noi stessi e agli altri. L’uomo partecipa attivamente alla gioia della natura.
Nella sua natura più profonda l’essere umano è sereno, profondo, disponibile, amorevole, sensibile; proprio come la natura. Quando noi seguiamo la nostra natura più profonda tutto quello che facciamo dà buoni risultati, per noi e per tutto l’universo; è la modalità del Tao. Seguendo le leggi della natura i risultati delle nostre azioni sono sempre positivi. Il Tao ci insegna ad applicare nella realtà concretamente le nostre vere potenzialità; in questo modo cresciamo anche spiritualmente. L’esercizio continuo della propria natura porta alla comunicazione perfetta con l’armonia dell’universo. Quando comunichiamo con l’universo siamo utili a noi stessi e agli altri. L’uomo partecipa attivamente alla gioia della natura.
LA DUALITÀ E' UN MODO DI VEDERE LA REALTÀ
NON DOVREBBE ESSERE UN MODO DI VIVERLA .
"Spazio e tempo non sono condizioni in cui viviamo,
bensì modi in cui pensiamo".
Albert Einstein
Partendo dalla constatazione iniziatica che tutto l'Universo è unitario (per usare un gioco di parole Universo = che va verso l'Uno), possiamo dedurre che a livello strettamente metafisico questa dualità non esista proprio e che quindi per raggiungere un piano superiore di consapevolezza abbiamo necessità di comprendere perché la dualità si è formata e in che modo possiamo provare a trascenderla nel nostro vissuto quotidiano. Le apparenze sensoriali sembrano dimostrare che l'Universo sia tutto fuorché unitario, in quanto le esperienze che possiamo fare sul piano incarnativo si dividono tutte in buone o cattive, piacevoli o dolorose, utili o controproducenti, stimolanti o noiose, ecc.
Lo stato naturale è aldilà del bene e del male. Bene e male esistono per l'essere umano, lui parla, lui chiama con nomi, lui elabora concetti e conosce per categorie. Nell'Essere non esistono categorie, è UNO, Energia significa 'in atto'. Cos'è l'energia negativa? Cos'è l'energia positiva? sono nomi che diamo perchè ci servono a comprendere la realtà.
Tutto ciò che cade sotto il dominio dei sensi non è altro che la risultante di una realtà mentale che è stata precedentemente concettualizzata e che poi si è manifestata nella forma (non a caso è detto: "In principio era il Logos"...); possiamo quindi comprendere come la dualità nasca innanzitutto come schema mentale, come uno specifico sistema di credenze della mente egoica, cioè di quell'agglomerato di sostanza mentale in cui la monade proietta parte della sua essenza, l'ego è appunto un'emanazione della monade su di un piano più esteriorizzato, più periferico rispetto al piano dell'Unità Interna.
Da tutto questo si evince che gli opposti sono strettamente complementari e che il problema della sofferenza, del male e della morte (cioè del lato delle tenebre rispetto al lato della luce della Vita) è mal posto nella nostra società, non è affatto un problema ma l'ingranaggio stesso della Manifestazione. In altre parole il problema non è come sconfiggere il male ma come trascenderlo facendone uso.
Da tutto questo si evince che gli opposti sono strettamente complementari e che il problema della sofferenza, del male e della morte (cioè del lato delle tenebre rispetto al lato della luce della Vita) è mal posto nella nostra società, non è affatto un problema ma l'ingranaggio stesso della Manifestazione. In altre parole il problema non è come sconfiggere il male ma come trascenderlo facendone uso.
Credo che una delle più grande e fatali incongruenze occidentali è il modo in cui noi percepiamo la natura in base al dualismo della nostra nozione del mondo materiale e quello spirituale sotto l'influenza platonica:
per noi agire è una manifestazione della volontà (il fare, la pratica), mentre il pensare è un espressione dell'intelletto (il ragionare, la teoria). Donde spesso facciamo quello che non vogliamo, desideriamo quello che sappiamo non sia giusto, oppure promettiamo di fare e poi non compiano : tra il dire e il fare c'è di mezzo ...
In noi esiste una scissione tra testa e cuore quindi tra teoria e pratica, tra fantasia e realtà, ma anche tra uomo e Dio, amore e sesso, cielo e terra, materia e spirito.
Per noi dare la parola dovrebbe essere un fatto, invece a volte rimane una promessa fatta a parole senza azione, non compiuta. Soltanto le idee VISSUTE, incarnate, sono vere, vita, realtà, quindi la maturità e colmare l'abisso tra il dire e il fare, tra la conoscenza e la pratica.
Il simbolo, centrale al Taoismo, è l’esatto opposto della visione dualistica del mondo occidentale perché in questa concezione gli opposti sono solo le metà di un’unica entità, come il cielo e la terra, la luce e il buio, il maschile e il femminile,il buono e il cattivo, la teoria e la pratica.
Dire conosco una persona non è sapere solo il suo nome, ma sapere qualcosa di più intimo, viscerale, personale.
Si parla quindi di una conoscenza affettiva, non solo razionale,
di un sentire anche con la ragione che è sensibile e non fredda o meccanica
ideologia, quindi è l'unione degli opposti senza per questo distruggerli.
Il simbolo, centrale al Taoismo, è l’esatto opposto della visione dualistica del mondo occidentale perché in questa concezione gli opposti sono solo le metà di un’unica entità, come il cielo e la terra, la luce e il buio, il maschile e il femminile,il buono e il cattivo, la teoria e la pratica.
Dire conosco una persona non è sapere solo il suo nome, ma sapere qualcosa di più intimo, viscerale, personale.
Si parla quindi di una conoscenza affettiva, non solo razionale,
di un sentire anche con la ragione che è sensibile e non fredda o meccanica
ideologia, quindi è l'unione degli opposti senza per questo distruggerli.
Ciò che resta nel cervello e non scende nel cuore si chiama politica e religione, ciò che
dimora nel cuore alla luce del cervello si chiama finalmente vita e spiritualità.
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