Oggi vorrei raccontare l’odio e la miseria che il sistema monetario ha generato e analizzare i motivi per i quali per vivere felici bisogna avere pochi soldi.
PERCHÉ IL BARATTO E' MIGLIORE DEL DENARO
Tutti sappiamo che prima dell'introduzione del denaro lo scambio di merci era la pratica più diffusa, ilbaratto consisteva principalmente nello scambiare un oggetto per un altro, in questo modo il valore di un bene era in qualche modo fissato e dipendeva esclusivamente dalla necessità dell’acquirente. Era il singolo, in base alla propria necessità, a determinare quanto (per lui) un oggetto poteva valere.
Il denaro invece non è in grado di rispettare il valore di una merce; il semplice fatto di utilizzarlo come oggetto di scambio (cartamoneta, oro ecc…) ne aggiunge utilità, aumentandone quindi il valore stesso. Questa utilità inoltre è influenzata dall'uso e dall’importanza che una determinata società (ma anche una certa fascia sociale) attribuisce al denaro; di conseguenza, sebbene le merci di scambio siano reali, l’introduzione del denaro ne altera il valore.
Succede quindi che per comperare un chilo di pomodori a Milano servono più soldi che se li acquistassi a Parma, perché in questi due luoghi al denaro viene riconosciuto un valore diverso.
E’ da questo semplice concetto che nascono le disparità tra le classi sociali, dal valore variabile del denaro.
IL DENARO CREA DISUGUAGLIANZA E INGIUSTIZIA
Proprio grazie alla variabilità del valore del denaro, oggi nel mondo non solo la ricchezza sta nelle mani di una manciata di persone, ma chi possiede i soldi, possiede anche il potere di mettere in ginocchio intere Nazioni.
La dipendenza delle persone, e quindi degli Stati, dal denaro, è totale: Se vivi in un miniappartamento a Milano, lavori, paghi l’affitto e vai in vacanza il 15 di agosto è tutto ok; se un giorno perdi il lavoro e quindi non possiedi più denaro sei finito, perché il tuo stile di vita, le tue capacità e persino il luogo in cui vivi, non ti permettono di procacciarti i beni primari senza la mediazione del denaro. Banalmente non potrai coltivare un orto, allevare animali, raccogliere l’acqua da un ruscello ecc…
E’ quindi evidente il nostro stato di sottomissione nei confronti dei soldi; il denaro è così importante per noi che è diventato un “valore” al pari della felicità o dell’amore.
Le Nazioni, per saziare il loro bisogno di denaro, attuano politiche di sfruttamento nei confronti dei paesi più poveri, per il reperimento di risorse naturali e stipulano accordi che calpestano i diritti delle persone. Allo stesso tempo non hanno interesse nell’investire o stipulare accordi con quegli Stati che non sono in grado di contribuire all’economia mondiale, aumentando di fatto il divario sociale ed economico in tutto il Mondo.
Le differenze sociali e degli interessi economici sono i principali fondamenti delle guerre, il denaro genera la guerra, vivere senza soldi annullerebbe questi mali.
IL DENARO CREA DEBITO E DISOCCUPAZIONE
Oggi, quasi tutti i Paesi del Mondo hanno enormi debiti che li costringono a contrarre prestiti al fine di far quadrare i bilanci, ho già ampiamente spiegato perchè il debito di uno Stato non sia sanabile e sia destinato a crescere sempre, di conseguenza prima o poi ogni Nazione attuerà tagli o aumenterà le tasse per uscire dall’inevitabile crisi economica alla quale è destinata.
Togliere soldi alle persone tassandole, ovviamente, significa mettere in crisi le aziende e diminuire così i posti di lavoro, creando disoccupazione e povertà e diminuendo il nostro stato sociale e la qualità della vita di milioni di persone.
In questo sistema il lavoro retribuito è l'ossigeno del sistema monetario, senza di esso il debito è destinato ad aumentare ancora, in un ciclo di crisi e apparenti riprese economiche, che porteranno inevitabilmente ad un collasso monetario globale, esattamente come sta succedendo oggi con l’Euro.
IL DENARO LIMITA IL PROGRESSO
In un Mondo dove il denaro è di importanza vitale, anche la ricerca scientifica ne è condizionata, basti pensare al settore farmaceutico dove sono le grandi case a sostenere la ricerca e a guidarla verso i canali più redditizi, limitandone libertà e potenzialità.
Professionisti talentuosi e altamente qualificati sono attratti da stipendi generosi per sviluppare prodotti di consumo redditizi. Allo stesso tempo giovani promesse che non hanno accesso al denaro, non avranno mai la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità attraverso un’istruzione adeguata.
Nuove e utili invenzioni non raggiungeranno mai il pubblico a causa di brevetti depositati da multinazionali che hanno il chiaro intento di bloccare la concorrenza anziché migliorare le vita delle persone. Contemporaneamente le grandi aziende immettono sul mercato prodotti incompatibili con quelli della concorrenza, al fine di produrre una propria linea di accessori che obblighino l’acquirente a ricercare oggetti della stessa marca, limitando la diffusione della tecnologia in nome del profitto.
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COME VIVERE FELICI CON POCHI SOLDI
Mark Boyle vive in un caravan parcheggiato in una fattoria alle porte di Bristol, un giorno ha fatto una lista delle cose che ha comperato, e poi ha stabilito che sarebbe stato in grado di autoprodursi tutto; da quel giorno ha deciso di vivere senza soldi.
Non è necessario fare una scelta così estrema per distaccarsi dal meccanismo del denaro e migliorare la propria vita, quello che conta è cercare di ridurre al massimo l’utilizzo che quotidianamente facciamo deisoldi e soprattutto l’importanza che attribuiamo ad essi. Vivere con poco significa dover lavorare poco e allo stesso tempo aumentare le proprie capacità al fine di autoprodursi il necessario.
Quando si è indipendenti niente ci può schiavizzare perché nessuno dei bisogni che abbiamo dipendono più dal bisogno di fare soldi.
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