ELENCO PAGINE

06 maggio 2013

Ascorbato di Potassio e le sue virtù per la malattie degenerative Le autorità del business lo demonizzano perchè naturale... cioè non lo possono brevettare.... perciò non funziona!!!




L'ascorbato di potassio è un sale derivato dall'acido ascorbico (vitamina C) e si ottiene per soluzione estemporanea a freddo in acqua di due composti (acido ascorbico e bicarbonato di potassio), i quali devono essere in forma cristallizzata purissima (livello di purezza non inferiore al 97%). Inoltre è un fortissimo antiossidante.

La verità sta nella semplicità....  
E i potenti la terranno nascosta per vendervi la soluzione o un'apparenza di essa.

 Perché la soluzione "non può essere quella di un prodotto che si trova già in natura....

Perchè ciò che si trova in natura non si può brevettare...

Perciò  po’ di bicarbonato e di succo di limone", anche perché l'Ascorbato di Potassio costa veramente molto poco, mentre le risorse economiche impiegate nella ricerca in tutto il mondo superano le centinaia di milioni di euro.



Un chimico fiorentino, Gianfranco Valsé Pantellini, che fin dal 1946 ha dedicato la sua vita alla ricerca
sul cancro, ha iniziato a sperimentare fin dai primi anni settanta questa sostanza nella cura di tumori e
sclerosi a placche*.

Durante la degenerazione cellulare si ha una perdita di Potassio intracellulare con sbilanciamento elettrolitico e questo determina una proliferazione incontrollata delle cellule degenerate. Questa perdita di Potassio risulta decisiva perché è un elemento indispensabile per la regolazione dell’attività metabolica di enzimi e proteine.

Vediamo alcuni studi su questo Ascorbato di Potassio e le sue virtù per la malattie degenerative
 Le autorità del business lo demonizzano perchè naturale...  cioè non lo possono brevettare....  perciò non funziona!!!


Fonte: www.lanaturopatia.it


L’ascorbato di potassio è stato al centro ultimamente di un “caso” scientifico che ha diviso gli studiosi ed i medici stessi sull’importanza che tale prodotto riveste per la salute umana.
Il dottor Gianfranco Pantellini, biochimico ricercatore di Firenze, che per meriti scientifici è Membro dell’Accademia delle Scienze di New York e della Società Internazionale di Criochirurgia, ha dedicato la vita allo studio del cancro, fino a giungere alla conclusione che i “geni autoregolatori del chimismo cellulare vengono inattivati nel loro chimismo enzimatico per uno stress di qualsiasi natura”.
Durante la degenerazione cellulare si ha una perdita di Potassio intracellulare con sbilanciamento elettrolitico e questo determina una proliferazione incontrollata delle cellule degenerate. Questa perdita di Potassio risulta decisiva perché è un elemento indispensabile per la regolazione dell’attività metabolica di enzimi e proteine.
Per far fronte a questa situazione ha sperimentato a lungo, su centinaia di pazienti l’Ascorbato di potassio non solo per curare, ma anche per prevenire malattie degenerative, giungendo alla conclusione che questo prodotto dà una protezione del 100% nella prevenzione e nei casi di tumore ai primi stadi ed un aiuto validissimo per la cura ed inoltre che con esso si possono trattare con successo anche malattie autoimmuni, come ad esempio la sclerosi multipla.
Ma che cos’è l’Ascorbato di Potassio?
È un sale che si ottiene mettendo insieme Vitamina C e bicarbonato di Potassio in forma cristallizzata purissima. Esattamente 150 mg di Vitamina C e 300 mg di Bicarbonato di Potassio che vanno sciolti assieme in 20 cc d’acqua.
I due componenti vanno tenuti separati fino al momento dell’assunzione e per evitare problemi ossidativi non conviene utilizzare, durante la preparazione, posate metalliche.
Per prevenire occorre assumerne una dose a giorni alterni mezz’ora prima di uno dei due pasti, per curare invece 3 dosi giornaliere prima dei tre pasti.
Il costo di tale composto è irrisorio.
Per le nostre ed altrui esperienze possiamo consigliare l'Ascorbato di Potassio per l'aiuto di molti problemi di salute quali: febbre, deficit del sistema immunitario, cancro, autoaggressione immunitaria, AIDS, sclerosi multipla o a placche, astenia, orzaiolo, infiammazione dell’occhio e congiuntivite, tromboflebiti, arterite, tendinite, nevrite, distorsioni articolari, borsite, reumatismo articolare, periartrite scapolo-omerale, dolori intercostali, dolori articolari in genere e reumatismi, artrite reumatoide, artrite psoriasica, artrite, artrosi, nevralgia dentaria, gengivite, denti e mal di denti, carie dentarie, candidosi, ragadi anali, afta e stomatite, vaginite, micosi vaginale, mastite, fibroma uterino, cisti ovariche, piastrinosi, psoriasi, lichen planus, herpes simplex, fuoco di Sant’Antonio, foruncoli e pustole, eczema, tosse, raffreddore e sinusite, laringite, faringite, tracheite, mal di gola in generale, influenza, enfisema polmonare, bronchite, broncopolmonite, polmonite, tonsillite, asma, adenoidite, nefrite, cistite.
 

COMUNICATI ANDROMEDA
COMUNICATO ANDROMEDA n. 2/1991
LA FUNZIONE DELL’ASCORBATO DI POTASSIO
NELLA CURA E PREVENZIONE DEI TUMORI

Si sta parlando molto, in questo periodo, dell’ascorbato di potassio e della sua funzione positiva

nella cura e nella prevenzione dei tumori.
Vediamo di capirci qualcosa.
L’ascorbato di potassio è un sale minerale, che si ottiene mettendo assieme acido l-ascorbico (la
vitamina C) e bicarbonato di potassio.
Un chimico fiorentino, Gianfranco Valsé Pantellini, che fin dal 1946 ha dedicato la sua vita alla ricerca
sul cancro, ha iniziato a sperimentare fin dai primi anni settanta questa sostanza nella cura di tumori e
sclerosi a placche*.

I dati che ci ha fornito (pubblicati sia sulla rivista SEAGREEN che nella collana INEDITI e raccolti ora

in un dossier dal titolo "L’ascorbato di potassio nella cura e prevenzione delle malattie degenerative")
sono esattamente questi:
- ha "avuto per le mani" circa ottomila casi di tumore;
- fra i casi considerati "terminali" dai medici c’è stata una sopravvivenza del 5%; un allungamento
della vita anche di due o tre anni in molti altri; comunque un miglioramento delle condizioni
per tutti.
- fra i casi meno gravi (ma giudicati comunque irreversibili) 60% di sopravvivenza, allungamento
della vita anche di dieci anni per molti altri; ovviamente miglioramento delle condizioni
per tutti.
- fra i casi considerati "iniziali": 100% di regressione del male.

E poi l’altro dato sconvolgente: l’uso di ascorbato di potassio come "preventivo", assunto cioè

da persone non affette da tumore, ha fatto rilevare al prof. Pantellini che nessuna delle persone
in "cura preventiva" (dal 1970) è stata finora colpita da tumore e neppure da nessun’altra malattia
di origine virale.
Di fronte a questi dati, ad una sperimentazione che dura ormai da decenni, ci siamo sentiti in dovere
di informare il maggior numero possibile di persone con tutti i (pochi) mezzi a nostra disposizione: dalle
trasmissioni alle radio locali fino all’organizzazione di un convegno (il "De Rerum natura" - ricerche
mediche per l’uomo secondo natura - tenutosi all’Istituto Ciamician nel maggio ’90 e del quale abbiamo
pubblicato gli Atti).
Il problema ci sembrava, all’inizio, molto semplice: di fronte ad un ricercatore che non promette e non
fa miracoli, ma semplicemente dice "io ho avuto dei riscontri oggettivi; provate anche voi" l’unanime
atteggiamento della comunità medica e scientifica dovrebbe essere quello della sperimentazione… per
esempio, visto che questo ascorbato di potassio costa un’inezia - 1.500 lire per tre dosi giornaliere -
poniamo in essere un’indagine (visto oltretutto che non ha nessuna controindicazione!): che un certo
numero di USL sperimentino su dei malati di cancro per un determinato periodo; solo dopo si potrà
esprimere una valutazione. Poi abbiamo capito che, essendo il cancro un’industria che rende migliaia di
miliardi, non appare interessante sperimentare un prodotto che costa "troppo poco" e il cui prezzo non
può essere aumentato poiché l’ascorbato di potassio figura nel prontuario galenico dall’inizio degli anni
settanta proprio su richiesta del prof. Pantellini che fu accettata dall’allora ministro della sanità Mariotti.

Noi invece lo proviamo dall’89; non lo consideriamo una panacea per tutti mali, ma abbiamo verificato,

nel - sia pur relativamente ristretto - numero di nostri amici e conoscenti, risultati straordinari.
E vi invitiamo a sperimentare.
*Si chiede, in farmacia, di preparare il numero desiderato di dosi di ascorbato di potassio.
La dose consigliata dal prof. Pantellini è così composta: 0,15 grammi di acido ascorbico e grammi 0,30 di bicarbonato di potassio: il tutto deve
essere in cristalli.
L’assunzione tre volte al giorno di questa dose è curativa, di una volta al giorno o a giorni alternati è preventiva.
Altri medici consigliano una dose più robusta: 0,30 di acido ascorbico e 0,60 di bicarbonato di potassio.
Ogni dose comunque deve essere sciolta in un fondo di bicchiere d’acqua e bevuta tre quarti d’ora prima dei pasti.
Per approfondimenti vedasi il testo

"L’ascorbato di potassio nella cura e prevenzione delle malattie degenerative", REPRINT n. 1, Ed. Andromeda

Per ulteriori informazioni rivolgersi alla
Società Editrice Andromeda, via S. Allende 1, 40139 Bologna - Tel. ø 051. 490439 · 0534.62477 - Fax 051. 491356

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PARMA
PROF.SSA IDA ORTALLI
DIPARTIMENTO SANITA' PUBBLICA
FONDAZIONE INTERNAZIONALE VALSE' PANTELLINI
PER LA RICERCA E LO STUDIO DELLE MALATTIE DEGENERATIVE
DOTT. GUIDO PAOLI

ASCORBATO DI POTASSIO


L'interesse per l'agente antiossidante ascorbato di potassio (sale derivato dall'acido ascorbico) è legato agli straordinari effetti contro le patologie degenerative, ed i tumori in particolare, perché agisce per ripristinare il corretto equilibrio di potassio intracellulare, alterato dalla patologia degenerativa.

L'importanza del potassio per il metabolismo cellulare e la sua carenza nelle patologie degenerative è nota in letteratura fin dagli anni '30. Durante la degenerazione, c'è una perdita di potassio intracellulare a vantaggio del sodio (alterazione della pompa sodio/potassio), con conseguente sbilanciamento elettrolitico. Questo evento, che completa una catena di processi bio-chimico-fisici complessi, ha un peso decisivo nella proliferazione incontrollata delle cellule degenerate perché il potassio è un elemento che gioca un ruolo decisivo nella regolazione dell'attività metabolica di enzimi e proteine.

La perdita di potassio è legata ad una degradazione di particolari strutture proteiche ed enzimatiche conosciute con il nome di anelli pirrolici e l'unico modo per reintegrare questa perdita è attraverso la somministrazione di ascorbato di potassio.

L'acido ascorbico, oltre all'effetto antiossidante, si comporta da veicolo di trasferimento intracellulare per il potassio ed è in grado di sostituire le strutture pirroliche degradate.

Nell'esperienza del Dott. Pantellini questi fatti producono un arresto nel processo di proliferazione incontrollata, un riequilibrio degli elettroliti con ripristino del corretto metabolismo cellulare ed un ripristino del corretto funzionamento cellulare.

L'ascorbato di potassio non è una metodica alternativa perché agisce sui meccaniscmi cellulari fondamentali e può essere considerata come una metodica biochimica di base.

L'ascorbato di potassio si ottiene per soluzione acquosa estemporanea a freddo dei due componenti acido l-ascorbico e bicarbonato di potassio cristallizzati purissimi. Questi devono essere conservati in bustine predosate e sigillate preparate sotto vuoto e con bassa percentuale di umidità ambientale. L'involucro delle bustine di entrambi i componenti deve essere di alluminio, polietilene e carta in quanto questi sono fortemente igroscopici e l'acido l-ascorbico è anche altamente fotosensibile.

            Si sconsiglia l'utilizzo di bustine semplici in carta o di capsule perché il prodotto corre il rischio di degradarsi rapidamente. Inoltre, per le capsule spesso è necessario ricorrere a degli eccipienti (come il lattosio) che tolgono purezza ai componenti e rendono il prodotto decisamente poco efficace. La verifica sta nelle difficoltà di solubilità e nell'assenza di effervescenza in soluzione.

            Quando si scioglie in acqua il prodotto deve "mussare" (effervescenza). Evitare di miscelare il composto (che comunque si scioglie completamente in breve tempo) con cucchiaini metallici per evitare anche il minimo rischio di ossidazione dell'acido l-ascorbico. Se necessario si possono utilizzare palettine in plastica o legno oppure il semplice movimento della mano per far muovere l'acqua nel bicchiere.

            Il dosaggio medio di ascorbato di potassio consigliato a livello di prevenzione è inferiore ad 1 grammo per settimana, ma in ogni caso dipende dalla valutazione dei dati ematochimici, dell’anamnesi remota e dei fattori di rischio di ciascun soggetto.

 


Fonte: www.liberamenteservo.it


Ascorbato di Potassio

L’interesse per questa molecola, fortissimo agente antiossidante, è legato agli straordinari effetti contro le patologie degenerative ed i tumori in particolare perché agisce per ripristinare, attraverso l’acido ascorbico, il corretto equilibrio di potassio intracellulare (elemento importantissimo per regolare tutto il metabolismo cellulare), alterato dalla patologia degenerativa.

Fondazione Internazionale Valsè Pantellini

per la Ricerca e lo Studio delle Malattie degenerative



Delegazione Italiana


Via Mattioli, 55 – 50139 Firenze


Appuntamenti e consulenza medica:

Telefono e fax 055.499634
Informazioni sulle attività di ricerca:

Telefono 055.491835


Sito internet: www.pantellini.org


Il Gruppo di Ricerca:


 

Eliseo Garuti Valsé Pantellini

Presidente
Figlio del Dr. Gianfrancesco Valsè Pantellini

Dr. Marco Badi

Consulente per la Biologia Molecolare
Laurea in Biologia


Dr. Andrea Bolognesi

Medico
Laurea in Medicina e Chirurgia
Specializzazione in Omeopatia

Dr. Guido Paoli

Dottore di Ricerca – Laurea in Fisica

 

Sandra Ricci

 Responsabile Amministrativo



Reperire il Prodotto Testato Qualitativamente dalla Fondazione:


Secondo il protocollo del Dr. Gianfrancesco Valsé Pantellini



Ditta New Mercury s.r.l.

Via Celso, 13/r - 50139 Firenze

Telefono 055.499504

Spedizione contrassegno

La Fondazione consiglia di evitare la preparazione in capsule del prodotto, pur mantenendo i due componenti separati, perché queste (se di gelatina animale) non garantiscono la corretta conservazione dei componenti (lasciano filtrare l’umidità). Inoltre c’è il rischio della presenza d'eccipienti (tipo il lattosio) per motivi di stabilità e di riempimento della capsula, che tolgono purezza ai componenti ed interferiscono con la formazione del composto in acqua, rendendolo quindi poco efficace. Una verifica consiste nella difficoltà di solubilità e nell’assenza d'effervescenza in soluzione.


Il prodotto distribuito dalla Ditta New Mercury di Firenze, testato dalla Fondazione per quanto riguarda il grado di purezza dei componenti, la conformità della formulazione rispetto al protocollo del Dr.Pantellini, la preparazione, e le procedure di confezionamento, è denominato NIKE R.C.K. "ASCORBATO DI POTASSIO CON D-RIBOSIO" - integratore d'acido ascorbico (vitamina C), potassio (K) e D-ribosio.La confezione contiene 100 dosi suddivise in: 100 bustine da 300mg. di bicarbonato di potassio e 100 bustine da 150mg. d'acido - L - ascorbico e 3mg. di D - L - Ribosio.
- Utilizzo: semplici istruzioni per la preparazione e l'utilizzo del prodotto sono illustrate all'interno della confezione.
- Dosaggi: di norma si consiglia il consulto presso la Fondazione, o presso un medico a conoscenza del protocollo del Dr.Pantellini, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo terapeutico in presenza di malattia. Anche per quanto riguarda l'utilizzo a scopo preventivo, la Fondazione consiglia di effettuare inizialmente un consulto al fine di ottimizzare il dosaggio secondo le problematiche personali. Altrimenti una dose giornaliera, il mattino a digiuno circa 45 minuti prima della colazione, a cicli semestrali intervallati da un mese di pausa, rappresenta il dosaggio standard di prevenzione per tutti. Alle dosi indicate il prodotto è privo di controindicazioni, non produce alcun effetto collaterale, ed è assolutamente atossico. Può essere tranquillamente utilizzato a tempo indeterminato, anche per l’intera vita, senza causare alcun problema.
- Costi: alla data odierna (24.7.05) il prodotto con D-ribosio (100 dosi) costa 45,00 euro, corrispondenti a 0,45 euro per dose. La spedizione contrassegno prevede l'aggiunta delle spese di spedizione, che sono addebitate per gli ordini di una o due confezioni. Ordinando tre o più confezioni contemporaneamente, le spese di spedizione non sono addebitate. Di norma una confezione copre il fabbisogno di oltre tre mesi di prevenzione, o di oltre un mese di terapia.

 


 

 

La Novità dell'ottobre 2004: introdotto il RIBOSIO nell'Ascorbato di Potassio


L'eredità del Dr. Gianfrancesco Valsé Pantellini

Il ribosio svolge un ruolo importantissimo nel metabolismo cellulare ed è lo zucchero che è implicato più direttamente nella sintesi dei nucleotidi. E' il precursore fondamentale nella biosintesi del RNA e dell'adenosina (elemento essenziale nella produzione di ATP e nell'ATP-asi sodio-potassio, la cosiddetta pompa Na/K) e, nella forma deossiribosio, nella sintesi del DNA. Il nostro corpo è in grado di produrre o, come si dice più precisamente, sintetizzare il ribosio (cosa che invece non è possibile per l'acido ascorbico, che deve quindi essere assimilato con la dieta alimentare o con integratori di vario tipo) ma in determinate condizioni questo processo di sintesi può essere limitato o, peggio, danneggiato (questo forse era già stato messo in evidenza in lavori scientifici pubblicati negli Stati Uniti negli anni '50).

Novità in campo internazionale. Con l'assunzione per via orale, viene metabolizzato e non interferisce (almeno ai dosaggi che la Fondazione utilizza) con la glicolisi. Si tratta di una novità assoluta in campo internazionale, poiché questa sostanza non è mai stata impiegata a livello terapeutico né preventivo verso patologie oncologiche e/o degenerative.

L'effetto "TURBO". L'impiego del 2% di ribosio rispetto all'acido ascorbico, è legato alla sua potenziale attività catalitica per velocizzare il processo di assorbimento di potassio nel citoplasma cellulare, anche perché non segue il destino della vitamina C (dopo pochissime ore dall'assunzione si trasforma in acido ossalico e se ne va dall'organismo per via renale), ma si "consuma" in modo diverso.

Non si tratta di una terapia alternativa


La metodica con ascorbato di potassio, anche in presenza di ribosio, non è alternativa ai protocolli ospedalieri. Questa caratteristica del composto, che interviene sui meccanismi metabolici di base a livello cellulare, permette di evitare qualsiasi tipo di conflitto con le strutture preposte per i programmi terapeutici e con i professionisti che operano in tali strutture. E' comunque necessario mettersi in contatto con la Fondazione Pantellini per adeguare gli schemi che propone alle terapie in corso o programmate a livello ospedaliero.

La Fondazione è inoltre disponibile a fornire ai sigg. Medici di Famiglia e dei Reparti Ospedalieri interessati alla metodica tutte le informazioni ed il supporto scientifico per chiarire dubbi, problemi od altro.

Perché l'Ascorbato di Potassio è poco conosciuto ufficialmente


Spesso mancano le basi scientifiche agli interlocutori per comprendere il meccanismo d'azione dell'ascorbato di potassio (i testi di studio più aggiornati non riportano più le informazioni su cui sono basati i lavori del Dr.Pantellini) e questo genera degli equivoci e delle valutazioni spesso superficiali. Sul ribosio, poi, i lavori scientifici sulla sua attività metabolica sono molto pochi a dispetto della sua straordinaria importanza a livello fisiologico. Per esempio, si tende a confondere l'ascorbato di potassio con la vitamina C e quindi con i lavori sviluppati da Pauling, Cameron e Wilson negli Stati Uniti con risultati a volte contraddittori (anche per l'elevato dosaggio di acido ascorbico utilizzato). Si tende anche ad inquadrare la metodica con ascorbato di potassio nel "mare magno" delle terapie alternative, innescando spesso negli interlocutori "ufficiali" meccanismi difensivi di chiusura a qualsiasi confronto. D'altra parte, parecchi medici e ricercatori, non solo in Italia ma anche in altre parti d'Europa e del Mondo, sono a conoscenza degli studi del Dr.Pantellini ed hanno toccato con mano gli effetti dell'ascorbato di potassio, ma per difficoltà e l'ostracismo di colleghi e di strutture di ricerca, tutto questo è rimasto spesso sotto silenzio e, nella migliore delle ipotesi, è rimasto confinato in un passaparola fra ricercatori e malati. Inoltre c'è l'idea, molto poco scientifica in realtà, che di fronte ad un problema così importante la soluzione debba essere ricercata chissà dove (enzimi o strutture genetiche particolari, sostanze super complesse prodotte con sintesi chimica nei laboratori, ecc.), perché la soluzione "non può essere quella di un po’ di bicarbonato e di succo di limone", anche perché l'Ascorbato di Potassio costa veramente molto poco, mentre le risorse economiche impiegate nella ricerca in tutto il mondo superano le centinaia di milioni di euro. Spesso la visione troppo specifica (gli oncogeni e le proteine coinvolte nella ricerca diventano ogni giorno più numerosi) fa perdere completamente di vista la visione d'insieme del problema, con difficoltà di inquadrare una via percorribile.

Estrapolazione di alcune domande e risposte pubblicate sul sito della Fondazione


Ascorbato di Potassio: la nostra arma micidiale contro le malattie degenerative

1)    Che cos'è l'ascorbato di potassio?
L'ascorbato di potassio è un sale derivato dall'acido ascorbico (vitamina C) e si ottiene per soluzione estemporanea a freddo in acqua di due composti (acido ascorbico e bicarbonato di potassio), i quali devono essere in forma cristallizzata purissima (livello di purezza non inferiore al 97%). Inoltre è un fortissimo antiossidante.

2)    Perché si utilizza l'ascorbato di potassio?
Perché questo sale evidenzia una straordinaria azione contro le patologie degenerative e la sua assunzione regolare, anche a livello preventivo, permette un potenziamento delle difese immunitarie.

3)    Come funziona l'ascorbato di potassio?
Agisce per ripristinare (o mantenere) la corretta concentrazione di potassio intracellulare, con ripristino del corretto metabolismo cellulare ed un'inversione di tendenza nella degenerazione stessa (se presente), perché l'acido ascorbico rappresenta il mezzo di trasporto per il potassio dentro la cellula, ed il composto evidenzia un meccanismo protettivo per le proprie caratteristiche altamente antiossidanti.

4)    Si possono utilizzare altri "integratori" di potassio?
In linea di principio si possono utilizzare solo se non ci sono alterazioni alle strutture proteiche ed enzimatiche intracellulari che legano il potassio, altrimenti non hanno alcuna efficacia perché non consentono l'assorbimento di potassio nel citoplasma (cioè all'interno) della cellula.

5)    L'ascorbato di potassio ha effetti collaterali?
No, l'ascorbato di potassio può essere assunto a tempo indeterminato, naturalmente sotto regolare verifica dei parametri clinici da parte della Fondazione o del proprio medico di base. C'è soltanto da tenere presente che, agendo come equilibratore anche a livello ormonale, l'ascorbato di potassio aumenta le caratteristiche di fertilità nella donna.

6)    L'ascorbato di potassio ha effetti sulla pressione?
L'ascorbato di potassio tende a regolarizzare la pressione, ma il consiglio, per chi soffre di pressione alta, è quella di controllarla regolarmente almeno nei primi tempi di utilizzo del composto.

7)    Si può utilizzare l'ascorbato di in presenza di diabete?
Si, a patto di controllare regolarmente glucosio ed insulina (se assunta) con regolarità, almeno all'inizio. Non si escludono sorprese in positivo!

8)    A cosa servono i farmaci indicati nei protocolli?
I farmaci presenti nei protocolli hanno lo scopo di favorire l'assorbimento dell'ascorbato di potassio e di potenziarne l'azione soprattutto nei primi periodi.

9)    Come deve essere preparato l'ascorbato di potassio?
L'ascorbato di potassio ed il bicarbonato di potassio in forma cristallizzata purissima (cfr. domanda 1) sono estremamente instabili, altamente igroscopici (temono l'umidità) e l'acido ascorbico è estremamente fotosensibile (si altera per effetto della luce solare visibile ed anche degli UV). Devono quindi essere preparati in bustine sigillate e predosate, sotto vuoto ed in assenza di umidità ambientale.

10)  Come deve essere l'involucro delle bustine?
Deve essere in alluminio, polietilene e carta per proteggere i componenti dall'umidità ambientale e dalla luce solare.

11)   L'ascorbato di potassio può essere preparato in capsule invece che in bustine?
Consigliamo di evitare la preparazione in capsule del prodotto, pur mantenendo i due componenti separati, perché queste (se di gelatina animale) non garantiscono la corretta conservazione dei componenti (lasciano filtrare l’umidità). Inoltre c’è il rischio della presenza di eccipienti (tipo il lattosio) per motivi di stabilità e di riempimento della capsula, che tolgono purezza ai componenti ed interferiscono con la formazione del composto in acqua, rendendolo quindi poco efficace. Una verifica consiste nella difficoltà di solubilità e nell’assenza di effervescenza in soluzione.

12)  Possono essere acquistati i due componenti separatamente in recipienti di vetro scuro od in confezioni sigillate e dosati poi giornalmente per conto proprio?
L'acquisto di confezioni sigillate o di recipienti di vetro di acido ascorbico e di bicarbonato di potassio è altamente sconsigliato perché l'apertura della confezione o del recipiente consente l'immissione di umidità ambientale e luce solare. La prova sta nel progressivo ingiallimento dei componenti (nel giro di pochissimi giorni o addirittura di poche ore, a seconda dell'esposizione) e nella formazione di addensamenti (in modo analogo ma estremamente più rapido di quanto avviene nello zucchero e nel sale da cucina).

13)  Come si assume l'ascorbato di potassio?
Si sciolgono a freddo i due componenti in 20 cc. di acqua fredda, senza utilizzare cucchiaini di metallo per miscelare il composto; è consigliato invece l'uso di palettine in plastica o legno, oppure il semplice movimento della mano per smuovere l'acqua nel bicchiere. Quando si scioglie in acqua deve mussare (effervescenza).

14)  L'ascorbato di potassio può essere somministrato ai bambini?
Si, tanto a livello preventivo che in presenza di patologie degenerative. I dosaggi dipendono dall'età e dalla particolare situazione sanitaria, ed è quindi consigliata una consulenza medica.


Per ogni altra informazione,  per approfondimenti, consulti, collaborazioni, conferenze, notizie, aggiornamenti,
contattare la Fondazione Internazionale Valsè Pantellini per la Ricerca e lo Studio delle Malattie Degenerative.


Per reperire la video-conferenza del Dr. Pantellini, contattare l'Associazione Culturale "SaraS", per la difesa e la salvaguardia della vita sul pianeta Terra: E-mail assaras@tin.it - Sito web www.assaras.it


Sintesi di ricerca effettuata da Danilo Perolio, stilata in data 24 luglio 2005.

Indirizzo E-mail: diinabandhu56@virgilio.it
Portale interattivo: www.liberamenteservo.it

Cellulare: 338.3468310
Servizio gratuito di comunicazione ed informazione:

Fonte: http://it.groups.yahoo.com/group/LiberaMenteServo/message/63

ASCORBATO DI POTASSIO E MALATTIE INCURABILI
Dal cancro e dalle malattie degenerative si può guarire?

 

Presso "SaraS Associazione Culturale per la difesa e la salvaguardia della vita sul pianeta Terra" (www.assaras.it - assaras@tin.it) è reperibile il video di una conferenza del dottor Pantellini, una persona meravigliosa che ha dedicato tutta la sua vita per combattere i tumori ed altre malattie degenerative con l'ascorbato di potassio. In questo video-testimonianza il Dottor Pantellini spiega come funziona questo miracoloso sale che non ha contro-indicazioni. Non è certamente mia intenzione generare false speranze o illusioni, ma molte sono le testimonianze che confermano la guarigione o notevoli miglioramenti dello stato di salute di pazienti affetti da patologie gravi come il cancro. Lo scienziato si è spento il 19 dicembre 1999 a Vicchio del Mugello (Fi), ma la sua opera prosegue per merito della "Fondazione Internazionale Valsè Pantellini per la ricerca e lo studio delle malattie degenerative", con sede in Firenze - Via Mattioli, 55 (Tel. 055.491835/Fax 055.499634 - www.pantellini.org).
Buona lettura, un fraterno abbraccio.
Danilo diinabandhu.

L'ascorbato di potassio dovrebbe essere reperibile in farmacia, ma non sempre è facile ottenerlo. In tal caso la Farmacia New Mercury, Via Celso, 13/R - 50139 Firenze, lo spedisce a casa di chi lo richiedesse (tel. 055.482558 - 055.499504).
Attenzione: su alcuni siti che parlano dell'argomento viene sconsigliata la formulazione in compresse, mentre è indicata quella in bustine.
La confezione contiene 100 bustine da 150 mg. di Acido Ascorbico (vitamina C) e 100 bustine da 300 mg. di Bicarbonato di Potassio (K).


Preparazione di UNA DOSE (secondo le indicazioni del Dott. Pantellini):
- un bicchiere con poca acqua (circa mezzo bicchiere);
- versare una bustina di Acido Ascorbico e una bustina di Bicarbonato di Potassio;
- attendere un minuto circa, fino a che le polverine siano completamente sciolte;
- bere.
- ATTENZIONE non mescolare, soprattutto NON USARE CUCCHIAINI DI METALLO.


Per i dosaggi e le indicazioni, a seconda delle esigenze, è consigliabile chiedere informazioni alla Fondazione o alla farmacia.


Di seguito riporto un articolo tratto dal sito: http://www.laleva.cc/cura/Kankropoli/K19.htm
"Prima che scoppiasse il caso Di Bella, il metodo del Dott. Gianfranco Valsé Pantellini era sicuramente la terapia contro il cancro più usata e più conosciuta in Italia, nel campo della medicina alternativa. Come la maggior parte delle scoperte scientifiche più importanti, anche questa trae origine da un caso fortuito e da un errore. Nel 1947, il Dott. Pantellini consigliò ad un malato di cancro inoperabile allo stomaco, con prognosi di pochi mesi di vita, di bere limonate con bicarbonato di sodio al fine di calmare i forti dolori. Immaginatevi la sorpresa quando, dopo un anno, lo rivide perfettamente ristabilito (il paziente morì infatti d'infarto vent'anni più tardi). Al momento di esaminare le radiografie, pensò che si trattasse di quelle di un altro. Cos'era successo? Il paziente, per errore, non aveva usato il bicarbonato di sodio, ma quello di potassio. "Ebbi come una botta in testa", raccontò un giorno Pantellini. "Feci delle separazioni di limone ed esperidati dei vari acidi presenti e mi accordai con dei colleghi medici, per sperimentarli su alcuni malati di cancro, ormai in fase terminale, che volontariamente si offrirono di assumere, per via orale, citrato di potassio, tartrato di potassio ed esperidato di potassio: non ottenni purtroppo alcun effetto. Quando poi somministrai ai malati l'ascorbato (vitamina C) di potassio, conseguii i primi riscontri positivi. Proseguendo nella terapia, i malati di cancro presentavano apprezzabili miglioramenti, già nell'arco di 10-15 giorni. Il dolore scompariva, o quantomeno si attenuava, ed il paziente era in grado di riprendere la propria attività lavorativa. In alcuni soggetti, ancora oggi, a distanza di 40 anni, non risulta alcuna presenza del tumore. (Il cofattore K, ed. Andromeda). Pantellini proseguì le sue ricerche per quarant'anni, scoprendo che l'ascorbato di potassio trovava applicazione anche in alcune malattie degenerative ed autoimmuni. Continuò a tenere conferenze, partecipò a vari congressi di oncologia, pubblicò le sue scoperte su riviste mediche, curò con successo migliaia di persone. Risultato? Alcune denunce da parte dell'Ordine dei Medici (assolto), problemi a non finire, diffamazioni; ma l'aspetto più grave è che in tutti questi anni, Pantellini non è mai stato preso in considerazione dalla classe medica. Non viene confutato, semplicemente viene totalmente ignorato. Chi volete che abbia interesse a prescrivere l'ascorbato di potassio, un prodotto che costa poche migliaia di lire per un mese di terapia e che, oltre a tutto, non è brevettabile?


 Altri articoli ed approfondimenti: www.pantellini.org - http://www.elleegi.com/faq.asp?IDgenerale=1



Articolo tratto dal sito http://cosco-giuseppe.tripod.com/medicina/potassio.htm
CHI HA PAURA DELL'ASCORBATO DI POTASSIO?
"Nel 1969, Dean Burk ed il suo gruppo pubblicarono (in Oncology), al National Cancer Institute, un documento che descrive le loro scoperte in merito all’ascorbato che uccideva le cellule cancerose ed era senza danno per le cellule normali. Nella frase di apertura si legge: <<Il presente studio dimostra che l'ascorbato (Vitamina C) è altamente tossico o letale per le cellule dell'Ehrlich ascites carcinoma in vitro>>. (...).- In aggiunta essi fanno notare che l'ascorbato non era mai stato sperimentato per i suoi effetti anticancro dal Cancer Chemiotherapy National Service Center, perché era troppo poco tossico per andar bene per il loro programma di mascheramento. Essi non vogliono sperimentare nulla che non aiuti ad uccidere il paziente canceroso". (Irwin Stone, Lo scorbuto e il problema del cancro, in "Il fattore K. Il problema del cancro e la medicina " Parte seconda, INEDITI n. 26, Andromeda, Bologna 1989.)

Il Potere Medico e Farmaceutico ha oltrepassato ogni misura e "come sono stati fatti ripetuti tentativi negli Stati Uniti di far vietare come ‘frode’ qualsiasi affermazione che le vitamine naturali sono superiori a quelle sintetiche, così si tenta, ancora oggi, di far vietare per legge qualsiasi terapia del cancro diversa da quella ‘ufficiale’, sebbene questa si sia rivelata catastrofica...". ( G. Valsè Pantellini, Ascorbato di potassio e malattie degenerative, in "Il fattore K. Il problema del cancro e la medicina", cit.)

Rispettabilissimi scienziati (Irwin Stone, Cameron, Pauling, l’italiano Luigi Di Bella, ecc.) conducono da vari decenni ricerche, non accademiche, sul cancro e i risultati sembrano essere confortanti.
Gianfranco Valsè Pantellini, biochimico ricercatore, che allo studio del cancro ha dedicato tutta la sua vita e, per meriti scientifici, Membro dell'Accademia delle Scienze di New York e della Società Internazionale di Criochirurgia, ha partecipato con comunicazioni personali ai congressi di cancerologia di Firenze, Cremona, Baden Baden, New York, ecc. Seguace del pensiero scientifico atomistico dei maestri Saent Gyoagyi ed Ettore Maiorana, ha rapporti con scienziati di diversi istituti di ricerca.
Pantellini del cancro ha affermato: "Io penso e credo fermamente che l’insorgere dell’emergenza tumorale negli attuali organismi non sia altro che il riemergere di una struttura evolutiva della materia vivente, avvenuta qualche milione di anni fa, e che ciò avvenga oggi, quando i geni autoregolatori del chimismo cellulare vengano inattivati nel loro chimismo enzimatico per uno stress di qualsiasi natura. Questa emergenza non può essere controllata senza una riattivazione del chimismo enzimatico legato a questi geni autoregolatori.
I geni sopra indicati sono stati identificati recentemente da Marks (USA); non è stato identificato il sistema enzimatico legato ad essi... Personalmente ritengo che questo sistema enzimatico sia il fattore o i fattori X che ho precedentemente segnalati. Questi fattori, alcuni milioni di anni fa, dettero inizio ad una differenziazione esattamente codificata dalle confuse masse proteiche in organismi viventi perfettamente strutturati come gli attuali.
Durante la mia ricerca tra i precursori biologici, che ritengo capaci di strutturare un esatto codice genetico, ho ritenuto opportuno prendere in considerazione gli zuccheri seguenti: Ribosio, Acido ascorbico e i suoi sali, Ascorbato di Na, Ascorbato di Ca, Ascorbato di Mg e Ascorbato di K; poiché è estremamente logica l’ipotesi di un’interdipendenza nelle reazioni genetiche di trasformazioni reversibili fra una forma di Ribosio e una di Acido ascorbico o dei suoi sali in soluzione per una perdita od acquisto di una molecola di H2O e di CO2.
Ciò avviene nel metabolismo cellulare per azione enzimatica a seconda delle necessità. Durante queste reazioni metaboliche i radicali liberi di acido ascorbico vanno a consolidare le strutture della sostanza basale in cui la cellula è immersa mediati dal catione Ca++ extracellulare ai protoaminoglicani ed ai Glicosaminoglicani. Queste strutture sono fondamentali per mantenere segnali di codice tra cellula e cellula ed in particolar modo tra i geni autoregolatori della cellula stessa. Tra i cationi salificati con i residui ascorbici io ritengo che il più importante sia il K. Questo catione, trovandosi confinato all’interno della cellula, è certamente essenziale per il mantenimento del meccanismo enzimatico dei geni autoregolatori della cellula stessa". ( Brunetti P. e Papa A. (A cura di), L’ascorbato di potassio nella cura e prevenzione delle malattie degenerative, REPRINT n. 1/3a Ediz., Andromeda, Bologna 1993).
Pantellini ha sperimentato che la somministrazione di ascorbato di potassio, che non provoca effetti collaterali indesiderati, ha in dosaggi diversi, un'azione preventiva e curativa nei riguardi del cancro.
Lo scienziato ha trattato, tra l’altro, con successo malattie autoimmuni da virus dipendenti e, tra queste, la sclerosi multipla. Sul probabile meccanismo d’azione dell’Ascorbato di Potassio Pantellini ha scritto:
"Ritengo... che il Potassio, per la sua affinità verso i gruppi idrogeno degli amminoacidi presenti all’interno delle membrane cellulari, presiede attivamente ai fenomeni degli interscambi ossido-riduttivi dei medesimi, mantenendo costante la quota proteica necessaria ad un’ordinata strutturazione del complesso edificio cellulare " ( G. V. Pantellini, Studi e ricerche sull’Ascorbato di Potassio).
Questi ed altri studi, di indubbia importanza non escludono, tuttavia, la necessità di concepire una visione della persona, nell'insieme delle diverse realtà interagenti che la compongono, integrata e globale, in quanto l'essere umano è unico e non suddiviso in tanti organi-scompartimenti.
L’intervista che segue è stata pubblicata nel mio lavoro "Individuo, malattia e medicina", Editrice Andromeda, Bologna 1995.

INTERVISTA A GIANFRANCO VALSE’ PANTELLINI

Cosco: Professore che cosa è il cancro ?
Pantellini: Il cancro è una malattia degenerativa che ha anche un'origine genetica. Fino a poco tempo fa io non avevo un'idea lucida di quale fosse l'origine di questa patologia, ma oggi ho la certezza che a provocare questa manifestazione siano i radicali liberi, radicali liberi che vengono messi in libertà nella cellula dai mitocondri. I mitocondri, con questi radicali liberi, colpiscono il nucleo della cellula diecimila volte al giorno, cercando di sovvertirlo. A questa azione dei mitocondri si antepone un enzima connaturato alla stessa cellula che, per natura propria, elimina questi radicali liberi. La produzione di questo enzima viene regolata da un gene. Quest'enzima è la superossido-dismutasi, fortemente riducente e contrastante l'azione dei radicali liberi. Se i radicali liberi, per condizioni particolari fisiologiche e anche per stress endogeni, stress ossidativo interno, riescono ad eliminare dalle cellule o da una cellula quest'enzima è certo che si scatena il tumore. Il cancro è una manifestazione di questo difetto cellulare.

C. : Cosa ne pensa della chemioterapia ?
Pantellini: Non dico nulla della chemioterapia, perché si sa già tutto. Essa ha un'azione deleteria e devastante sull'intero organismo. La chemioterapia si regge su un assioma, anzi su un paradosso: "Ciò che fa venire il cancro, lo guarisce", guardi a che assurdità si è arrivati. Nella chemioterapia, la ciclofosfammide non è altro che un iprite chelata che viene introdotta nell'organismo, causa sui tessuti delle reazioni di Feulgen liberando quattro molecole di acido cloridrico. Quindi come si può pensare di curare il cancro con l'acido cloridrico ?

C. : Come è arrivato a capire l'importanza dell'ascorbato di potassio per la prevenzione e la cura del cancro ?
Pantellini: Fu un malato che mi mise sulla strada dell'ascorbato di potassio. Scambiò il bicarbonato di sodio con il bicarbonato di potassio... (Il professor Pantellini racconta che nel 1948 una donna, il cui marito versava in gravissime condizioni, in quanto aveva un cancro allo stomaco giudicato inoperabile, si rivolse a lui perché almeno si riuscisse ad alleviare i tremendi dolori del poveretto. Pantellini le consigliò di fargli bere limonate zuccherate con del bicarbonato di sodio. Mesi più tardi vide quest'uomo per strada, quando lo credeva già morto e scoprì che, per errore, al posto del bicarbonato di sodio nelle limonate aveva messo bicarbonato di potassio. N.d.A.) ...e da lì è partita la mia ricerca.

C. : Questo sale...
Pantellini: E' il più forte antiossidante che abbiamo a disposizione oggi. Non è dannoso, viene assorbito rapidamente e agisce sul cancro. Difatti i tumori trattati con ascorbato di potassio o regrediscono o si fermano oppure vanno più lentamente avanti. La casistica è molto, molto, molto vasta e positiva.

C. : Quali sono i dosaggi ?
Pantellini: Per la prevenzione si possono somministrare due o tre dosi la settimana, la mattina a digiuno, per quattro o cinque mesi consecutivi, poi interrompere un mese e ricominciare. Per la cura, invece, di dosi bisogna assumerne tre al giorno. Cioè occorre prendere la dose preventiva di gr. 0.15 di acido ascorbico e gr. 0.30 di bicarbonato di potassio, tre volte al giorno.

C. : Posso scrivere che in caso di tumori definiti iniziali, con l'ascorbato, si ottiene la guarigione completa ?
Pantellini: Certamente, si ha il 100% di regressione del tumore.

C. : Ci sono altre malattie che rispondono bene a questo trattamento?
Pantellini: L'assunzione dell'ascorbato di potassio nei malati di AIDS mantiene l'individuo sieropositivo però non lo fa passare nella fase successiva. Stiamo portando avanti un protocollo di terapia sperimentale al riguardo e i risultati sono molto interessanti.

C. : Le persone in cura preventiva dal 1970 hanno...
Pantellini: Nessuna di loro, e sono molte centinaia, è stata colpita da cancro o da malattie virali.

C. : Professore lei è solo in questo lavoro ?
Pantellini: Sono affiancato da molti altri ricercatori, italiani e stranieri e poi in America diversi scienziati (tra cui Irwin Stone, Cameron e Pauling, N.d.R.) portano avanti protocolli sperimentali simili (fondati sull'ascorbato di sodio).

C. : Se l'ascorbato di potassio fosse somministrato su larga scala avremmo risultati incredibili ?
Pantellini: Si, ma non sono cose che posso fare io, io posso dare delle indicazioni. Si deve mobilitare chi è preposto alla salute pubblica, cominciando dal ministro della sanità.

C. : Il cancro è anche un affare e gli interessi economici che vi ruotano intorno sono davvero tanti e da tutto ciò che è emerso, le porcherie della "malasanità" di Stato...
Pantellini: Era una cosa logica. Non è una scoperta che ci sia la malasanità. Era meglio se i politici italiani avessero visto più a fondo l'interesse e la salute della gente, ossia pochi farmaci, ma buoni, sperimentati, che moltissimi farmaci anche con prezzi altissimi che non servono a nulla e fanno male.

C. : Sperimentano molto sugli animali...
Pantellini: E' difficile riportare l'esperienza fatta su animali all'uomo. L'uomo ha riflessi farmacologici molto diversi. Per esempio un coniglio mangia anche l'atropina senza avere nessun disturbo, l'uomo, invece, muore.

C. : Secondo lei la cecità dei cattedratici è frutto di ignoranza o di malafede ?
Pantellini: Io non so cosa nasconda, ma sono morti anche molti di loro di cancro, che io ho tentato di salvare.

C. : Visto il bassissimo costo dell'ascorbato di potassio, poche centinaia di lire, le industrie farmaceutiche hanno tentato di metterle i bastoni tra le ruote ?
Pantellini: Hanno provato, tramite anche i loro emissari appartenenti ad un certo tipo di classe medica, ma è difficile fermare la marcia dell'ascorbato di potassio.

C. : Ci sono dei medici in Italia che usano l'ascorbato ?
Pantellini: Ci sono dei bravissimi medici in Italia, dei bravissimi chirurghi, anche dei bravissimi oncologi che utilizzano l'ascorbato di potassio.

C. : Dove si può trovare l'ascorbato di potassio ?
Pantellini: Molte farmacie lo preparano bene, io non posso dire i nomi, però, ci sono farmacie a Firenze, Treviso, Verona, Milano e Bologna che hanno l'ascorbato di potassio perfettamente dosato e chiuso in bustine ermetiche.

C. : Professore un'ultima domanda. L'ansia e lo stress hanno importanza nella genesi di un cancro?
Pantellini: Certamente. La mente e i suoi complessi legami col corpo, rivestono una grande importanza. Io sono certo che l'insorgenza tumorale sia dovuta al riemergere di una struttura evolutiva della materia vivente, avvenuta qualche milione di anni fa, e che ciò si ripeta, oggi, quando i geni autoregolatori della chimica cellulare sono inattivati nel loro chimismo enzimatico per uno stress di qualsiasi natura.

Giuseppe Cosco.

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