ALLERGIE =
SENSIBILITA' CHIMICA MULTIPLA - 1
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MCS
Sensibilità Chimica
Multipla
La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una sindrome immuno-tossica infiammatoria simile, per certi versi, all’allergia e molto spesso scambiata con essa, poiché i sintomi appaiono e scompaiono con l’allontanamento dalla causa scatenante, ma le sue dinamiche e il suo decorso sono completamente diversi, ovvero si perde per sempre la capacità di tollerare gli agenti chimici (questo dal I° stadio). E’ una sindrome multisistemica di intolleranza ambientale totale alle sostanze chimiche, che può colpire vari apparati ed organi del corpo umano: “Le sostanze chimiche (anche quelle dei vaccini) danneggiano il fegato e il sistema immunitario sopprimendo la mediazione cellulare che controlla il modo in cui il corpo si protegge dagli agenti estranei; i sintomi si verificano in risposta all'esposizione a molti composti chimicamente indipendenti e presenti nell'ambiente in dosi anche di molto inferiori da quelle tollerate dalla popolazione in generale”. Commento NdR: quello che NON vogliono dire e' che sono i Vaccini che determinano la nascita di questa gravissima malattia e NON le sostanze chimiche ventilate ed inesistenti in loco ! Il corpo “cede” e non tollera più qualsiasi piccola traccia di sostanze di sintesi nell’ambiente, come insetticidi, pesticidi, disinfettanti, detersivi, profumi, deodoranti personali o per la casa, vernici, solventi, colle e prodotti catramosi, preservanti del legno (es.antitarlo), materiali dell’edilizia, carta stampata, inchiostri, scarichi delle auto, fumi di stufe, camini, barbecue, prodotti plastici, farmaci, anestetici, formaldeide nel mobilio, tessuti e stoffe soprattutto nuove, quindi tutto ciò che è di derivazione petrolchimica. vedi: ENZIMI (importante e' leggere il lavoro del Perito Commerciale - chimico - Giusy Arcidiacono) + Metalli tossici dei vaccini = Autismo vedi: PDF - dott. M. Proietti + Malattie autoimmuni + Porfiria + Protocollo del dott. Grandi + Meccanismo dei danni dei Vaccini + "Vaccine Nation" è un documentario con l'incredibile storia di Alan Yurko e famiglia.
La MCS (danno anche e
soprattutto
da Vaccino) colpisce secondo lo
studio americano Heuser del 1998, “tra 1,5 e il 3% della
popolazione” (oltre 15milioni di persone !), ed è
causa di moltissime patologie disabilitanti che interessano
vari sistemi fisiologici: sistema renale; gli apparati
respiratorio, cardiocircolatorio, digerente, tegumentario;
sistema neurologico; sistema muscolo scheletrico ed
endocrino-immunitario.
Nell’arco di pochi anni dalla manifestazione di MCS (stadio 1) i sintomi si cronicizzano e, senza un adeguato sostegno, la sindrome può avere conseguenze molto gravi sino a provocare emorragie, collassi, ictus o infarti. Ancora, l’infiammazione cronica, tipica dello stato di MCS, porta a sviluppare con alta incidenza forme tumorali e leucemiche. Questo evento clinico è frequente nella Sindrome del Golfo, ovvero dei Balcani (solo uno dei modelli di MCS). Si tratta di una sindrome che può colpire chiunque a qualsiasi età e classe sociale, ma soprattutto alcuni lavoratori particolarmente esposti a sostanze tossiche, in un rapporto uomini/donne di 1 a 3. La MCS è irreversibile, progressiva e non esiste, al momento, una cura per il ritorno allo stato originario di tolleranza (stadio 0). Peggiorando nel tempo, in proporzione all’entità delle esposizioni chimiche e alla loro frequenza, si diventa inoltre “allergici” a molte sostanze naturali (es. legni resinosi, fiori) e intolleranti alla quasi totalità degli alimenti. Da uno studio USA del 1992, un quadro di evoluzione della sindrome, e da allora sono stati raggruppati una ventina di modelli di evoluzione non lineari.
STADIO 0 – LA TOLLERANZA:
che rappresentata l’abilità di un individuo di sopportare
l’ambiente chimico circostante.
STADIO 1 –
SENSIBILIZZAZIONE: o fase irritante, che si verifica
quando una persona è sottoposta ad una esposizione chimica
acuta ad alte dosi o ad una esposizione cronica insidiosa.
I sintomi dei pazienti in seguito all’esposizione chimica,
non sono rilevabili clinicamente
in generale. I disturbi possono includere dolore alle
articolazioni e ai muscoli, cefalea, affaticamento
(stanchezza cronica), rossore, prurito, nausea, tachicardia,
asma, insufficiente circolazione periferica, etc.
STADIO 2 – INFIAMMAZIONE:
l’esposizione chimica determina una infiammazione cronica
dei tessuti, come ad esempio artrite, vasculiti, dermatiti,
asma non allergico, coliti, miositi, riniti, circolazione
periferica molto problematica. Sono presenti sia sintomi che
segni obiettivi rilevabili clinicamente.
La progressione avviene in seguito a nuove esposizioni in corso, ma se non si è ancora verificato il danno ai tessuti, il processo può essere invertito con l’evitamento chimico e specifiche cure di disintossicazione.
STADIO 3 – DETERIORAMENTO:
l’infiammazione cronica causata dall’esposizione chimica
produce danni del tessuto, come lesioni al sistema nervoso
centrale, al rene, al fegato, al polmone, al sistema immune
etc.
Questo livello è irreversibile: “Una volta che i tessuti sono danneggiati e la funzione dell’organo compromessa rimangono poche le speranze nella pratica medica corrente di invertire il processo”. Patologie comuni in questo stadio sono ad esempio lupus, ischemie, cancro, autoimmunità, forme degenerative reumatiche, sclerosi multipla, porfiria. E’ importante osservare che le persone possono attraversare questi stadi evidenti, senza mai aver manifestato MCS o senza aver stabilito un collegamento mentale con questa esposizione chimica cronica nel loro ambiente.” “La Sensibilità Chimica Multipla è una delle malattie più gravi conosciute al mondo perché implica una invalidità totale che porta all’isolamento fisico e impedisce qualsiasi forma di vita sociale”.
2. LA SITUAZIONE INTERNAZIONALE
La MCS è studiata negli Stati Uniti dall’inizio degli anni’50. Ammontano a 365 gli studi internazionali (7 italiani) sulla Sensibilità Chimica Multipla dove viene definita quale sindrome fisica-organica. Moltissimi altri studi sono all’interno di ricerche multi-disciplinari. Nel 1999 un Consenso Internazionale basato su uno studio multidisciplinare e sottoscritto da 89 clinici e ricercatori, di varie specializzazioni e con vasta esperienza nel campo, ne ha definito i criteri diagnostici adottati persino da quasi tutti i centri diagnosi italiani per quanto è dato sapere. Parlando solo degli USA, è noto che il 30% dei soldati americani impegnati nella Prima Guerra del Golfo Persico, sono tornati con la Sensibilità Chimica Multipla (definita anche “Sindrome del Golfo”). Da allora si sono fatti moltissimi studi e analisi su questa malattia. Con l’emergenza sanitaria emersa con i veterani del Golfo, le istituzioni americane hanno preso seri provvedimenti in favore di questi malati con diversi articoli all’interno delle leggi sulla disabilità (American Disability Act) e con leggi specifiche a livello locale. La MCS è riconosciuta dall’Agenzia Americana per la Protezione Ambientale (EPA- Environmental Protection Agency), dalle leggi per la disabilità (ADA - American Disability Act) e dal Dipartimento dello Sviluppo Urbano e dell’Abitazione. Oltre un centinaio di agenzie ed enti governativi federali statunitensi riconoscono l’MCS. Quest’anno, per la prima volta, molti governatori americani (tra i quali Webb Bush, Governatore Florida) hanno esteso la PROCLAMAZIONE MCS (campagna di prevenzione) a tutto il mese di maggio 2004 invece della consueta seconda settimana di maggio negli anni scorsi, a dimostrazione che la MCS è una malattia in costante aumento che richiede un’attenzione crescente. In un recente studio l’Accademia Nazionale delle Scienze Americana ha stimato in 37 milioni di statunitensi i malati di Sindrome MCS. Oltre che in Canada ove è riconosciuta, in Germania la MCS è stata inclusa nella Classificazione Internazionale delle Malattie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), ICI-10, sotto il codice T 78.4, “allergia non specificata”.
3. LA SITUAZIONE ITALIANA:
MALATI SENZA CITTADINANZA
Il fatto che la MCS non sia riconosciuta in Italia come malattia, ovvero identificata da codice sanitario drg, rende la situazione dei malati di Sensibilità Chimica Multipla veramente insostenibile e drammatica. Essi non possono rivolgersi ad alcuna struttura medica in caso di necessità, nemmeno al Pronto Soccorso, dove la mancanza di ambienti adeguati e di competenze specifiche del personale medico comportano un rischio gravissimo per il paziente. I malati allo stadio 3, quindi gravissimi , spesso faticano a ottenere una completa invalidità nonostante le gravissime patologie di cui soffrono, oltre a non avere alcuna possibilità di poter usufruire delle cure necessarie secondo i protocolli internazionali. Chi non è gravissimo (stadio 1 e inizio 2) potrebbe trovare collocazione lavorativa con tutele speciali come il telelavoro o in ambiente chimicamente bonificato, invece col tempo perde la propria occupazione a causa del peggioramento sistematico poiché manca la definizione di invalidità specifica della malattia. Questa condizione condanna le persone all’indigenza e al repentino aggravamento della malattia vista l’impossibilità di acquistare integratori e medicinali esenti da additivi chimici, speciali ausili terapeutici, arredi esenti formaldeide, indumenti da filiere produttive naturali, etc. Ad oggi, il totale cambiamento necessario alla sopravvivenza del malato MCS grava esclusivamente dal punto di vista economico sui malati e le famiglie, quando si ha la fortuna di questo riferimento. La MCS comporta una situazione di completa privazione della propria libertà ed autonomia personale che in molti casi a un forte isolamento socio-relazionale e ad una accentuata mancanza di rapporti con l’esterno, con gli amici e con i propri cari. Uffici pubblici, ospedali, studi medici, supermercati diventano barriere chimiche insormontabili per le profumazioni ambientali chimiche ed i prodotti chimici in genere.
Come ricordato in precedenza,
non esistono cure di ritorno allo stadio di tolleranza degli
agenti chimici, tuttavia, protocolli sanitari internazionali
americani e tedeschi prevedono assunzione di integratori e
farmaci esenti additivi chimici, speciali cure di
disintossicazione dall’accumulo di sostanze chimiche dal
corpo in unità ospedaliere ad hoc, terapie quotidiane che
aiutano l’espulsione di sostanze per le quali non si hanno
più difese (sauna, etc.). Indispensabili ausili terapeutici
sono acquistabili solo all’estero, es.: maschere ossigeno in
ceramica, purificatori aria per auto e casa senza plastiche,
etc.
Tutto ciò favorisce la stabilizzazione della Sindrome MCS e un parziale recupero sempre che il malato spesso muti il suo modo di vivere, il luogo, e il lavoro, oppure non sia troppo grave. Niente di quanto necessita è coperto dal SSN, neppure le cure ospedaliere o gli interventi chirurgici all’estero, spesso salvavita. Chi gode di cospicue risorse finanziarie si reca in Germania. Come scrisse il Prof. Pasquale Trecca presidente della Federazione Italiana Malattie Rare c/o Cometa nel 1999: "Ignorare ancora a lungo in Italia questo problema vuol dire confermare che in Italia esistono ancora cittadini di serie B, che nel nostro paese il diritto alla salute è un optional".
4. RIFERIMENTI LEGISLATIVI
In Italia non si dispone ancora di una normativa organica e specifica per il controllo della qualità dell’aria negli ambienti di vita chiusi. Tuttavia nelle “Linee guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati”, approvate nel 2001 dalla Conferenza Stato-Regioni si definisce “la "Sindrome da sensibilità chimica multipla… (M.C.S.)”… “Un quadro patologico particolare”… “che comprende una sindrome caratterizzata da reazioni negative dell'organismo a agenti chimici ed ambientali presenti a concentrazioni generalmente tollerate dalla maggioranza dei soggetti”. Nella tabella riepilogativa delle azioni che Istituzioni, Enti Locali e AUSL devono intraprendere troviamo negli obiettivi: “Miglioramento. Riduzione/abbattimento dell’esposizione della popolazione agli inquinanti”, e “Riduzione della morbosità per:…Sindrome da sensibilità chimica multipla (M.C.S.) Riduzione del rischio tumori”. Quindi, “Azioni specifiche di tipo tecnico e/o normativo su aspetti strutturali, funzionali e di gestione degli edifici. Azioni specifiche per i prodotti chimici di largo consumo, per i prodotti da costruzione e da arredo. Azioni specifiche per la protezione dei soggetti a rischio. Informazione e sensibilizzazione della popolazione. Educazione sanitaria e formazione dei soggetti che concorrono al progetto di prevenzione (costruttori, produttori, progettisti, impiantisti, medici, etc.). Creazione di un Centro Nazionale di Documentazione Indoor. Sorveglianza epidemiologica malattie correlate all'inquinamento indoor. Ricerca.”
Gli studi per le Linee Guida
Indoor risalgono a qualche anno prima del 1998, a
conclusione dei lavori della Commissione tecnico-scientifica
Dipartimento Prevenzione del Ministero della Sanità.
La situazione è kafkiana, da una parte il Ministero della Salute e le Regioni prevedono la prevenzione della MCS e la tutela dei malati (“soggetti a rischio”) nelle Linee Guida Indoor 2001, mentre dall’altra, non riconoscono la sindrome nel Servizio Sanitario Nazionale, o peggio non assistono specificatamente. Eppure le Linee Guida Indoor offrono già gli strumenti operativi necessari ai soggetti istituzionali locali e alle AUSL per un superamento immediato delle mancate tutele assistenziali a livello nazionale in attesa del riconoscimento. Inoltre medici italiani che effettuano diagnosi di MCS già prescrivono l’applicazione dei protocolli sanitari internazionali (Ziem, Mercy Hospital NY, etc) nelle AUSL “…che il paziente presenta”. Ciò nonostante si continua ignorare tutto questo mentre i malati sono esposti a cure sanitarie inadeguate quindi peggiorative della malattia se non addirittura con il pericolo di morte. Tratto da: riconoscimentomcs.135.it |
Metalli pesanti e malattie neurologiche (in particolare SLA)
RispondiEliminaAnche se non è certo possibile pensare che un accumulo di metalli pesanti sia LA causa unica di numerose patologie del sistema nervoso, compresa la SLA (sarebbero necessari ulteriori studi sull'argomento), potrebbe trattarsi di un fattore negativo che si associa ad altre influenze nocive, aggravandole, oppure che peggiora uno stato di malattia già esistente. Cercare di accertare se vi sia un eventuale eccesso, eliminarlo almeno parzialmente e cercare perlomeno di evitare ulteriori accumuli non può che far bene.
Gradualmente iniziano ad emergere determinate statistiche: qualche anno fa, il Lancet (una rivista tra le più autorevoli in campo medico-scientifico) ha pubblicato uno studio che dimostrava una correlazione tra il morbo di Alzheimer ed un accumulo di alluminio nell’organismo. Altri studi invece dimostrano un collegamento tra la Sclerosi Multipla, l’Autismo e la presenza di mercurio, altri il nesso tra cadmio, piombo e SLA, altri infine l’effetto nocivo dei metalli pesanti sul sistema immunitario. Le cellule del cervello, data la loro importanza, godono di una particolare protezione, costituita dalla barriera emato-encefalica, che trattiene, non lasciandoli passare, molti veleni e sostanze nocive; la protezione non è però assoluta.
http://guide.supereva.it/patologie_croniche/interventi/2006/02/245023.shtml