Un grande potere dentro di noi.
Cos'è l'intuito?
Se pensi che l'intuito è l'istinto,
ti conviene leggere questo articolo...
Di Chiara Bardoni
C'é un altro modo di pensare, decidere e
fare le nostre scelte: ascoltare il proprio intuito.
L'intuito ci guida e
ci dà continuamente indicazioni per procedere nel modo giusto quando si
tratta di prendere una decisione o di fare una scelta.
Sappiamo per
esperienza che è inutile continuare a ragionarci: un'idea arriva nei
modi più diversi. Di norma, infatti, la logica e la razionalità
intervengono in una prima fase, per analizzare e raccogliere
informazioni. Quando ci troviamo ad affrontare un probblema complesso, è
l'intuito che ci consente di indentificare rapidamente, magari sulla
base di dettagli apparentementi secondari, quali sono gli elementi che
portano alla soluzione.
Art Fry, ricercatore della 3M, cantava nel
coro della chiesa. Per ritrovare le pagine degli inni, era solito
inserire nel libro dei foglietti come segnalibri. spesso, però, aprendo
il libro i foglietti volavano via. Un giorno ebbe l'illuminazione: si
ricordo di una colla, che era stata scartata perché non asciugava
praticamente mai. Proprio quello che gli serviva! Era il 1980. Erano
nati i post-it.
L'intuito è una dote naturale che hanno tutti, e come ogni altra abilità può essere migliorata con la pratica e l'esercizio.
AI CONFINI DELL'INTUIZIONE
L'intuizione
è la capacità d'intuire; disposizione naturale a cogliere prontamente e
con chiarezza la soluzione di un probblema teorico o pratico.
Il suo atto (Intuire) è quello di:
• cogliere l'essenza di qualcosa mediante intuizione;
• afferrare direttamente con l'intuito una realtà non evidente.
Possiamo
dire di spere che in quella casa c'è proprio una persona perché vediamo
la persona o udiamo la sua voce all'interno della casa (esempio di
conoscenza attraverso i sensi); oppure possiamo dire di capire che
quella persona è in quella casa perché vediamo un suo oggetto come il
cappotto (esempio di conoscenza per mezzo di un ragionamento
logico-razionale). Intuire che qualcuno sia in casa significa saperlo
senza visto o sentito, o aver compiuto un minimo ragionamento.
La creatività è precisamente un'intuizione, un'intuizione su qualcosa di nuovo, che ancora non esiste nella realtà.
Mario
Moretti Polegato, durante un viaggio in Nevada, infastidito dal
surriscaldamento dei piedi causato dalle scarpe con le suole di gomma,
istintivamente praticò dei fori su entrambe le suole delle scarpe.
Successivamente egli svilupò la sua intuizione tramite una picccola
azienda di calzature, e da li creaò la prima "scarpa che respira".
L'uomo
ha costruito edifici, ponti, piramidi e torri ben prima che Newton
scoprisse la gravità, quindi, il come funzione l'intuito potrebbe
rimanere a lungo un mistero, mentre nessun dubbio può esserci sul fatto
che funzioni realmente.
INTUITIVI SI NASCE E SI DIVENTA
L'intuito è
a tutti gli effetti una dote naturale, nel senso che tutti ne siamo
naturalmente provvisti. Forse alcune persone possono essere, per così
dire, maggiormente dotati di altre. Ognuno di noi potrebbe raccontare
un'esperienza personale nella quale ha intuito correttamente qualcosa.
Quante
volte ci è capitato di pensare a una persona, magari di cui non abbiamo
notizie da tanto tempo, quando il telefono squilla e... è proprio lei!?
Oppure di addormentarci la sera con un probblema o una domanda in testa
e di svegliarci il mattino dopo con la soluzione?.
I cosiddetti
intuitivi per natura, a volte anche loro falliscono, ma per loro un
errore non mette in dubbio la capacità che sono convinti di avere, così
alla prima occasione ci ritentano. Pensiamoci. si possono fare errori
anche seguendo la logica e la razionalità, ma nessuno si scompone quando
questo accade e così torniamo subito a utilizzarla. Queste persone
(intuitive) hanno avuto la fortuna di crescere in un contesto familiare
in cui era ritenuto normale possedere questo tipo di capacità. Essi non
sono in grado di dire come agiscono, perchè lo fanno spontaneamente e
quasi sempre in modo inconsapevole.
E' il caso di due campioni di
tennis: Peter e Andre. Chiedendo loro di spiegare il segreto di un loro
gesto atletico nel quale sono eccellenti (il dritto), danno spiegazioni
che non corrispondono a quello che in realtà fanno e che può essere
verificato guardando i filmati di gioco.
Per poter accedere più
facilmente a queste capacità che già possiedi, bisogna conoscere le tre
chiavi dell'intuito: le convinzioni, lo stato mentale e le tecniche.
LE CONVINZIONI
Le convinzioni sono pensieri collegati a una sensazione di certezze che influenzano il nostro modo di agire.
Genitori,
famiglia, insegnanti... Molto spesso, anche senza esserne consapevoli,
assumono e danno per scontato convizioni che gli hanno trasmesso altri,
senza mai metterle in discussione e senza chiedersi se siano davvero
utili. Tutti i più grandi studiosi di questo campo sostengono che questi
pensieri determinano anche i nostri limiti. Quello che pensiamo che
vada fatto o che possiamo fare lo facciamo, quello che pensiamo che non
possiamo fare non lo facciamo, e non andiamo oltre. Per poter cominciare
a lavorare con l'intuito, è necessario superare tutte le convinzioni
riguardo l'intuito.
Se si comincia a vedere, udire e sentire cose
dissimili da quelle alle quali siamo abituati, si comincia a pensare
anche a qualcosa di diverso. Nello sviluppo dell'intuito si utilizza
l'autosuggestione: "l'intuito mi consente di fare buone cose",
"l'intuito mi ha sempre aiutato".
LA SECONDA CHIAVE: LO STATO MENTALE
Il nostro cervello, produce onde elettriche di diversa frequenza:
• onde Beta dai 14 ai 30 hertz
• onde Alfa dagli 8 ai 13 Hz
• onde Theta dai 4 ai 7 Hz
• onde Delta da 1 a 3 Hz
Le
onde Beta sono caratteristiche dello stato di veglia, mentre le onde
Alfa e Thenta sono collegate a stati di sempre maggiore rilassamento, le
onde Delta al sonno profondo. In stato Alfa, vigile ma rilassato, ha
luogo la maggior parte dei processi intuitivi e creativi. Quindi, per
entrare in uno stato intuitivo, è necessario rilassare il corpo e la
mente.
LA TERZA CHIAVE: LE TECNICHE
La tecnica non è altro che un modo per ottenere risultati in maniera sistematica.
Quando
ci viene fatta una domanda e rispondiamo spontaneamente in modo
intuitivo, quello che accade è che, subito dopo la domanda, arriva
un'immagine, una parola, una sensazione alla quale cerchiamo di dare un
senso in relazione alla domanda iniziale.
Questo processo può essere scomposto in tre fasi:
STIMOLO è la domanda, o un pensiero, un interrogativo interiore, qualcosa su cui stiamo riflettendo.
RISPOSTA è costituita in genere da rappresentazioni interne (immagini, suoni, sensazioni)
SINTESI
è il modo in cui mettiamo in relazione l'impressione sensoriale con la
questione, in genere corrisponde a un'elaborazione della risposta.
Il
finanziere americano George Soros, benché considerato uno scaltro ed
esperto uomo d'affari con una forte razionalità è anche abbituato a
seguire il suo intuito nel prendere decisioni sui suoi affari. In
particolare, quando inizia a fargli male la schiena (un segnale
dell'intuito) significa che è il momento di fare una scelta diversa.
L'intuito
è governato dal cosiddetto emisfero destro, una parte del cervello che
lavora attraverso immagini. L'emisfero sinstro è quello che riguarda le
operazioni logico-verbali. Perciò, se non intervenisse la mente
logico-razionale, il processo intuitivo risulterebbe incompleto. Quindi
senza abbandonare logica e razionalità, lo sviluppo dell'intuito ci
permetterà di progredire oltre, di vivere una vita più semplice e
soddisfaciente, di ottenere di più.
INTUITO E SALUTE
La
sensazione di sentirci bene, oppure, al contrario, la presenza di
disturbi o dolori possono essere considerati segnali intuitivi,
recependo i quali potremmo intervenire e modificare la situazione, se
necessario. Questi avvertimenti andrebbero ascoltati e assecondati.
Un'uomo
durante un periodo troppo intenso dovuto a lunghi e frequenti viaggi di
lavoro, gli comparve un'irritazione cutanea, sulla guancia destra,
egli consultando l'intuito, comprese che doveva eliminare un certo
genere di cibo , oltre che rendere meno intensa e stressante la sua
vita, per far scomparire questo disturbo. Il sintomo in qualche
settimana sparì del tutto.
Altro non era che un segnale, che cercava di indurmi a modificare qualcosa nella sua vita, se voleva ritornare a star bene.
TROVARE LA PROPRIA STRADA
L'essenza
di questa applicazione è quella di porsi delle domande in uno stato
intuitivo; la differenza è che qui si cerca la risposta a una sola
domanda: <<qual è il mio scopo, la mia strada?>>. In questo
caso sono fondamentali il modo in cui si pone la domanda e la capacità
di decifrare la sintesi. Per questo in alcuni casi, se non si riesce da
soli, può essere utile o necessario il ricorso a un consulente esperto.
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