I piani segreti del Bilderberg e Mario Draghi per l’Italia del futuro
Pubblicato il 13 dicembre 2012
“Italia: diretta da un primo ministro non eletto, devastata da una crisi economica, una disoccupazione endemica ed un aumento dei suicidi, è entrata nella spirale della morte”.Comincia cosí questo speciale di approfondimento sulla situazione politico-economica e sociale del nostro Paese, presentata da Daniel Estulin nel suo programma “Desde la sombra” (di cui ve ne consiglio vivamente la visione – link a fondo articolo, ndr).
Venticinque minuti in cui la situazione italiana è spiegata meglio di qualsiasi altro editoriale, programma, giornale o salotto televisivo nostrano, dove non si fa altro che addormentare lo spettatore, con una saga infinita di luoghi comuni e giri di parole, espressione di una volontà d’esprimersi repressa dalla censura dei contenuti e dalla continua ricerca di una forma che non infastidisca uno o l’altro politico di turno. Pura ipocrisia, paura ed omertà.
In quest’epoca in cui tornano in auge Berlusconi, le sue puttane e le sue puttanate e tutti si lamentano di Monti e di quello che ha fatto al povero Belpaese, trovate per favore venti minuti per seguire questo programma e scoprirete, se già non lo immaginate, quale sarà il futuro della nostra cara vecchia penisola.
Ci sono tre punti fondamentali che vengono argomentati da Estulin e dall’invitato al programma, l’economista dell’Istituto Schiller, Claudio Celani:
- Mario Monti è stato eletto per sopprimere la democrazia parlamentare in Italia. Monti è una marionetta dell’oligarchia finanziaria internazionale, il cui obiettivo è creare un governo mondiale con il profilo di un’impresa finanziaria, quella che Daniel chiama“Impresa Mondiale Spa”. Il modo in cui Monti è arrivato al potere in Italia è stato il colpo di Stato, lo sappiamo bene tutti (spero, ndr), un colpo di stato silenzioso, senza alzate di voce alla vecchia maniera ma mascherato da un concetto di necessità di un governo tecnico a cui l’Italia doveva assolutamente ricorrere (senza interpellare i cittadini, ovviamenete, ma solo rassicurandoli a colpo avvenuto, dicendo “è per il nostro bene”, ndr) per ristabilire l’equilibrio politico-economico in seno ad una crisi economica globale. Insomma, una presa per il culo nei confronti di tutto il popolo italiano, che, senza più diritto a votare e dopo aver vissuto (forse neanche tutti consciamente, ndr) e capito com’è facile calpestare il concetto di democrazia anche in un Paese “Grande” come l’Italia, è arrivato a sperare che il nonnetto Mario, dalla faccia di persona affabile ed affidabile, potesse fare qualcosa di meglio di Berlusconi.
- Mario Monti (leggete Mario Monti, leggete Berlusconi, leggete quello che volete ma abbiate chiaro che il Primo Ministro Italiano di oggi non ha nessun potere decisionale perché è solo il semplice attuatore delle decisioni prese dai magnati della finanza mondiale, ndr) è soggetto alle decisioni di Mario Draghi, che riveste un ruolo ben più importante per l’Italia. Draghi conosce bene il concetto di Impresa Mondiale Spa e sta facendo di tutto affinchè i piani dell’oligarchia finanziaria si realizzino. Mario Draghi ha definito i piani di sviluppo della transizione al nuovo governo mondiale con i magnati delle grandi banche della Gran Bretagna, durante una riunione a bordo dello yacht reale inglese “Britannia”, il 2 giugno 1992: durante questa riunione si discusse su come creare un mercato finanziario in Italia mediante la privatizzazione dell’industria italiana. Nel corso del programma di Estulin si ribadisce come a Draghi non importi poi più di tanto della situazione interna italiana, perchè le priorità di una nazione sono scese in secondo piano rispetto all’evoluzione del piano strategico della creazione di un unico governo di controllo finanziario mondiale. Dal 1992, quindi, è cominciato un cammino che ci ha portati alla situazione drammatica che viviamo oggi, quando ci ritroviamo ad accettare un colpo di stato perché ci hanno detto che non è un colpo di stato, quando facciamo quello che ci dicono e quando siamo contenti se abbiamo qualche soldo in più o disperati se non ce l’abbiamo, quando pensiamo alla Germania ed agli Stati Uniti come potenze di riferimento o guardiamo la Gracia o la Spagna, per tirarci sù di morale, senza capire che l’Italia è nella stessa situazione, nelle mani degli stessi criminali in giacca e cravatta che stanno applicando politiche d’austerità criminale. Queste sono persone a cui, in fin dei conti, non gliene importa poi molto dell’Italia, “trattiamo con un’elité i cui membri non si considerano italiani, pensano di avere un’identità che nei tempi antichi si sarebbe chiamata cosmopolita, non sentono la minima identificazione con la cultura italiana, odiano il popolo italiano e preferiscono parlare in inglese piuttosto che italiano”.
- Mario Monti, Mario Draghi e tutta la compagnia dell’oligarchia finanziaria europea è ossessionata con il modello utopico pubblicato dal 1944 dal gruppo che circondava Altiero Spinelli, il fondatore del Movimento Federalista Europeo. Secondo Spinelli, come scrive nel suo Manifesto, le Nazioni-Stato provocano guerre in maniera intrinseca e per questo motivo, per mantenere la pace, bisognerebbe distruggere le Nazioni-Stato e costruire degli Stati Uniti d’Europa. Questa è l’ideologia che sta alla base delle decisioni prese oggigiorno nei piani alti dell’Unione Europea: un unico Stato Europeo con un governo oligarchico privato.
- L’Italia è un Paese forte. Abbiamo un’industria di prima linea a livello mondiale (siamo anche tra i migliori produttri d’armi del mondo, settore che da sempre fa guadagnare bene, ndr) ma i capoccia della finanza internazionale vogliono che l’Italia rinunci un poco alla volta al 50% della sua produzione, in nome della globalizzazione, per agevolare la transizione al nuovo assetto geopolitico mondiale. “Questo significherebbe il completo collasso sia economico che sociale del Paese” . Estulin e Celani parlano chiaro: se l’Italia uscisse dall’euro, se solo ne avesse almeno l’intenzione, potrebbe risorgere e farsi addirittura portavoce, grazie alla sua eccellenza in ambito indutriale e manufatturiero, di una nuova ripresa e sviluppo del mercato dell’intero bacino Mediterraneo, dagli Stati del sud d’Europa al Nordafrica. Ma questo non accadrà fintantoché chi decide le sorti dell’Italia, non gliene importa poi un granché del bene dell’Italia perché è più attento a soddisfare i bisogni di un progetto finanziario mondiale globale. E se noi siamo d’accordo o no con questo progetto, non importa: zitti, lavorare, divertirsi e se vi lamentate, manganellate.
A conclusione del programma Estulin avverte che il futuro dell’Italia è nero. Siamo i figli di una nazione forte e per tanto protetta ma allo stesso tempo tradita dagli stessi governanti, interessati di pìù a quello che si ostinano a chiamare un bene maggiore ma che non è nient’altro che la realizzazione degli interessi privati di un’oligarchgia finanziaria a cui non importa un bel niente dei diritti dell’uomo e dei popoli e che stanno portando avanti, sulla nostra pelle, una politica egemonica mondiale, “per creare un governo mondiale, come un Impero, con la differenza che non avrà l’aspetto degli antichi imperi, non ci sarà una nazione dominante come per esempio nell’Impero Britannico ma ci sarà un Impero dominato e governato dagli interessi finanziari privati. L’obiettivo ultimo è controllare le risorse naturali del pianeta ed uccidere gran parte della popolazione mondiale, per poter mantenere il dominio ed il controllo di tali risorse”.
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