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19 novembre 2012

Perche' le analisi virali risultano negative nella cfs / encefalomielite mialgica ( fatica cronica)?

Perche' le analisi virali risultano negative nella cfs / encefalomielite mialgica ( fatica cronica)?


Premessa. I malati di me/cfs si domandano come e' possibile chiedere il riconoscimento della loro patologia se ancora medici e personale sanitario non la chiamano con il giusto nome ovvero Encefalomielite mialgica/ sindrome da fatica cronica. Potra' sembrare superficiale, ma non lo e' affatto.
L' Encefalomielite mialgica e' una malattia multi-sistemica fisiopatolgica acquisita che si verifica sia un forme sporadiche che endemiche e' classificata dal Organizzazione mondiale della Sanita' con un codice che corrisponde al ICD 10 G93.3 ed e' considerata una malattia post virale (Post-viral fatigue syndrome).La Fatica Cronica non deve essere confusa con la ME/CFS perché la "fatica" della ME/CFS  è soltanto uno dei molti sintomi. Convincente evidenza delle ricerche delle anomalie fisiologiche e biochimiche identifica la ME/CFS come un disordine clinico e biologico distinto, mentre la cfs indicherebbe solo il sintomo fatica che puo' essere incluso nella Me /cfs.
Ma se e' una malattia post virale perche' le analisi virali risultano negative?In tutte le infezioni virali,  quando ci si trova nella fase acuta salgono gli anticorpi della famiglia Ig M e rimangono elevati per 6-12 settimane — Dopo tale periodo, il test di Ig M sarà negativo. I livelli di anticorpi Ig G rimangono presenti per il resto della nostra vita. Quando  una persona  va a fare  le analisi virali ci si si accorge di avere presenti gli l'anticorpi Ig G per molti virus compresi EBV e HHV-6 CMV. Naturalmente   gli viene detto dal medico che hanno avuto in passato un infezione e che ora non e' attiva. Certo si possono fare altri test come la PCR, ma sono ancora inaffidabili per una serie di motivi e il test di Ig M non sarà positivo nella stragrande maggioranza di quelli con infezioni virali riattivate.
Esiste una prova medica che dimostri che se salgono gli IGG vuol dire che il virus si sia riattivato? Un medico della mia citta' da anni sta studiando molteplici casi di persone che si presentano al suo studio con disturbi diversi ( soprattutto neurologici) che non riuscivano a risolvere.
Incuriosito, inizio' a studiarci su e noto' che la maggior parte dei pazienti avevano gli anticorpi IGG ( ognuno di diversi virus, ma la maggior parte della varicella) altissimi.
Allora si fece la domanda, non e' che la salita degli IGG ( che dimostrano che una infezione e' passata) indica una riattivazione virale?
Per dimostrare cio', ad ogni persona, che si prendeva la varicella, fece fare gli anticorpi IGM e IGG e alle stesse persone che nel tempo si ammalarono di varicella -zoster ( stesso virus riattivato) fece fare il dosaggio delle IGM e degli IGG. Risulto' che gli IGM erano assenti (mentre il malato si trovava nella fase acuta della infezione ) il numero degli anticorpi IGG era salito enormemente rispetto la analisi di quando aveva avuto la varicella la prima volta.Tutto questo e' la prova che ci puo' essere una riattivazione dello stesso virus e che, anche facendo le analisi se gli IGM risultano negativi e sono presenti gli IGG: non vuol dire che il virus non e' attivo.
Studi americani  confermano questo esprimento. Uno studio di Dylewski et sul New England Journal of Medicine dimostra che nei pazienti con il sistema immunitario compromesso , come avviene nella ME/CFS/FMS, infezioni attive sono correlate con aumento di anticorpi IgG senza elevazioni di anticorpi IgM e che anche se manca una elevazione degli Igm il sospetto clinico per il trattamento antinfettivo dovrebbe basarsi sui livelli elevati di IgG. Oltre a micoplasma, numerosi studi hanno dimostrato anche altre infezioni batteriche e virali come EBV, CMV, HHV-6 ed enterovirus in pazienti CFS e FM possono causare o contribuire ai sintomi. La ricerca dimostra inoltre che queste infezioni sono presenti e che un'infezione attiva correla con un'elevata anticorpi IgG, nonostante la mancanza di anticorpi IgM. Causa delle disfunzioni immunitarie vista in ME/CFS ci può anche essere una mancanza di anticorpi IgG presente nonostante la presenza di un'infezione attiva. Come con infezioni di mycoplasma perché queste infezioni non sono generalmente acute, ma piuttosto la riattivazione di un'infezione vecchia, un'elevazione di anticorpi IgM in genere non è visto con infezioni attive di EBV, CMV, HHV-6, Borrelia (Lyme) ed enterovirus. Infatti i  pazienti con sistema immunitario soppresso hanno anche dimostrato di essere aiutati da terapia antivirale in una serie di studi.

 Piu'infezioni sono presenti nei pazienti CFS/FMS. Ad esempio, uno studio trovato che il 52% del CFS pazienti avevano infezione attiva micoplasma, 30,5% aveva infezione attiva di HHV-6 e 7,5% aveva Chlamydia polmonite infezioni vs solo il 6%, 9% e l'1% delle persone sane, rispettivamente. Essi concludono, "I risultati indicano che un grande sottoinsieme dei pazienti CFS dimostrano infection(s) batterica o virale, e queste infezioni possono contribuire alla gravità dei segni e dei sintomi trovati in questi pazienti".Purtroppo, nonostante tutti i dati al contrario, la maggior parte dei medici non ha familiarità con la ricerca e pensano ancora erroneamente che un test negativo con anticorpi IgM conferma che non non c'è nessuna infezione attiva.
Consenso canadese scaricabile su http://www.cfsitalia.it/ME_Overview.htm

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