La pratica della digiunoterapia si è tramandata fino ai tempi moderni soprattutto grazie alle medicine empiriche, popolari, naturalistiche le quali hanno conservato, a volte inconsapevolmente, le antiche concezioni umoralistiche ippocratico - galeniche.
Una vera riscoperta deldigiuno è attribuibile al Movimento Igienista o Movimento d’Igiene Naturale che nasce negli Stati Uniti d’America nel 1829 e diffonde l’idea che la salute dipenda soltanto dall’equilibrio naturale delle attività vitali, rigettando ogni terapia, ogni rimedio e propugnando il ripristino di abitudini e comportamenti naturali come solo mezzo per mantenere o recuperare la salute.
Il digiuno viene considerato dagli igienisti il metodo naturale idoneo a far sì che l’attività vitale dell’organismo ripristini spontaneamente le condizioni di salute, rimuovendo gli accumuli tossici, secondari ad abitudini di vita errati e innaturali, che sono la vera causa di ogni patologia. Fra i primi igienisti che si interessarono al digiuno ricordiamo: Isaac Jennings, nato nel 1728 nell’Ohio, considerato il precursore del Movimento Igienista; Sylvester Grahm, nato a Boston nel 1794, R.Trall, G.H.Tailor, J.H.Tilden che scrisse un lavoro fondamentale per il pensiero igienista: ’’Tossiemia e disintossicazione’’. Molti terapeuti igienisti o naturisti di idee affini all’igienismo scrissero sul digiuno: E. H.Dewey, nato a Wayland nel 1839, pubblicò nel 1900 ’’The no breakfast plan and the fasting cure’’; H.Carrinngton pubblicò nel 1909 ‘’Vitality, fasting and nutrition’’; L. Hazzard nel 1927 ’’Scientific fasting’’.
Il più noto tra gli autori igienisti è Herbert M. Shelton che con le sue numerose pubblicazioni e con la sua attività diffuse il Movimento Igienista nel mondo e lo rielaborò in modo unitario. Scrisse numerosi libri sul digiuno. In Italia sono stati pubblicati: "Digiunare per rinnovare la vita", Edizioni Paoline; "Il digiuno può salvarvi la vita", Casa editrice Igiene Naturale, ed altri (vedi bibliografia).
In Francia ricordiamo il dott. A Guelpa, che scrisse ‘’Autointossicazione e disintossicazione: rapporto sul nuovo trattamento per mezzo del digiuno del diabete e altre malattie croniche ’’ ed inoltre il dott. Pauchet e il dott. Paul Carton; in Inghilterra il dott. Weber; in Germania il dott. Moller e il dott. Rieden; in Svizzera il dott. Von Segeser che scrisse nel 1914 ‘’La cura del digiuno’’.
I medici che in tempi recenti hanno utilizzato la digiunoterapia di solito si sono limitati a farlo nella loro pratica privata, al di fuori delle strutture ospedaliere tradizionali, non essendo quello del digiuno un metodo di cura ortodosso. Tuttavia un piccolo numero di medici ha avuto modo di fare osservazioni sul digiuno terapeutico presso ospedali e cliniche universitarie.
Il dott. C. Clemmensen presso l’ospedale Fianlud, in Danimarca, utilizzò il digiuno in 155 casi di epilessia e ne descrisse gli effetti favorevoli nella pubblicazione ‘’Inanizion and epilepsy: studies on the influence of inanition upon epileptic attacks.’’ Copenhagen, Levin e Munksgaard,1932.
Il dott. Casey a. Wood, professore del Bishop’s College di Montreal pubblicò un resoconto riguardante l’influenza del digiuno su sette casi di reumatismo articolare acuto.
Negli anni quaranta, presso l’Istituto di clinica medica dell’Università di Modena diretto dal prof. Dalla Volta, furono curati con risultati favorevoli gruppi di cardiopatici con periodi di digiuno assoluto, come riferiscono nel 1946 Dal CO e, in seguito ,Dalla Volta e Dagnini ("L’azione del digiuno prolungato sul bilancio idro-salino dei cardiopatici scompensati", "L’azione del digiuno prolungato sul bilancio energetico dei cardiopatici scompensati", Giorgio Dagnini, Modena, 1949) .
James Mc Eachen studiò dal 1952 al 1958 715 soggetti affetti da patologie varie curate col digiuno e Robert Gross 680 casi dal 57 al 63. Anche William L. Esser utilizzò il digiuno in varie patologie. Questi autori pubblicarono i risultati delle loro osservazioni ed elaborarono in tabelle le casistiche.
W.H.Hay ha trattato 400 pazienti affetti da appendicite acuta e cronica con digiuni prolungati, riscontrando la guarigione pressoché nella totalità dei casi; descrive inoltre gli ottimi risultati del digiuno in malattie psichiatriche.
IL medico americano Heinrich Stern utilizzò il digiuno nella cura del diabete, come Guelpa, con buoni risultati e rapida eliminazione della glicosuria.
Y.S.Nicolayev, direttore del reparto di digiuno dell’Istituto psichiatrico di Mosca, scrisse: "Controlled fasting cure of schizophrenia", Moscow 1963. Ha studiato 140 casi di pazienti schizofrenici sottoposti a digiuno per 20 - 30 giorni. Nicolayev attribuisce la risposta positiva ottenuta in 45 di questi casi in gran parte alla neutralizzazione delle tossine che sarebbero legate al processo schizofrenico.
Il medico americano Allan Cott ha messo a punto ,nel centro che dirige, un programma di 25 giorni di digiuno per il trattamento della schizofrenia, sulla base del metodo di Y. Nicolayev.
Un gran numero di pazienti obesi si è sottoposto negli ultimi decenni a digiuni totali sotto osservazione medica in centri specializzati. Duncan, dell’università della Pennsylvania, ha seguito più di 1300 pazienti obesi col metodo del completo digiuno per una durata di tempo variabile dai dieci giorni alle due settimane. I più lunghi digiuni portati a termine da obesi sono stati quelli di due donne trattate da T.J.Thompson e collaboratori presso lo Stobhill General Hospital di Glasgow: una di esse, di 54 anni, digiunò per 249 giorni, riducendo il suo peso da 128 a 94 kg., l’altra, di 30 anni, digiunò per 236 giorni , riducendo il suo peso da 127 a 83 kg.
Tratto dal testo ‘ Il digiuno terapeutico ’ di Sebastiano Magnano
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