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15 ottobre 2012

MACCHIA CUTANEA SUL VOLTO - EPITELIOMA - CARCINOMA - BASALIOMA - BASOCELLULARE


Epitelioma basocellulare - Carcinoma Basocellulare

Il Basalioma è la neoplasia cutanea maligna più diffusa al mondo.

Non sono ben chiari i fattori che ne provocano l'insorgenza tuttavia la esposizione ai raggi solari e fattori genetici possono essere talvolta corresponsabili della sua insorgenza.
Colpisce tendenzialmente pazienti di età adulta, sopra ai 50 anni, ma negli ultimi anni stiamo assistendo ad un numero sempre maggiore di giovani colpiti da questa neoplasia.

Il basalioma è una neoplasia dotata di una discreta  aggressività nei confronti dei tessuti circostanti ma da metastasi in altri organi in una percentuale dei casi inferiore allo 0,1% dei casi.

Questo rende il basalioma meno pericolosa di altre neoplasie cutanee, come l'epitelioma spinocellulare o il melanoma,  tuttavia la sua capacità di interessare aree nobili del viso quali le palpebre, il naso , le orecchie o le labbra  può comportare la necessità di eseguire interventi chirurgici ricostruttivi molto delicati per il ripristino funzionale e cosmetico del volto.
 
La terapia più efficace nella cura del basalioma e meno gravata da recidive locali  è la terapia chirurgica con o senza controllo istologico dei margini di resezione (Chirurgia di Mohs). Forme iniziali e superficiali possono essere anche trattate con metodiche fisiche (crioterapiadiatermocoagulazione, laserterapia fotodinamica) seppur queste metodiche non chirurgiche siano gravate da una percentuale più alta di recidive.

Il basalioma predilige per la sua insorgenza le aree fotoesposte del corpo e può presentarsi come un piccolo nodulo duro translucido solcato da capillari,  come una area cicatriziale o come una piccola ulcera con decorso ingravescente (vedi fotogallery).

Nei casi dubbi, la diagnosi di basalioma  può essere effettuata mediante una biopsia incisionale.
Il trattamento chirurgico prevede una asportazione ampia delle lesioni con un margine di cute clinicamente sana circostante di 4 o 6 mm a seconda del tipo clinico della neoplasia.
Essendo interessate molto frequentemente aree nobili del viso e strutture molto delicate di quest'ultimo (labbra, naso, palpebre, orecchie) è molto importante che l'intervento demolitivi venga seguito da un adeguato intervento ricostruttivo basato sulle tecniche più moderne di chirurgia oncoplastica facciale e di ricostruzione estetica del volto.
 
In seguito ad una asportazione chirurgica la percentuale di recidive è abbastanza bassa, circa il 5-7%,  e si tratta quasi sempre di recidive locali che insorgono sulla cicatrice  del precedente intervento chirurgico. Insorgono più frequentemente nei primi due anni dopo l'intervento chirurgico motivo per cui i controlli postoperatori sono più frequenti nei primi due anni  dopo la loro asportazione  e di conseguenza le visite di controllo postoperatorie dovranno essere più frequenti in questo periodo (3,6,12,18,24 mesi dopo l'intervento) e meno frequenti nei tre anni successivi (36,48 e 60 mesi dopo l'intervento).

Le visite di controllo consisteranno in un semplice esame clinico associato, in casi particolari, ad una ecografia inguinale periodica.  La visita di controllo consentirà anche di rilevare la presenza di eventuali nuove lesioni che in questi pazienti possono insorgere in altre sedi. Infatti la possibilità di sviluppare un nuovo epitelioma basocellulare, nei pazienti che già sono stati sottoposti alla asportazione di un basalioma,  è di circa il 40%.
Da un punto di vista della prevenzione l'unico accorgimento da adottare è la fotoprotezione con creme solari fin dall'età infantile e la maggiore attenzione nell'evitare la abitudine a lunghe esposizioni solari nelle ore più calde del giorno.

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