La Bibbia dice che Dio distruggerà la Terra nel 2012.
Questa è la conclusione a cui giunge il Codice Genesi (The Bible Code), il bestseller di Michael Drosnin in cui sostiene di avere decifrato un codice divino segreto nascosto nelle pagine della Bibbia. La fonte principale su cui si basa è un articolo scientifico intitolato "Sequenze di lettere equidistanti nel libro del Genesi", dei matematici israeliani Doron Witztum, Yoav Rosenberg e... Elia, nella persona di Eilyahu Rips (Eilyahu è la trascrizione corretta del nome ebraico del profeta Elia). Questo interessantissimo lavoro di analisi statistica, pubblicato in Statistical Science, conferma l'osservazione fatta per la prima volta da un rabbino di Praga, H. M. D. Weissmandel, secondo cui
Questa scoperta stimolò la curiosità degli studiosi alla ricerca di altri possibili codici. Sembrava un'impresa impossibile, perché lo stesso Newton aveva imparato l'ebraico e aveva passato anni a cercare il codice che era sicuro fosse nascosto nella Bibbia. Newton, forse la più grande mente scientifica della storia, non trovò niente, ma non aveva a disposizione i computer. I tre matematici israeliani inserirono invece nel computer il testo ebraico, senza spazi e senza punteggiatura, così com'era in origine. In pratica, è come se avessero inserito tutto il Genesi dentro uno schema enigmistico e si fossero messi alla ricerca di parole in verticale, in orizzontale e in diagonale. Non presero in considerazione solo le parole formate da lettere adiacenti, ma anche quelle separate da sequenze di lettere, come aveva fatto il rabbino Weissmandel per arrivare alla parola "torah". Applicando tutte le possibili sequenze vennero fuori i nomi di 66 rabbini leggendari, tutti vissuti secoli o millenni dopo la stesura del libro del Genesi. In tutti i casi i nomi erano accompagnati, o intersecati, dalla data di nascita e di morte di ogni rabbino e dai suoi luoghi di residenza.
Ovviamente nessun mortale avrebbe potuto conoscere, né nascondere in un codice, i nomi di quei sant'uomini vissuti tanto in là nel futuro. La spiegazione è chiara: nella Bibbia c'è un codice segreto scritto da Dio. Eilyahu Rips, il più importante collaboratore di Drosnin, sottolinea questa apparente impossibilità citando proprio uno dei rabbini nominati nel codice, un altro Elia, il famoso Rabbi Eilyahu di Vilna:
La rigorosa analisi statistica dei matematici israeliani ammette che le probabilità di un fatto come quello che hanno scoperto è di 1 su 50.000, praticamente zero. Naturalmente questa scoperta incontrò feroci opposizioni. Negli anni successivi alla pubblicazione dello studio, numerosi statistici e matematici, compresi alcuni esperti della National Security Agency degli Stati Uniti, hanno negato la scoperta mettendone in dubbio la metodologia, che applicarono ad altri due testi ebraici originali e persino alla traduzione in ebraico di Guerra e pace. Ciò nonostante, fino a questo momento nessuno ha realmente smentito i matematici israeliani: anzi, alcuni tra i più accaniti oppositori iniziali oggi sono tra i più accesi difensori di quello che è stato chiamato il "Codice Genesi".
Drosnin, un giornalista, iniziò a scavare nel codice nascosto nella Bibbia alla ricerca di previsioni riguardo al futuro. La sua scoperta più famosa è che il nome di Yitzhak Rabin è attraversato dalla frase "assassino che verrà assassinato". Ulteriori ricerche hanno evidenziato un luogo, Tel Aviv, e una data, il 1995, che in quel momento era una data futura. Drosnin tentò di mettere in guardia Rabin, ma senza successo. Dopo l'assassinio di Rabin, venne scoperto vicino al suo nome anche quello dell'assassino, il suo braccio destro Amir.
Che cosa poteva ancora contenere il codice? Ovviamente, Drosnin voleva saperlo. Trovò moltissime indicazioni e predizioni, la maggior parte riferite al Medio Oriente. Come molti di quelli di eredità ebraica, anche Drosnin tende a equiparare l'interminabile dramma di quella religione al destino del mondo intero. Al contrario, non si è mai sentito nessun abitante del mondo australe affermare che il nostro destino collettivo dipenda dagli esiti di uno dei loro conflitti locali. Benché Drosnin sia stato puntualmente accusato di avere interpretato in eccesso il codice biblico, un numero impressionante delle sue predizioni si è avverato, compreso la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti contro Al Gore in favore di George Bush nelle elezioni presidenziali del 2000.
Speriamo che altre sue predizioni non si rivelino altrettanto vere, perché, secondo il suo libro, delle comete colpiranno la terra nel 2010 e nel 2012 (l'anno 5772 del calendario ebraico), portando in primo piano le parole da lui individuate: "Terra annichilita". La sua analisi ha anche evidenziato, accanto alla predizione della cometa del 2012, le parole: "Verrà frantumata, distrutta, io la strapperò in pezzi", forse in riferimento a molteplici impatti, potenzialmente più pericolosi di uno solo.
The Bible Code ci offre la prova scientifica che la Bibbia è stata scritta su ispirazione divina. Finora, il lavoro di Rips, Witztum e Rosenberg ha retto a tutte le perplessità scientifiche. La buona notizia è che il libro su cui si fondano molte grandi fedi religiose del mondo ha ricevuto una convalida matematica come mai prima. La cattiva notizia è il modo in cui la Bibbia finisce.
Tratto dal bellissimo sito:http://2012ladistruzione.blogspot.it/2010/09/il-codice-genesi-la-bibbia-dice-che-dio.html#more
Questa è la conclusione a cui giunge il Codice Genesi (The Bible Code), il bestseller di Michael Drosnin in cui sostiene di avere decifrato un codice divino segreto nascosto nelle pagine della Bibbia. La fonte principale su cui si basa è un articolo scientifico intitolato "Sequenze di lettere equidistanti nel libro del Genesi", dei matematici israeliani Doron Witztum, Yoav Rosenberg e... Elia, nella persona di Eilyahu Rips (Eilyahu è la trascrizione corretta del nome ebraico del profeta Elia). Questo interessantissimo lavoro di analisi statistica, pubblicato in Statistical Science, conferma l'osservazione fatta per la prima volta da un rabbino di Praga, H. M. D. Weissmandel, secondo cui
"se saltiamo 50 lettere, altre 50 e altre 50 ancora, troviamo la parola "torah" scritta all'inizio del libro del Genesi".Gli stessi salti nella sequenza numerica consentono di trovare la parola "torah" nell'Esodo, nei Numeri e nel Deuteronomio, il secondo, il quarto e il quinto dei libri di Mosè. (Per qualche motivo questo metodo non è applicabile al terzo libro, il Levitico, che espone le regole di comportamento dei sacerdoti).
Questa scoperta stimolò la curiosità degli studiosi alla ricerca di altri possibili codici. Sembrava un'impresa impossibile, perché lo stesso Newton aveva imparato l'ebraico e aveva passato anni a cercare il codice che era sicuro fosse nascosto nella Bibbia. Newton, forse la più grande mente scientifica della storia, non trovò niente, ma non aveva a disposizione i computer. I tre matematici israeliani inserirono invece nel computer il testo ebraico, senza spazi e senza punteggiatura, così com'era in origine. In pratica, è come se avessero inserito tutto il Genesi dentro uno schema enigmistico e si fossero messi alla ricerca di parole in verticale, in orizzontale e in diagonale. Non presero in considerazione solo le parole formate da lettere adiacenti, ma anche quelle separate da sequenze di lettere, come aveva fatto il rabbino Weissmandel per arrivare alla parola "torah". Applicando tutte le possibili sequenze vennero fuori i nomi di 66 rabbini leggendari, tutti vissuti secoli o millenni dopo la stesura del libro del Genesi. In tutti i casi i nomi erano accompagnati, o intersecati, dalla data di nascita e di morte di ogni rabbino e dai suoi luoghi di residenza.
Ovviamente nessun mortale avrebbe potuto conoscere, né nascondere in un codice, i nomi di quei sant'uomini vissuti tanto in là nel futuro. La spiegazione è chiara: nella Bibbia c'è un codice segreto scritto da Dio. Eilyahu Rips, il più importante collaboratore di Drosnin, sottolinea questa apparente impossibilità citando proprio uno dei rabbini nominati nel codice, un altro Elia, il famoso Rabbi Eilyahu di Vilna:
"Tutto ciò che fu, che è e che sarà fino alla fine dei tempi è incluso nella Torah, dalla prima all'ultima parola. E non solo in senso generale, ma nei dettagli di ogni specie e di ogni individuo, e nei dettagli dei dettagli di tutto ciò che gli è accaduto dal giorno della nascita a quello della morte".E' come se la costituzione degli Stati Uniti contenesse i nomi di 66 futuri presidenti, accompagnati o intersecati dai loro stati e dalla data dell'elezione. O come se l'edizione annuale di Sports Almanac del 1965 avesse contenuto i nomi dei 66 futuri vincitori di Super Bowl, punti compresi.
La rigorosa analisi statistica dei matematici israeliani ammette che le probabilità di un fatto come quello che hanno scoperto è di 1 su 50.000, praticamente zero. Naturalmente questa scoperta incontrò feroci opposizioni. Negli anni successivi alla pubblicazione dello studio, numerosi statistici e matematici, compresi alcuni esperti della National Security Agency degli Stati Uniti, hanno negato la scoperta mettendone in dubbio la metodologia, che applicarono ad altri due testi ebraici originali e persino alla traduzione in ebraico di Guerra e pace. Ciò nonostante, fino a questo momento nessuno ha realmente smentito i matematici israeliani: anzi, alcuni tra i più accaniti oppositori iniziali oggi sono tra i più accesi difensori di quello che è stato chiamato il "Codice Genesi".
Drosnin, un giornalista, iniziò a scavare nel codice nascosto nella Bibbia alla ricerca di previsioni riguardo al futuro. La sua scoperta più famosa è che il nome di Yitzhak Rabin è attraversato dalla frase "assassino che verrà assassinato". Ulteriori ricerche hanno evidenziato un luogo, Tel Aviv, e una data, il 1995, che in quel momento era una data futura. Drosnin tentò di mettere in guardia Rabin, ma senza successo. Dopo l'assassinio di Rabin, venne scoperto vicino al suo nome anche quello dell'assassino, il suo braccio destro Amir.
Che cosa poteva ancora contenere il codice? Ovviamente, Drosnin voleva saperlo. Trovò moltissime indicazioni e predizioni, la maggior parte riferite al Medio Oriente. Come molti di quelli di eredità ebraica, anche Drosnin tende a equiparare l'interminabile dramma di quella religione al destino del mondo intero. Al contrario, non si è mai sentito nessun abitante del mondo australe affermare che il nostro destino collettivo dipenda dagli esiti di uno dei loro conflitti locali. Benché Drosnin sia stato puntualmente accusato di avere interpretato in eccesso il codice biblico, un numero impressionante delle sue predizioni si è avverato, compreso la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti contro Al Gore in favore di George Bush nelle elezioni presidenziali del 2000.
Speriamo che altre sue predizioni non si rivelino altrettanto vere, perché, secondo il suo libro, delle comete colpiranno la terra nel 2010 e nel 2012 (l'anno 5772 del calendario ebraico), portando in primo piano le parole da lui individuate: "Terra annichilita". La sua analisi ha anche evidenziato, accanto alla predizione della cometa del 2012, le parole: "Verrà frantumata, distrutta, io la strapperò in pezzi", forse in riferimento a molteplici impatti, potenzialmente più pericolosi di uno solo.
The Bible Code ci offre la prova scientifica che la Bibbia è stata scritta su ispirazione divina. Finora, il lavoro di Rips, Witztum e Rosenberg ha retto a tutte le perplessità scientifiche. La buona notizia è che il libro su cui si fondano molte grandi fedi religiose del mondo ha ricevuto una convalida matematica come mai prima. La cattiva notizia è il modo in cui la Bibbia finisce.
Tratto dal bellissimo sito:http://2012ladistruzione.blogspot.it/2010/09/il-codice-genesi-la-bibbia-dice-che-dio.html#more
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