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28 settembre 2012

QUANDO IL PH DEL NOSTRO CORPO è ACIDO COSA SUCCEDE?


L'acidosi è una stato pericoloso del nostro organismo: crea stanchezza, stati infiammatori nei tessuti, sofferenza della mielina del sistema nervoso, aumento dei radicali liberi… Normalmente è sottovalutata, malgrado la gravità dei disturbi che può procurare. Il livello di acidità del nostro organismo va perciò tenuto sotto controllo.Il metodo migliore è il controllo dell'acidità delle urine, che può essere effettuato facilmente da chiunque. Occorre procurarsi in farmacia un misuratore del pH (cartina di tornasole): sono venduti sotto forma di stiks (striscioline) o di rotolini di carta speciale (più economici). L'acidità si misura in tre momenti della giornata:
• seconda urina del mattino (quella dopo colazione)
• prima di pranzo
• prima di cena.
Come? Basta staccare un pezzo di strisciolina dal rotolo e bagnarne la punta mentre si orina. La parte bagnata cambia colore: sulla scala colorata riportat sulla confezione si può rilevare il numero relativo e segnarlo sulla scheda che prepareremo
 La misurazione deve continuare per 10 - 15 giorni.
È essenziale per la salute del nostro organismo che il pH delle nostre urine non scenda sotto 7 (l'ideale sarebbe 7,3). Normalmente se l'alimentazione è equilibrata, l'acidità rientra nella norma, ma non sempre, perché le cause dell'acidificazione sono numerose:

a) l’assunzione eccessiva di alimenti acidificanti per tutti (proteine animali, cereali, legumi, zucchero bianco, alcol);
b) la carenza di oligoelementi e vitamine
c) le sostanze chelanti provenienti dall’inquinamento;
d) la scarsità di ossigenazione nei soggetti sedentari;
e) un’insufficienza funzionale endocrina;
f) il sovraffaticamento fisico;
g) disturbi degli organi emuntori (per es. insufficenza renale);
h) l’uso di farmaci di tipo chimico;
i) alcuni stati psicologici (collera, preoccupazione, paura, ecc.).

Occorre agire il più possibile contro tutti questi fattori. Se il pH rimane comunque basso (sotto il 7) occorre intervenire con un deacidificante: Per un intervento saltuario bastano il bicarbonato o il citrato di sodio (normalmente si usa un cucchiaino raso di bicarbonato o colmo di citrosodina una o due volte al giorno, a metà mattino e prima di coricarsi, comunque almeno due ore dopo i pasti o un'ora prima). Se il problema dovesse prolungarsi occorre usare un deacidificante con basso contenuto di sodio.
Ma, lo ripeto,
occorre evitare di pensare che basti correggere l'acidità con un deacidificante: l'acidità delle urine è sintomo di uno squilibrio quasi sempre alimentare. Bisogna quindi innanzi tutto correggere l'alimentazione con una dieta più equilibrata. Ecco una tabella di sostanze acidificanti, neutre o deacidificanti che vi può aiutare a correggere l'alimentazione. Questa nuova teabella - diversa da quella presente nella prima edizione del mio libro (La dieta del metodo Kousmine) è stata completamente revisionata e corretta sulle ultime ricerche scientifiche, che hanno fatto giustizia degli errori del passato, nati da osservazioni empiriche e soggettive. Il riferimento più importante è T. Remer, F. Manz, Potential renal acido load of food and its influence on urine pH, Journal of American Dietetic Association, july 1995 95 7 pp. 791-797.
Sostanze animali molto acidificantiPesce
Frutti di mari e altri molluschi
Crostacei
Tutte le carni, soprattutto i salumi
Uova intere
Formaggi stagionati (il più alto è il parmigiano!)

Sostanze animali moderatamente acidificantiFormaggi freschi spalmabili
Sostanze animali sostanzialmente neutreLatte
Burro
Yogurt

Sostanze vegetali molto acidificantiArachidi tostate
Noci
Banane
Riso integrale

Sostanze vegetali moderatamente acidificantiCiliegie
Tutti i cereali e le farine
Pane di segale e di frumento
Le paste
I legumi (tranne i fagioli che sono deacidificanti)

Sostanze vegetali deacidificantiTutta la frutta (tranne ciliegie e banane), soprattutto l'uva (quasi dieci volte più deacidificante della media della frutta!)
Tutte le verdure, soprattutto spinaci, sedano, cavolfiore, carote, zucchini.
Fagioli.


Bevande
La birra e il vino non sono acidificanti. Lo sono i superalcolici.
Osservazione importanteNon occorre (anzi non si deve) eliminare tutte le sostanze acidificanti, ma solo equilibrarle con le altre. Ci sono altri problemi alimentari importanti di cui dobbiamo tenere conto: per es. il pesce è, dopo il formaggio, il prodotto animale più acidificante. Ma è una fonte importante di omega-3, quindi va assunto almeno due volte alla settimana, equilibrandolo con verdure nello stesso pasto.
Tenete conto anche della quantità consumata. La banana, che è abbastanza acidificante, è mescolata nella crema Budwig con altra frutta decisamente deacidificante. Ne risulta un pasto sostanzialmente neutro.
Come sempre evitate ogni ossessione per la precisione: in genere è sufficiente la regola fondamentale di variare molto gli alimenti e di fare pasti composti di cibi diversi, mescolando nello stesso pasto verdure e frutta (tendenzialmente deacidificanti) con cereali (spesso acidificanti) e proteine animali (sempre acidificanti).


Ricordatevi che, come abbiamo già detto, occorre bere molto (anche durante i pasti, ma soprattutto lontano dai pasti): un litro e mezzo di acqua al giorno (due litri d'estate).

Altro grande elemento coinvolto nell’incremento dell’acidosi è lo stress. Diminuire – ove possibile – le fonti di stress o costruirsi una naturale capacità di resistere e trarre vantaggio dalle sollecitazioni stressanti (penso alla meditazione, alle tecniche di respirazione, alla coerenza cardiaca e all’Emwave ma anche alla preghiera, per chi  prega) sono strategie complementari che portano a grandi benefici in tutti i campi. Lo stress causa acidificazione. L’acidificazione causa infiammazione. Gli stati infiammatori sono il terreno fertile su cui crescono i tumori (come dice chiaramente David Servan-Schreiber nel bellissimo libro Anticancro). Combattere l’acidosi e lo stress, quindi, sono attività da tenere in seria considerazione per l’equilibrio del proprio benessere.
E se non possiamo certo cambiare il carattere al capo in ufficio, ridurre la pressione degli azionisti, cambiare le regole universali per pagare meno tasse e bollette (lavoro, responsabilità e scadenze sono tra le cause di stress dei cittadini di oggi), possiamo certamente renderci più forti nei confronti di queste sollecitazioni esterne. E possiamo darci gli strumenti per rispondere a questi stimoli negativi con tecniche che ci daranno maggiore forza in tutti i campi della nostra esistenza.

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