L'LH (ormone luteotropo) e' una glicoproteina costituita da due subunita', la alfa e la beta. La catena beta conferisce la specificita' immunologica all'ormone anche se esiste una similarita' strutturale con la catena beta della gonadotropina corionica. Viene prodotto dalle cellule basofile del lobo anteriore dell'ipofisi, sotto il controllo pulsatile dell'ormone ipotalamico GNRH. L'attivita' delle ghiandole ipotalamica ed ipofisaria e' regolata a sua volta, dal livello degli steroidi gonadici circolanti. Durante il ciclo mestruale l'LH presenta una caratteristico andamento ciclico con un aumento dei livelli al momento dell'ovulazione. Nell'uomo agisce come stimolo per la spermatogenesi e la produzione di testosterone. Nell'uomo livelli alti di FSH sono dovuti a ipogonadismo primitivo con cariotipo normale (da castrazione, postorchitico, da irradiazione, agenesia testicolare, aplasia germinale) e con cariotipo anormale (sindrome di Klinefelter, sindrome di Turner maschile). I valori di LH sono bassi nell'ipogonadismo ipotalamo-ipofisario.
Nella donna e' aumentato per insufficienza ovarica primitiva congenita (sindrome di Turner, sindrome di Morris) e acquisita (cisti, malattia policistica, neoplasie, irradiazione). E' diminuito nell'insufficienza ovarica secondaria a malattie ipofisarie, alterazioni neuroipotalamiche e malattie sistemiche.
Nella donna e' aumentato per insufficienza ovarica primitiva congenita (sindrome di Turner, sindrome di Morris) e acquisita (cisti, malattia policistica, neoplasie, irradiazione). E' diminuito nell'insufficienza ovarica secondaria a malattie ipofisarie, alterazioni neuroipotalamiche e malattie sistemiche.
L'LH viene comunemente usato nel monitoraggio della stimolazione ovarica, nella terapia della sterilità, infertilità, nella fivet, e nell'inseminazione.
Valori normali dell'LH nell'uomo: 4 - 20 U/L
Valori normali dell'LH nella donna: fase follicolare 5 - 25 U/L, picco ovulatorio 30 - 60 U/L, fase luteinica 5 - 15 U/L
L’LH (ormone luteinizzante o luteotropina) è una
glicoproteina il cui peso molecolare si avvicina a 30 000
daltons. La struttura dell’LH mostra l’esistenza di 2 subunità
polipeptidiche α e β legate da legami non covalenti.
La catena α, costituita da 92 aminoacidi, è simile a quelle
dell’FSH, del TSH e dell'hCG. La catena β, costituita da
121 aminoacidi, conferisce all’ormone la sua specificità
biologica ed immunologica. A queste sub-unità si
aggiungono degli idrati di carbonio che rappresentano il
20 % del peso molecolare dell’ormone (1, 2).
L’LH viene prodotto, in maniera pulsatile, dalle cellule
gonadotrope dell’ipofisi anteriore, sotto il controllo
dell’ipotalamo. Un feedback negativo è assicurato dagli
ormoni steroidei, di cui l’LH stimola la produzione: il
testosterone nell’uomo e l’estradiolo nella donna.
Nell’uomo l’LH esercita la sua azione sulle cellule
steroidogene (cellule di Leydig) del testicolo, stimolando
così la produzione del testosterone. Nella donna in età
fertile, l’LH, in sinergia con l’FSH, interviene direttamente
sullo sviluppo dei follicoli ovarici, potenziandone la
produzione steroidea e determinando l’ovulazione.
Durante la menopausa, la drastica riduzione della
produzione di estradiolo provoca l’aumento del tasso
sierico di LH (3, 4).
Il dosaggio dell’LH, associato o no a quello dell’FSH, è un
parametro essenziale per l’esplorazione della funzione
riproduttiva. Sia nell’uomo che nella donna amenorreica,
titoli elevati di LH sono indice di ipogonadismo primario,
mentre titoli bassi dovranno far ricercare un ipogonadismo
secondario (5, 6, 7).
glicoproteina il cui peso molecolare si avvicina a 30 000
daltons. La struttura dell’LH mostra l’esistenza di 2 subunità
polipeptidiche α e β legate da legami non covalenti.
La catena α, costituita da 92 aminoacidi, è simile a quelle
dell’FSH, del TSH e dell'hCG. La catena β, costituita da
121 aminoacidi, conferisce all’ormone la sua specificità
biologica ed immunologica. A queste sub-unità si
aggiungono degli idrati di carbonio che rappresentano il
20 % del peso molecolare dell’ormone (1, 2).
L’LH viene prodotto, in maniera pulsatile, dalle cellule
gonadotrope dell’ipofisi anteriore, sotto il controllo
dell’ipotalamo. Un feedback negativo è assicurato dagli
ormoni steroidei, di cui l’LH stimola la produzione: il
testosterone nell’uomo e l’estradiolo nella donna.
Nell’uomo l’LH esercita la sua azione sulle cellule
steroidogene (cellule di Leydig) del testicolo, stimolando
così la produzione del testosterone. Nella donna in età
fertile, l’LH, in sinergia con l’FSH, interviene direttamente
sullo sviluppo dei follicoli ovarici, potenziandone la
produzione steroidea e determinando l’ovulazione.
Durante la menopausa, la drastica riduzione della
produzione di estradiolo provoca l’aumento del tasso
sierico di LH (3, 4).
Il dosaggio dell’LH, associato o no a quello dell’FSH, è un
parametro essenziale per l’esplorazione della funzione
riproduttiva. Sia nell’uomo che nella donna amenorreica,
titoli elevati di LH sono indice di ipogonadismo primario,
mentre titoli bassi dovranno far ricercare un ipogonadismo
secondario (5, 6, 7).
Bibliografia
1. BARDIN C.W. et PAULSEN C.A. Textbook of endocrinology -
Ed WILLIAMS H.R. et SAUNDERS W.B., 6ème édition
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2. BUTT W.R. Hormones in blood - Ed GRAY C.H. et JAMES
W.T.H., 3ème édition, Academic Press, London, 1983,
Gonadotrophins - 7, 147-177.
3. LANDGREN B.M., UNDEN A.L. et DICZFALUSY E.
Hormonal profile of the cycle in 68 normal menstruating
women. Acta Endocrinologica, 1980, 94, 89-98.
4. ROSS G.T., VANDE WIELE R.L. et FRANTZ A.G. - Textbook
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411.
5. SCHOLLER R., Ed. Hormonologie de la Stérilité. Exploration
et thérapeutique. Journées d'endocrinologie clinique du 21-
22 novembre 1980, Edition SEPE Paris – Taux des gonadotropines
et des stéroïdes chez la femme normale - 165-193.
6. TESTART J., FRYDMAN R., BELAISCH J.C., CASTANIER
M., FEINSTEIN M.C., GRENIER J. et ROGER M. Profil
hormonal plasmatique et intrafolliculaire au cours de la
période préovulatoire tardive. J. Gyn. Obst. Biol. Repr., 1983,
12, 119-127.
7. WIDE L. Hormone assays and their clinical applications - Ed
LORAINE J.A. et BELL E.T., 4ème édition, Churchill
Livingstone, Edinburgh, London and New York, 1976 -
Human Pituitary Gonadotrophins - 87-140.
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