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25 luglio 2012

L - ACETILCARNITINA - è anche indicata nella terapia di lesioni meccaniche ed infiammatorie dei nervi è indicato nelle sindromi involutive cerebrali primarie(invecchiamento precoce)

L - ACETILCARNITINA

Le possibili applicazioni di l acetilcarnitina sono molteplici
e rivestono molti ambiti,
dagli integratori energetici destinati agli sportivi
a quelli contro la depressione
e per le funzionalità cerebrali
e così via......
La ricerca medica inoltre ha individuato alcuni indirizzi terapeutici di tipo prettamente clinico es:
morbo di Alzheimer
neuropatie diabetiche(neuropatia=complicanze a carico del sistema nervose)sono molteplici,periferiche,sensitive,mononeuropatie ecc
ischemie
è utile anche per le prestazioni intellettuali
infatti può prevenire il naturale deterioramento cellulare che può verificarsi in seguito al perduramento di situazioni di stress o all'invecchiamento!!!con l'avanzare dell'età la qualità di acetilcarnitina presente nel ns cervello diminuisce per qs ragione spesso si rivela utile l'integrazionecon qs sostanza nelle persone anziane.
Si è scoperto anche che l acetilcarnitina serve a mantenere la guaina mielinica di rivestimento dei nervi
Quindi facendo un pò il punto della situazione possiamo dire che
LAC è un importante cofattore fisiologico necessario per l'attività dei mitocondri(la centrale energetica delle cellule)
il farmaco rientra nella categoria dei nootropi ed è un utile supplemento in tutti i casi di deficit di LAC endogena,
agisce a livello centrale e periferico,quindi è indicato nella terapia di lesioni meccaniche ed infiammatorie dei nervi
è indicato nelle sindromi involutive cerebrali primarie(invecchiamento precoce)
o secondarie a vasculopatie,dovute cioè all'invecchiamento del sistema vascolare
inoltre sembra capace di stimolare i fattori di crescita e riparazione neurale(NGF) e di proteggere il sistema nervoso dai danni ossidativi
I ricercatori ci stanno lavorando da più di 20 anni ed hanno confermato anche che LAC non è tossica ,è una sostanza naturalmente presente e prodotta dal ns organismo,non dà dipendenza in quanto non agisce sui neurostrasmettitoricome fanno certi farmaci.
Le ricerche condotte in tutti qs anni hanno fatto scoprire "meccanismi"che sono in grado di bloccare infiammazioni,danni indotti da farmaci o patologi da insulina resistenzache sfociano in età adulta nel diabete o nell'ipertensione

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