CONOSCIAMO I GRASSI CORPOREI E IL LORO METABOLISMO- RAYMOND BARD WELLNESS COACH
I
lipídi (detti anche grassi, dal greco lypos, grasso) sono molecole
organiche, presenti in natura, raggruppate sulla base delle loro
proprietà comuni di solubilità: sono insolubili in acqua (per questo si
definiscono idrofobi), mentre sono solubili in solventi organici non
polari, come l'etere o l'acetone.
I
lipídi hanno una densità significativamente minore di quella dell'acqua
(cioè galleggiano). Dal punto di vista strutturale, sono costituiti
prevalentemente da atomi di carbonio e di idrogeno uniti tra loro con
legami covalenti scarsamente.
I
lipidi hanno un altissimo contenuto energetico e, nell'ambito dei tre
gruppi di macromolecole che compongono gli elementi nutritivi per la
cellula:
- Grassi (o lipídi)
- Zuccheri (o glucídi)
-
Proteine (o protídi)
sono quelli in grado di sviluppare durante il catabolismo, la massima quantità di energia.
Negli
animali e nell'uomo, il principale utilizzo del grasso è come riserva
energetica per il corpo e come isolante termico. I grassi vengono
immagazzinati principalmente nel tessuto adiposo sotto forma di
triglicèridi.
La funzione di lipidi nell'organismo umano
I lipidi hanno varie funzioni nell'organismo umano come elementi strutturali, funzionali e come riserve energetiche:
elemento strutturale (di costruzione):
- di membrane cellulari in genere: fosfolipidi, colesterolo
- di tessuti nervosi e cervellari in grandi quantità: sfingolipidi (legati a zuccheri, proteine, fosfati)
-
di tessuti lipidici strutturali come termoregolatori e assorbitori meccanici: tessuto lipidico marrone, formato maggiormente di trigliceridi
elemento funzionale come:
- ormoni steroidei: vedi ghiandole surrenali
- per la biosintesi di acidi biliari, colesterolo ecc. nel fegato
-
per la biosintesi di vitamina D3 in fegato e reni
riserva energetica.
Biosintesi di lipidi
La
biosintesi di lipidi avviene primordialmente in fegato, tessuti
lipidici, reni, polmoni e ghiandole lattiferi. I necessari acidi grassi
vengono o dall'alimentazione tramite il flusso sanguino o sono
sintetizzati dall'acetilcoenzima A. L'illustrazione sotto mostra i
principali processi metabolici in merito.
L'illustrazione
fa anche capire, perché all'uomo è possibile un'alimentazione
prevalentemente proteica/carboidratica o prevalentemente
proteica/lipidica come pure tutte le sfumature tra i due:
l'acetilcoenzima A permette la trasformazione a vicenda tra i due.
Inoltre,
tutte le sostanze caloricamente rilevanti: proteine, lipidi e zuccheri
possono essere trasformati in trigliceride composto di acidi grassi e
immagazzinati nel tessuto lipidico bianco come riserva calorica.
Metabolismo dei lipidi
I
lipidi che sono introdotti con gli alimenti hanno una composizione
variabile e sappiamo che possono essere gliceridi,steroidi, fosfolipidi,
vitamine liposolubili, eccetera, ma le molecole lipidiche più
abbondanti negli alimenti e che il nostro organismo sfrutta per
ricavarne energia, sono soprattutto i trigliceridi.
I
lipidi, a differenza dei carboidrati, passano immodificati attraverso
la bocca e lo stomaco e solo quando arrivano nel duodeno (inizio
dell'intestino tenue) inizia la loro digestione.
Poiché
i trigliceridi sono sostanze idrofobe, il primo problema che
l'organismo deve affrontare per la loro trasformazione in molecole più
semplici, è quello di fare in modo che gli enzimi digestivi, dispersi in
un mezzo acquoso, possano adeguatamente legarsi ad essi. Ciò è
possibile in quanto i trigliceridi vengono emulsionati dai sali biliari
secreti dalla bile proveniente dalla cistifellea.
La
bile ha una composizione molto complessa e contiene oltre agli acidi
biliari che nel duodeno si trasformano immediatamente nei rispettivi
sali, anche il colesterolo, fosfolipidi, pigmenti biliari.
La
funzione dei sali biliari è anche quella di neutralizzare l' acidità
gastrica (pH=2) e rendere quindi attivi gli enzimi intestinali che hanno
un pH ottimale intorno a 7.
Contemporaneamente,
dai dotti pancreatici viene secreta la prolipasi, un proenzima che
attivata a lipasi dai sali biliari e da una proteina specifica
(colipasi), idrolizza i legami estere tra il glicerolo e gli acidi
grassi.
L'assorbimento
degli acidi grassi avviene quasi esclusivamente nel tratto
dell'intestino tenue chiamato digiuno e il passaggio dentro le cellule
della mucosa avviene per semplice diffusione.
I
trigliceridi, a differenza di ciò che succede ai carboidrati e agli
amminoacidi, non passano nei vasi sanguigni, ma vengono assorbiti dai
vasi linfatici; la linfa assume un aspetto lattiginoso e viene chiamato
chilo.
Classificazione degli acidi grassi
Gli
acidi grassi possono essere classificati in base alla lunghezza della
catena carboniosa, poiché a seconda di tale lunghezza essi prendono una
strada di distribuzione ematica diversa, come:
- Acidi grassi a catena corta con un numero di atomi di carbonio da 1 a 4.
- Acidi grassi a catena media con un numero di atomi di carbonio da 8 a 14
-
Acidi grassi a catena lunga con un numero di atomi di carbonio da 16 a 20-24.
Gli
acidi grassi possono essere, in base all'assenza o alla presenza di
doppi legami nella catena carboniosa da cui dipende anche la temperatura
di fusione degli acidi grassi stessi, classificati come:
- Acidi grassi saturi se essi sono assenti.
-
Acidi grassi insaturi se essi sono presenti, monoenoici se ne è presente uno e polienoici se ne sono presenti più di uno.
Essendo
essenziali certi acidi grassi insaturi, quest'ultimi si classificano
anche in base alla loro appartenenza a determinati processi metabolici
in:
- omega-3 quando l'ultimo doppio legame è presente sul terzo carbonio a partire dalla fine.
- omega-6 quando l'ultimo doppio legame è presente sul sesto carbonio a partire dalla fine.
-
omega-9 quando l'ultimo doppio legame è presente sul nono carbonio a partire dalla fine.
Funzioni organiche degli acidi grassi
Acidi
grassi sono biosintetizzati nell'organismo umano a partire da grassi
alimentari, grassi di deposito o lipidi endogeni (vedi Metabolismo dei
lipidi).
La
degradazione di acidi grassi avviene tramite beta-ossidazione in
acetilcoenzima A, il quale viene utilizzato per la biosintesi di nuovi
acidi grassi oppure è degradato nel ciclo di Krebs (con ossigeno) in
acqua e anidride carbonica liberando energia.
Il
grafico sotto dimostra i principali processi metabolici in merito. Si
nota che proteine, glucidi e lipidi alimentari sono trasformabili tutti
in acidi grassi organici. I lipidi organici e alimentari vengono
smaltiti senza resti (tramite il ciclo dell'acido citrico) con l'uso di
ossigeno in energia, acqua e anidride carbonica.
PROTIDI
I
protidi sono uno dei componenti fondamentali delle cellule. La loro
composizione in amminoacidi è variabile e sotto il controllo genetico
per cui il loro peso molecolare può essere molto variabile e dipende dal
numero e dal tipo di amminoacidi (monomeri) di cui è costituita la
molecola. Se la molecola è costituita da poche unità di amminoacidi (in
genere non più di 15 ÷ 20) viene definita un oligopeptide. In genere, un
oligopeptide non ha una ben definita conformazione in soluzione ma,
essendo piuttosto flessibile, la cambia continuamente. Un polimero più
lungo si dice polipeptide. Uno o più polipeptidi costituiscono una
proteina.
Per
capire quante proteine si possono formare con 20 diversi tipi di
amminoacidi, basta immaginare quante parole possiamo comporre con le 21
lettere dell'alfabeto. Inoltre, proteine che contengono lo stesso tipo e
numero di amminoacidi possono differire dall'ordine in cui questi sono
situati nella struttura della molecola. Tale aspetto è molto importante
perché una minima variazione nella sequenza degli amminoacidi di una
proteina (cioè nell'ordine con cui i vari tipi di amminoacidi si
susseguono) può portare a variazioni nella struttura tridimensionale
della macromolecola che possono rendere la proteina non funzionale.
Composizione elementare
La
molecola proteica risulta costituita da atomi di carbonio, ossigeno,
idrogeno e azoto; spesso contiene anche zolfo e, talvolta, fosforo e/o
metalli come ferro, rame, zinco ed altri.
Gli amminoacidi
La struttura generica degli amminoacidi ordinari è la seguente:
R
|
NH2-C-COOH
|
H
in
cui R rappresenta un gruppo specifico di ogni amminoacido. In funzione
delle proprietà chimiche di tale gruppo, un amminoacido viene
classificato come acido, basico, idrofilo e idrofobo.
Per
formale eliminazione di una molecola di acqua (dato che l'equilibrio
della reazione è fortemente spostato a sinistra), il gruppo amminico di
un amminoacido può legarsi al gruppo carbossilico di un altro:
H2N-CH-COOH + H2N-CH-COOH --> H2N-CH-CO-NH-CH-COOH + H2O
| | | |
R R' R R'
il
legame che unisce due amminoacidi, evidenziato in rosso, prende il nome
di legame peptidico. Una catena di più amminoacidi legati attraverso
legami peptidici prende il nome generico di polipeptide, uno o più
polipeptidi, a volte accompagnati da altre molecole ausiliarie,
costituiscono una proteina.
L'ingombro
dei vari gruppi R che sporgono dalla catena polipetidica, l'affinità
reciproca tra gruppi polari e tra gruppi apolari, l'attrazione tra
gruppi basici e gruppi acidi sono alcune delle forze che concorrono a
modellare la conformazione della proteina nello spazio, conformazione
dalla quale dipende in modo essenziale l'attività biologica della
proteina stessa.
Gli
amminoacidi presenti negli organismi viventi sono numerosissimi ma solo
venti di essi sono sottoposti al controllo genetico, come conseguenza
dei processi evolutivi, e contenuti nelle proteine.
Funzioni
Di
fondamentale importanza per tutti gli essere viventi, le proteine
svolgono funzioni energetica, strutturale, immunitaria, trasporto (di
ossigeno, metalli, lipidi, di membrana), di identificazione
dell'identità genetica, ormonale, enzimatica, contrattile.
Classificazione
La
classificazione può essere fatta in base alla composizione chimica,
alla configurazione molecolare o alla solubilità. Si distinguono così
proteine semplici (costituite da soli amminoacidi) e proteine coniugate
(costituite da una proteina semplice e da un gruppo prostetico di natura
non proteica).
PRODUZIONE DI ENERGIA
I
MITOCONDRI sono organuli cellulari di probabile origine batterica come
simbionti della cellula eurarioti. Tali cellule ospitano batteri che non
hanno il nucleo. Noi forniamo RNA e DNA al mitocondrio il quale produce
energia per noi.
L’ossidazione degli zuccheri (trasformazione in energia) avviene in due fasi:
GLICOLISI:
ogni volta che l’organismo necessita di zucchero, la molecola di
carbonio di 6 atomi viene divisa in due molecole di glucosio da 3 atomi.
Il glucosio si trasforma in PIRUVATO. A questo punto inizia il ciclo di
Krebs. Il prodotto finale è ATP e CO2 (anidride carbonica che viene
espulsa). Le piante (anche le alghe), che vivono in simbiosi con noi,
trasformato l’anidride carbonica glucosio che serve a noi.
CICLO
DI KREBS la produzione di energia avviene sulle creste mitocondriali.
L’acido piruvico reagisce con l’acetilico enzima A che deriva
dall’ossidazione dei grassi. Iniziano reazioni a catena che produce
l’ATP (ADENOSINTRINFOSFATO) e poi inizia nuovamente il ciclo. Il ciclo
si interrompe quando finisce il glucosio. Un eccesso di ATP produce
grasso. Gli elettroni fanno il giro del ciclo e vengono captati per la
produzione di ATP.
Nessun commento:
Posta un commento
Questo post ti è stato utile?
Mi aiuteresti a far Crescere questo Blog ?
Puoi Commentare , Condividere e anche fare una piccola Donazione