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10 giugno 2012

GRUPPI SANGUIGNI - INTOLLERANZE ALIMENTARI - LECTINE E TEST DELL'INDACANO

I Gruppi Sanguigni
 
I sistemi di classificazione dei gruppi sanguigni umani sono numerosi. Il sistema AB0 è il più importante e permette di individuare i quattro gruppi 0, A, B e AB, detti ‘sanguigni’ perché formano diversi gruppi di persone che possono scambiare il sangue tra di loro senza reazioni avverse.
  • Soggetti del tipo 0 non hanno antigeni e possiedono anticorpi diretti contro gli antigeni del gruppo A e B.
  • Soggetti del tipo A hanno l’antigene A e anticorpi anti-B, quindi non possono ricevere sangue del gruppo B.
  • Soggetti del tipo B hanno l’antigene B e anticorpi anti-A, quindi non possono ricevere sangue del gruppo A.
  • Soggetti del tipo AB hanno l’antigeni A e B, mentre non possiedono anticorpi anti-A e anti-B, quindi possono ricevere il sangue dagli altri gruppi, ma non possono donare il sangue se non a soggetti dello stesso gruppo.
 
La frequenza dei quattro gruppi sanguigni si differenzia nelle popolazioni dei vari continenti. In Europa, la percentuali medie di appartenenza sono le seguenti
  • 40% gruppo 0;
  • 40% gruppo A;
  • 15% gruppo B;
  • 5% gruppo AB;
Alcuni ricercatori hanno evidenziato come numerose sostanze contenute negli alimenti siano in grado di provocare fenomeni di agglutinazione, seppur deboli, nei confronti delle cellule de determinati gruppi sanguigni, inducendo l’attivazione di fenomeni di vero e proprio rigetto.
Peter d’Adamo chiarisce l’importanza di tali connessioni: ‘Molte lectine di origine alimentare presentano caratteristiche simili a quelle degli antigeni dei gruppi sanguigni e si comportano pertanto come nemici per le persone che possiedono anticorpi diretti contro quello specifico antigene.[…]. Ciascuna lectina, però, ha le sue predilezioni e quindi gli organi che possono essere colpiti sono diversi. Una volta giunta a destinazione, la lectina esercita un effetto magnetico sulle cellule che la circondano: le attira e favorisce la formazione di microscopici agglomerati che, in un secondo tempo, vengono distrutti’.
 
Le intolleranze alimentari
 
Per identificare le sostanze verso cui si è intollerante, Peter d’Adamo propone di fare riferimento al proprio gruppo sanguigno, espressione dell’adattamento della specie umana a un determinato contesto alimentare che ha consentito la sopravvivenza ai nostri antenati, ma che continua a condizionarci.
Le stesse reazioni gravi di agglutinazione che mettono in pericolo la vita di soggetti che ricevono trasfusioni da persone di un gruppo sanguigno incompatibile si verificano, anche se in misura minima e impercettibile, quando introduciamo alimenti ricchi di sostanze con struttura chimica simile agli antigeni del sangue incompatibile, in grado di indurre fenomeni nocivi progressivi.
 
Le lectine
 
Uno degli elementi cardine dell’ipotesi sostenuta da Peter d’Adamo è l’intollerante di ciascuno dei quattro gruppi sanguigni ad alcune categorie di alimenti, conseguente alla presenza di lectina. Le lectina sono proteine presenti negli alimenti, dotate della proprietà di agglutinazione. Ogni gruppo sanguigno ha la capacità di metabolizzare  alcune di tali proteine e non altre.
Così, quando ingeriamo un cibo contenente lectine incompatibili con il nostro gruppo sanguigno, queste ultime possono provocare fenomeni di agglutinazione nel sangue o precipitare nel contesto di diversi organi bersaglio. In tal modo, Peter d’Adamo ha caratterizzato quattro profili dietetici, per ciascuno dei quattro gruppi sanguigni, consigliando una dieta ideale basata sulla riduzione o eliminazione dei cibi difficili da digerire, atta a correggere errori alimentari , trattare le varie manifestazioni morbose o prevenirle, combattere soprappeso e obesità.
 
Il test dell’indacano
 
La presenza di lectine nell’organismo può essere evidenziata dal test dell’indacano, eseguito sulle urine. L’indacano, sostanza del gruppo chimico degli indoli, viene escreto con le feci e l’urina quando l’apparato gastrointestinale e il fegato non riescono a digerire le proteine.
Secondo l’esperienza di Peter d’Adamo, i risultati della reazione al test dell’indacano vanno interpretati come segue:
  • 0-2 valore buono;
  • 2-3 presenza di qualche problema;
  • 3-4 condizione critica.
Il test consente anche di monitorare nel tempo i successi conseguiti adottando la dieta adatta al proprio gruppo sanguigno, tanto da essere evidenti già dopo le prime due settimane.
 
Classificazione degli alimenti in base ai gruppi sanguigni
 
Alimenti adatti: Gli alimenti ‘adatti’ a ogni singolo gruppo sanguigno svolgono un ruolo nutrizionale ottimale, assicurando inoltre un’ attività antiossidante, antimutagena e anticancerogena. Per tali alimenti si può utilizzare l’espressione ‘drug food’ (alimenti farmaco), propria degli studiosi anglosassoni, i quali hanno reso attuale il messaggio di Ippocrate: ‘’Il tuo alimento sia il tuo medicamento’.
Alimenti indifferenti:Svolgono principalmente un ruolo energetico, in quanto assicurano al corpo umano il necessario apporto di calorie.
Alimenti sconsigliati:Sono gli alimenti da limitare o evitare, in quanto contengono sostanze indigeribili per i soggetti di quel determinato gruppo sanguigno, come le ‘lectine’, capaci di formare addensamenti e aggregati collosi che mobilitano le funzioni di eliminazione dell’organismo e possono indurre un insieme estremamente vario di disturbi, dai più semplici ai più gravi.
 
Stile di vita e gruppo sanguigno
 
Essere in sintonia con il proprio programma genetico, nel quale è prevista in larga misura l’espressione della vita di ciascuno, significa saper governare con saggezza il proprio corpo, nella consapevolezza degli elementi di forza e vulnerabilità, e scegliere un modello alimentare e uno stile di vita che assicurino il benessere nella sua pienezza e il rallentamento della vecchiaia. La conoscenza del proprio gruppo sanguigno, così come proposto da Peter D’Adamo, costituisce la base per il raggiungimento dell’equilibrio biologico e dell’armonia totale.
 

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