Curiosita’ su costumi e pratiche sessuali nel continente africano
I Boscimani (Africa australe atlantica) si differenziano dalle altre etnie africane per la conformazione anatomica del loro pene, che invece di essere lungo e cadente, caratteristica comune alle popolazioni africane, è corto e piccolo e anche quando non è in stato di erezione, è sempre dritto, come se in effetti lo fosse. Quando poi sono in attività sessuale, il loro pene diventa molto più grosso e turgido.
Le donne Bulungo (popolkazione di derivazione egizia) di questa setta si muovono solo se trasportate a spalla dagli uomini e toccano la nuda terra solo quando hanno voglia di accoppiarsi con qualche confratello che appartiene alla loro setta, il quale non ha alcuna possibilità di rifiutare la richiesta. Con grande arroganza esse allargano le gambe e ordinano agli uomini di possederle. Ogni confratello della setta ha come assistente una fanciulla, chiamata la vergine dei rimedi che diventa tale dopo una lunga cerimonia che prevede, tra l’altro, l’introduzione nella sua vagina di un amuleto che deve contenere due vermi prelevati da un cadavere in decomposizione. In questo modo essa assume poteri magici che userà con la preparazione di ogni genere di amuleti che diverranno operativi dopo che saranno entrati in contatto con i suoi organi genitali.
I giovani Cabrai (Togo) sono costretti a dimostrare un coraggio e una ferocia incredibili, prima di sottoporsi alla circoncisione. Durante la loro fanciullezza hanno avuto affidato un cucciolo di cane che cresce insieme a loro. Esso diventa il compagno di gioco e di avventura e li segue in tutti i momenti della loro vita. Si viene così a creare tra il cucciolo e il bambino un rapporto di solidissimo affetto. Raggiunto il tempo in cui i ragazzi devono dire addio a tutte le cose della loro fanciullezza, li si costringere ad uccidere il cane, compagno fedele della loro vita. E’ una prova di una crudeltà atroce ma non vi è nulla da fare, se il ragazzo Cabrai vuole passare alla nuova classe di età, deve per forza strangolare il cane, poi squartarlo, prendere il suo sangue e raccoglierlo in una pentola, dove verrà in seguito messa a cuocere la carne che dovrà essere mangiata dagli iniziandi senza alcuna esitazione.
La popolazione Cagga (pendici del Kilimangiaro) è famosa per la loro potenza sessuale; si dice di loro che in una sola notte riescono ad avere un enorme numero di rapporti con relativi orgasmi. I ragazzi circoncisi hanno un’ampia libertà sessuale ma devono prima sottoporsi ad una iniziazione crudele che comprende la resistenza al fuoco, al morso micidiale delle formiche e, qualche volta, alla legatura del pene e dei testicoli con una corda a cui vengono dati forti strattoni.
In Alto Volta le donne sposate possono avere tutti i rapporti adulterini che vogliono con i loro numerosi amanti, a patto però che questi si sottopongano ad una specie di lavoro forzato per il marito della donna infedele.
Le ragazze di Fon (Dahomey) hanno l’uso, a giorni alterni, di allungare le labbra della vagina. La pratica ha inizio a nove anni e continua fino a quindici. L’operazione viene eseguita dalla madre o dalle sorelle maggiori che cospargono le labbra della vagina con l’ugname che agevola l’allungamento che, alla fine può raggiungere anche i tre centimetri. La vagina così manipolata, produce, durante l’accoppiamento, un godimento più intenso perchè le labbra, allungate stringono il pene dell’uomo saldamente, facendo impazzire di piacere la coppia che è così portata ad avere molti rapporti sessuali
Nell’alta valle del Nilo, tra i Ganda, quando avviene la nascita di una coppia di gemelli, a differenza di altre popolazioni, il padre ne è felice e viene ammirato da tutti. Dopo la nascita ha luogo la cerimonia che prevede la rimozione di un fiore di banano, inserito nella vagina della donna che ha partorito i gemelli. Il marito deve riuscire, davanti a tutti, a far uscire il fiore dalla vagina soltanto con il suo pene in erezione. Se vi riesce è segno di grande augurio e deve accoppiarsi con la moglie che nel frattempo si è eccitata, davanti al villaggio plaudente.
Gli uomini della popolazione Kikuyu (Africa Orientale), una delle più importanti dell’Africa, sono rinomati per la soddisfazione sessuale che sanno dare alle loro donne. La causa è determinata dal loro pene che è circonciso soltanto nella parte superiore del prepuzio, mentre quella inferiore viene lasciata crescere pendente e ciò fa sembrare da lontano che il Kikuyu abbia due membri. Questa stranezza fa si che quando un uomo in quello stato, deve deflorare una donna, stenti parecchio ad infilare il pene nella vagina, che quando è dentro, fa impazzire di gioia la fortunata ragazza.
Usata un tempo, in Polinesia, questa pratica contemplava l’inserimento di piccole pietre, frammenti di conchiglie, corallo o metalli preziosi, nelle piaghe formatesi dopo aver procurato delle incisioni sul pene. Questi oggetti si inserivano sotto la pelle del pene in modo da restarvi incorporati per sempre, lasciando che la pelle vi si rimarginasse sopra. I Birmani, nel tentativo forse di produrre un suggestivo effetto sonoro, hanno introdotto come variante l’inserimento di campanellini di bronzo intorno al glande.
Ancora in uso oggi in Indonesia la pratica del Kampiong. E’ formato da una barretta di rame argento e oro, che ha generalmente uno spessore di 2 mm e alle estremità sono applicate delle palline o protuberanze.Viene posizionato attraverso un foro nel glande che viene tenuto sempre aperto per mezzo di piuma di piccione ben oliata. E’ lungo circa 5 cm, ma le donne di queste tribù sembrano non considerarlo appropriato per una buona stimolazione in quanto, sostengono, ne servirebbero almeno due…..
Africa occidentale: spesso accade che una ragazza che era stata promessa in moglie quando era bambina non voglia più sposare il fidanzato perchè nel frattempo si è innamorata di un altro. In questo caso potrà andare con l’uomo che ama, però è obbligata, a titolo di risarcimento, a convivere per tre mesi con il vecchio fidanzato che durante il lungo fidanzamento ha lavorato per la famiglia della ragazza, sacrificandosi a lavorare per tanto tempo a favore dei suoceri. Durante questi tre mesi, d’inverno, quando la pioggia cade fortissima e tutti gli uomini e gli animali non escono dalla foresta, il fidanzato cercherà di far recedere la ragazza dalla sua insana decisione e cercherà con tutti i mezzi a sua disposizione di farle dimenticare l’uomo del quale si è innamorata, ma se non vi riesce, allo scadere del tempo, dovrà lasciarla libera di fare quello che vuole.
A Bidjogo in Guinea le ragazze di questa tribù, dove solo gli uomini hanno l’obbligo di fedeltà, hanno l’abitudine di dichiarare il loro amore all’uomo prescelto ponendo una ciotola di riso davanti alla sua abitazione. Se l’uomo è d’accordo mangia il riso e si ritrova nel letto con la ragazza che, se lo ritiene un valido amante, all’indomani ripete l’operazione del riso e se questi l’accetta ancora si ritrova ufficialmente sposato. L’uomo che rifiutasse la ciotola di riso, verrebbe disprezzato da tutta la comunità femminile e non troverebbe più nessuno con cui sfogare i propri istinti sessuali perchè verrebbe respinto da tutte le ragazze della tribù. Sempre in questa tribù le donne, oltre che scegliersi il marito, hanno molti altri diritti tra i quali quello di poterlo lasciare in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione. Se la moglie infatti decide di andare a letto con un altro uomo, non deve fare altro che buttare il marito fuori della capanna che è di sua proprietà e dirgli che da quel momento il matrimonio è sciolto.
Infine, sempre in questa mitica tribù, spesso la moglie, anche se vuole avere un rapporto occasionale con un uomo che le piace, può anche non dare al marito alcuna spiegazione, ma basta fargli trovare i suoi pochi stracci davanti alla capanna e il disgraziato capisce di essere ritornato celibe!
A Bobo in Alto Volta, le donne sterili, ma facoltose, possono sposare, al pari degli uomini, fanciulle in tenera età. Le regole del matrimonio vengono rispettate nei minimi particolari e si procede persino alla consegna della dote. Naturalmente queste donne-marito provvedono a far accoppiare le loro mogli bambine con ragazzi nerboruti che vivono nella stessa casa. Alle orge partecipa sempre la donna-marito che assiste agli amplessi e che, in ogni caso ha rapporti omosessuali con la moglie-bambina. A volte, per rendere più vero il rapporto, la donna sterile fa accoppiare segretamente la moglie-bambina per farla procreare. Essa assiste a tutte le fasi; dal coito fino a quando la fanciulla è incinta e fino alla nascita del bambino e si sente padre a tutti gli effetti, come se il figlio fosse veramente suo. L’uomo che si è prestato al gioco, non ha alcun diritto nè nei confronti della ragazza, nè nei confronti del bambino. [Ricerca by www.magnaromagna.it]
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