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06 giugno 2012

Ansia da prestazione - L'uomo in difficoltà

Ansia da prestazione - L'uomo in difficoltà


ansia da prestazione
 
 
Ormai è stata rimpiazzata dall’ansia da super-prestazione che colpisce il 40% degli italiani. Ecco quello che emerge dai recenti studi discussi durante il XIV Congresso europeo della Society for Sexual Medicine in corso in questi giorni a Milano.
Insomma sembra che l’ansia da prestazione non solo si sia aggravata ma che colpisca anche sempre più uomini: il 35% degli italiani è convinto che siano le donne oggi a guidare le relazioni e il 40% non si sente adeguato a rispondere alle aspettative di chi lo vuole contemporaneamente marito perfetto, amante straordinario e padre premuroso.
Il professor Francesco Montorsi, docente ordinario di Urologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ha spiegato: “La sessualità è profondamente cambiata proprio perché è il risultato di una complessa interazione tra fattori biologici, psicologici, socio-economici, culturali, etici e religioso/spirituali. I ruoli di genere non sono più chiaramente definiti e si è modificato l’equilibrio delle relazioni”.

I dati sono emersi da un’indagine internazionale che è stata svolta su un campione di 4.409 volontari dai 18 ai 75 anni. Lo studio ha coinvolto Italia, Germania, Canada e Brasile e ha tenuto conto degli aspetti climatici, geografici e sociali dei diversi paesi.

Secondo i 2.000 esperti riuniti al Congresso, uno dei problemi più gravi che affligge la sessualità ‘moderna‘ è la banalizzazione dei disturbi sessuali che sempre con maggiore frequenza colpiscono gli uomini. Il professor Montorsi ha dichiarato: “Le difficoltà di ordine psicologico riguardano soprattutto i più giovani e possono dare origine a un problema permanente. Non dobbiamo banalizzarle ma intervenire per evitare che diventino croniche”. Durante il Congresso europeo si è discusso in particolare del problema sessuale più diffuso: la disfunzione erettile. Nel mondo, infatti, sono oltre 152 milioni le persone che soffrono di questo problema sessuale e più di 3 milioni solo in Italia. Il professor Montorsi ha commentato: “I farmaci rappresentano una delle opzioni a disposizione, ma la percentuale di uomini che affronta l’argomento con il medico per cercare una soluzione resta scarsa: in Italia solo il 17% si rivolgerebbe allo specialista dopo un episodio di disfunzione erettile”.

2 commenti:

  1. tutto chiaro, ma come risolvere un ipotetico problema?

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  2. cominciare ad impegnarsi e documentarsi come tutte le altre cose della vita...
    contattare magari specialisti o persone sagge che ci possano aiutare veramente....

    RispondiElimina

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