Con il termine tallonite, si indica genericamente una patologia infiammatoria dolorosa e persistente al tallone, anche definita talalgia plantare, tallodinia, o ancora dolore calcaneare. In pratica si tratta di un problema che interessa la parte posteriore del piede (retropiede), nella porzione che si trova subito sotto il calcagno. L’origine di questa patologia può essere di tipo traumatico (ad esempio originata da un incidente sportivo, ma anche da calzature sbagliate), o endogena, ovvero scatenata da malattie del metabolismo o del sistema nervoso.
la condizione dolorosa del tallone
può essere dovuta anche a malattie di origine dismetabolica (come per
esempio la gotta, una patologia in cui un aumento della produzione di acido
urico, o una sua diminuita escrezione, è all'origine di un progressivo
accumulo di cristalli di acido urico, accumulo che provoca dolorose
infiammazioni a livello articolare) oppure reumatica (come per esempio
l'artrite reumatoide, la
spondilite anchilosante, il
lupus eritematoso
sistemico ecc.).
In buona sostanza qualsiasi elemento che metta sotto stress il tallone può degenerare in tallonite. Tuttavia, esistono alcune cause più probabili che possano determinare questo problema del piede, vediamole.
Tallonite: le causeCausa frequente di tallonite è il cosiddetto sperone calcaneare (o spina calcaneare), che consiste in una crescita anomala del tessuto osseo nella zona del calcagno. La deformità può formarsi nel tempo o essere congenita. In genere, le radiografie rivelano una sporgenza uncinata, lunga qualche millimetro, che parte dal centro del tallone e ha la punta orientata verso le dita. Il dolore non si manifesta sempre: molti soggetti affetti da spina calcaneare convivono serenamente con l’anomalia. Il problema riguarda soprattutto persone di età superiore ai 40 anni e in sovrappeso, ma anche gli sportivi, i quali più facilmente patiscono il dolore quando la parte sia sottoposta a continue sollecitazioni. Anche la fascite plantare (infiammazione dei fasci plantari) può facilmente originare una tallonite, specialmente in chi pratichi attività sportiva intensa ma sia anche piuttosto robusto, così come possibile causa è anche la tendinite dell’achilleo (tendine d’Achille). La tallonite può derivare anche da disturbi sistematici metabolici, come la gotta, alcune collagenopatie, l’artrite reumatoide e altre patologie reumatiche. Negli anziani, la causa scatenante può essere l’atrofia del cuscinetto adiposo infracalcaneare, causata dal naturale e progressivo invecchiamento dei tessuti.
Tallonite: i sintomi
I sintomi della tallonite sono legati al tipo di disturbo che dà origine all’infiammazione. Genericamente, si manifesta come dolore nell’area del tallone e del calcagno, molto intenso la mattina quando ci si alza dal letto, e ogni volta che ci si mette in piedi dopo essere stati seduti o fermi per molto tempo. Se il dolore è localizzato e si percepisce come interno al tallone, verosimilmente la causa sarà lo sperone calcaneare o la fascite plantare, mentre se il fastidio è più diffuso ed esterno, allora il problema potrebbe essere una tendinite dell’achilleo. Vediamo le possibili cure.
Tallonite: le cure
Le cure per la tallonite, logicamente variano a seconda dalla causa scatenante e da quanto è estesa l’infiammazione. Per quanto riguarda le terapie mediche, l’esperto dovrà tenere conto anche dell’eventuale danno osseo al calcagno e delle possibili lesioni ai tessuti molli. Lo sportivo che dedica gran parte della giornata all’attività fisica, nel caso accusasse i sintomi di una tallonite, deve riposare fino a che il dolore non è passato completamente. E’ importante osservare questa regola, anche per evitare gravi conseguenze. Lo stesso sperone calcaneare può derivare da un’attività sportiva molto intensa protratta nel tempo. La prima cosa da fare quando si accusa un dolore intenso al tallone è applicare sulla parte interessata una borsa con ghiaccio. Se il disturbo divenisse cronico, può rivelarsi molto utile l’uso di plantari, fasce, gambaletti e nei casi più gravi si consiglia di camminare con le stampelle, in modo da evitare un’eccessiva sollecitazione della parte dolente durante la deambulazionetenete conto che normalmente il dolore al tallone scompare spontaneamente nel giro di due settimane, se così non fosse è sempre necessario sottoporsi alle cure di uno specialista.
Quali sono le possibili cause della tallonite?
Cause : Al fine di poter effettuare una cura di questa patologia che sia efficace nel minor tempo possibile,è cosa giusta riuscire ad individuare la causa della sua provenienza. Di seguito si elencano varie possibili cause che possono provocare questo disturbo.Lunghi periodi in piedi - é comune che ne siano affette persone che per motivi di lavoro devono trascorrere molte ore della giornata in piedi e su un pavimento duro. Questa è una delle principali cause.
Sovrappeso - Le persone in sovrappeso o obesi sono più soggetti alla sofferenza di questa patologia in quanto rispetto ad una persona magra, il loro peso eccessivo aumenta la pressione sui piedi e la parte grassa sotto i talloni si espande di più comportando facilmente le lacerazioni della pelle.
Tipo di scarpe - Sono sconsigliate scarpe con aperture posteriori perche favoriscono la secchezza del tallone in quanto unica parte esposta all'aria.
Cause mediche - Il piede secco può anche essere conseguenza di altre patologie principalmente il diabete;anche problematiche dermatologiche come eczema e psoriasi. Infine può essere conseguenza di vari traumi ai piedi o anche del piede dell'atleta.
Formazione fisica -spesso la conformazione del piede può favorire i disturbi del piede secco ad esempio quando si è affetti da sperone calcaneare; ancora per determinate formazioni ossee o nelle persone con una conformazione particolare del piede conosciuta come piede piatto.
Chirurgia - Alle volte anche interventi chirurgici effettuati ai piedi possono provocare la secchezza dei piedi ai talloni.
Passeggiata -La patologia è spesso causata da un modo scomposto di alcuni soggetti di camminare. La ripetuta sollecitazione su un determinato punto del piede,provoca secchezza.
Acqua calda - La cattiva abitudine di molte persone di tenere i piedi in ammollo in acqua molto calda per molto tempo,provoca secchezza.
La problematica del tallone secco,molto spesso non è solo un inconveniente estetico; ci sono casi in cui la malattia raggiunge livelli alti e una secchezza tale da provocare profondi tagli intorno al tallone che non consentono di camminare in quanto la pressione esercitata sui piedi induce molto dolore. Nei casi limite si deve operare chirurgicamente la parte e addirittura il paziente soffre di febbre alta,nausea e vomito. Di seguito si elencano alcuni fattori che aumentano l'incidenza di questa patologia.
Età - Le persone più anziane sono soggette più frequentemente al piede secco in quanto la loro pelle perde di elasticità.
Diabete - E' una malattia che già provoca altri problemi ai piedi,spesso se ne perde la sensibilità e questo provoca un inasprimento della secchezza del piede senza che il paziente se ne renda conto.
Igiene - Una igiene trascurata provoca secchezza ai piedi e screpolature.
Calzature - calzature che non si adattano ai piedi può provocare il piede secco e anche indossare calzature con tallone scoperto.
Clima - Determinate condizioni climatiche e precisamente un clima molto umido o molto secco favoriscono questa patologia.
Alimentazione - Carenze alimentari,precisamente una mancanza di vitamine,zinco o calcio accentuano il problema.
Rimedi e cure naturali per la tallonite:
Per questa,come per molti altri tipi di patologie,esistono cure naturali molto efficaci;si elenca di seguito una serie di rimedi essenzialmente naturali,conosciuti per curare il tallone secco di cracked.Olio vegetale idrogenato – Si applica uno strato molto spesso di olio vegetale idrogenato alle parti secche e screpolate la sera prima di andare a dormire e si indossa una calza molto doppia per tutta la notte. Si ottengono sollievi e miglioramenti immediati.
Polpa di banana - Si tratta il tallone screpolato con polpa di banana matura per circa 10 minuti e dopo si lava bene la parte.
Glicerina e acqua di rose - E' una combinazione di sostanze molto efficace e risulta essere un ottimo lenitivo per la secchezza del tallone.
Paraffina e olio di senape - Ottima miscela, si ottiene sciogliendo la paraffina e aggiungendo olio di
Senape. Il prodotto cosi ottenuto deve essere spalmato sul tallone secco la sera e risciacquato con acqua al mattino. Guarigione garantita in 15 giorni.
Pietra pomice naturale - E' usata per eliminare la pelle morta che è provocata dalla secchezza come azione concomitante al trattamento del tallone con detergenti.
Balsamo alle erbe - E' utilissimo usare balsami di erbe naturali per lenire la secchezza del tallone ma anche chiudere le piccole spaccature dovute alla screpolatura. I componenti principali di questi balsami sono olio di cocco e lavanda.
Pediluvio e massaggio - Per accelerare i tempi di guarigione è consigliato trattare il piede con un pediluvio e massaggiandolo bene. Il pediluvio sarà preparato con lievito in polvere e riso in acqua calda.
Pediluvio alle erbe - Un efficace pediluvio può essere fatto tenendo in ammollo il piede in acqua trattata con olio essenziale di lavanda e sale marino;all'occorrenza si può sostituire la lavanda con oli di Ylang-Ylang.
Menta piperita - Molto salutare è anche il pediluvio in acqua trattata con 3 gocce di olio essenziale di menta piperita e 1 goccia di olio essenziale di eucalipto molto rilassante e curativo.
Prezzemolo - Talvolta risulta molto utile porre i piedi in ammollo in acqua a cui viene aggiunto prezzemolo,noto già da tempo per le sue proprietà antibatteriche e stimolanti per la circolazione.
Bagno per piedi addolcente - Si può addolcire la pelle dei piedi tenendoli in ammollo in un recipiente cui aggiungiamo ¼ di succo di limone fresco,2 cucchiai di olio di oliva, ¼ di tazza di latte ¼ di tazza di acqua e un pizzico di cannella.
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