- Cosa è lo stress ?
- Lo stress è sinonimo di cambiamento.
Lo stress è una reazione tipica di adattamento del corpo
ad una generico cambiamento fisico o psichico.
Sforzo adattativo ad una situazione che
cambia
Lo stress ed una cattiva alimentazione potrebbero aggravare
se non essere la causa della calvizie.
Spesso le nostre nonne lo chiamavano "esaurimento
nervoso".
L'uomo segue i seguenti cicli :
rilassamento, stato di allarme, tensione e reazione alla situazione di allarme.
E'
negativo soffermarsi troppo su una di queste quattro fasi.
Perché ognuno ha
livelli di stress differente ? E perché per alcuni ad esempio un certo stress è
agisce negativamente e per altri agisce positivamente ?
Perché lo stress è
influenzato dall'intervento dei nostri pensieri. Ognuno di noi, in presenza di
una situazione stressante, ha pensieri differenti e quindi emozioni e
comportamenti differenti.
Quindi lo stress può essere aggravato anche da propri
stimoli stressanti interni.
- Cosa causa lo stress ?
- L'organismo reagisce allo stress aumentando la secrezione di certi ormoni e inibendone altri.
Lo stress causa cambiamenti fisici nel cervello e nel
corpo. La fatica, l'ansietà, la
depressione,
i disturbi del sonno, sono causati da malfunzionamenti chimici del cervello. Lo stress
protratto nel tempo può causare danni fisici.
Sostanze messaggere come la serotonina, la
noradrenalina e la dopamina sono tra le principali
sostanze chimiche che iniziano a funzionare male. Lo stress può causare una cattiva
produzione di queste sostanze.
La serotonina è
importante per
dormire bene, per la regolazione del nostro orologio interno, per la
regolazione della
temperatura corporea, per la contrazione della muscolatura liscia dei
vasi, dell'intestino, dei bronchi, dell'utero e della vescica, nella
regolazione dell'automatismo
intestinale, nella modificazione della pressione arteriosa, interviene
nei processi
allergici e infiammatori, riduce il tempo si sanguinamento, determina la
sintomatologia
dell'emicrania, etc. La serotonina è anche convertita in
melatonina e viceversa.
Ogni 25 ore il nostro orologio interno viene
"settato".
Il primo segno di stress è quindi un sonno cattivo.
La noradrenalina
"setta" i livelli di energia del nostro corpo. Senza noradrenalina nel cervello,
ci si sentirà sempre stanchi.
La noradrenalina funge da mediatore
chimico della
trasmissione nervosa, determina la trasmissione degli impulsi nervosi
dalle fibre agli
organi effettori, controlla il tono dei vasi sanguigni, la muscolatura
liscia dell'intestino, dell'utero, dell'iride, la replezione della
milza, la produzione
pancreatica di insulina, la scissione epatica del glicogeno in glucosio.
Avere bassi livelli di noradrenalina è come cercare di
avviare un'automobile con la batteria scarica.
La dopamina è importante per la
produzione delle endorfine, sostanze tra l'altro regolatrici del senso del dolore, nella
regolazione del piacere, etc.
Lo stress ha azione immunosoppressiva, attraverso la
produzione di noradrenalina e di cortisolo da parte delle ghiandole
surrenali.
Il cortisolo è particolarmente attivo nel metabolismo dei
carboidrati, interviene nel ritmo sonno-veglia (è maggiore nelle ore diurne). L'aumento
di glicocorticoidi ha azione tossica per i processi neurologici.
L'organismo declina anticipatamente rispetto al programma
genetico.
Nello stress cronico, anche la risposta ormonale di
adattamento è cronica, comportando affaticamento ed indebolimento generale. Insorgono
facilmente malattie, i processi di crescita, ricambio e riparazione dei tessuti vengono
ritardati. Lo stress può causare un aumento del livello degli ormoni androgeni,
aggravando la caduta dei capelli (colpa del cortisolo). Ciò è particolarmente evidente nelle donne, dove il
livello di androgeni prodotti dalla ghiandola surrenale aumenta. Infatti sotto stress ad
esempio l'acne aumenta e le donne saltano qualche ciclo.
Molto importante è lo stress cronico, il quale,
determinando variazioni ormonali, può essere molto negativo.
A livello cardiaco si possono determinare i seguenti
problemi : tachicardia, irregolarità del battito cardiaco (extrasistoli), dolore al
centro del petto, ipertensione (anche se è probabilmente determinata da ereditarietà,
dieta, abitudini di vita, etc.), infarto.
A livello polmonare : asma bronchiale (crisi
asmatica innescata e mantenuta dall'ansia),
iperventilazione (respiro rapido e superficiale).
A livello gastrointestinale : colon irritabile
(diarrea, stipsi, dolori), dispepsia (senso di pienezza dopo il pasto, acidità,
eruttazioni, dolori), ulcera gastroduodenale (aumento della secrezione acida), morbo di
Chron.
A livello endocrino : lo stress influenza
l'attività delle ghiandole endocrine periferiche, quindi ghiandole surrenali, pancres,
reni, tiroide, ... Ci sono alcuni studi che ipotizzano l'insorgenza del diabete.
A livello uro-genitale :
eiaculazione precoce
(nell'ansia cronica), diminuzione del desiderio (nella depressione).
A livello della pelle : iperidrosi (eccessiva
sudorazione, di solito al palmo della mano o alla pianta del piede), prurito,
tricotillomania (la persona si strappa i capelli, spesso le ciglia).
Spesso il lavoro è origine di svariate situazioni
stressanti. Ancora più grave è lo stress causato dalla mancanza di lavoro
(disoccupazione)
- Alcuni sintomi dello stress
- Frequente sensazione di stanchezza generale, accelerazione del battito cardiaco, difficoltà di concentrazione, attacchi di panico, crisi di pianto, depressione, attacchi di ansia, disturbi del sonno, dolori muscolari, ulcera dello stomaco, diarrea, crampi allo stomaco, colite, malfunzionamento della tiroide, facilità ad avere malattie, difficoltà ad esprimersi ed a trovare un vocabolo conosciutissimo, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, frequente bisogno di urinare, cambio della voce, iperattività, confusione mentale, irritabilità, abbassamento delle difese immunitarie, diabete, ipertensione, cefalea, ulcera.
- Rimedi contro lo stress
- Si parla di gestire lo stress non di eliminarlo completamente, proprio perché lo stress è una caratteristica della vita.
Si puà agire intervendo direttamente sugli
stimoli stressanti, modificando i pensieri che generano dall'evento stressante, attraverso
psicofarmaci (utili in caso di sofferenza acuta), attraverso tecniche di
rilassamento.
La prima cosa da fare è cercare di riportare ai livelli
normali l'orologio interno. Questo processo può prendere tre settimane.
Cosa fare ?
Non mettersi in condizioni stressanti, anche banali.
Limitare le situazioni stressanti, non perdendo mai di vista il proprio benessere, la
propria volontà, non piegarsi a situazioni frustanti e ridurre al minimo le rinunce.
Cominciare a dire di no sia a coloro che chiedono troppo
sia più semplicemente quando non si ha voglia di fare qualcosa. Invece di ragionare in
base al perché no ? Cominciare a chiedersi perché si ?
Cercare sempre di scegliere in modo autonomo, senza farsi
influenzare da pressioni esterne, si avranno meno rimpianti, rancori e quindi meno stress.
Dedicarsi appena è possibile a qualcosa che piace
veramente e che diverte, senza per questo sentirsi in colpa : il tempo speso meglio è
proprio questo che consente di rigenerarsi psicologicamente.
Ovvero ogni tanto prendersi una pausa e agire con
"lentezza" : assaporando ad esempio un cibo, guardare intorno mentre si cammina,
etc.
Valutare ogni situazione in base a quello che è , non in
funzione di ciò che sarà dopo. Se ad esempio di è in ferie, meglio godersi in pieno la
vacanza piuttosto che amareggiarsi pensando che nel frattempo forse era meglio fare
un’altra cosa.
Spostare o saltare un determinato lavoro o impegno.
Evitare pensieri del genere : Io devo essere perfetto in
qualunque situazione, Io non posso rifiutare le richieste altrui. Fare invece pensieri del
genere : Io farò questo un passo alla volta, Andrà tutto bene, Rilassati mantieni te
stesso calmo, Ho visto cose peggiori di queste, Io posso annullare la preoccupazione
adesso.
Ricordare : ogni cambiamento è stress. Cercare
non avere una vita sregolata.
Fare esercizio fisico tre volte la settimana da venti
minuti a due ore, ciò aumenterà la produzione di certe sostanze positive.
Evitare l'uso di calmanti e
tranquillizzanti : il loro
uso rallenta il ritorno alla corretta produzione di sostanze come la
serotonina, noradrenalina e dopamina. Se già si usano tali sostanze,
bisognerà interroperne l'uso
in maniera graduale e comunque sotto il controllo del medico.
- La dieta nello stress
- Negli individui soggetti a stress, il livello degli zuccheri nel sangue si alza e diminuisce rapidamente ed in modo irregolare.
- Bisogna assumere zuccheri sotto forma di carboidrati complessi, come cereali, riso, pasta, pane e patate.
- Questi cibi rilasciano gli zuccheri in modo lento.
Evitare anche troppo caffe, te, cioccolata,
coca cola, zuccheri semplici (lattosio nel latte, fruttosio della frutta, miele,
canna da zucchero in grandi quantità).
Questi zuccheri sono assorbiti così rapidamente
che mettere sotto la lingua del miele ha gli stessi effetti di fare una iniezione
endovena.
Evitare le bevande alcooliche, un uso
sporadico è consentito.
Non fumare, non usare tabacco sotto nessuna
forma.
Questo tipo di sostanze causa un
immediato incremento della produzione da parte del cervello di sostanze messaggere
positive, ciò rende difficile il ritorno alle condizioni naturali di produzione normale
di queste sostanze positive prodotte dal cervello.
Assumere pasti piccoli e frequenti piuttosto
che grosse abbuffate, ciò aiuterà a mantenere il tasso zuccherino nel sangue stabile.
La produzione cerebrale di serotonina è
sensibile alla dieta. Mangiare più vegetali può aiutare nella produzione della
serotonina.
Questo incremento è dovuto all'aumentato assorbimento dell'aminoacido triptofano.
Anche la carne ed il latte
contengono buone quantità di triptofano, ma durante l'assorbimento deve
competere con numerosi altri aminoacidi.
Si assorbirà quindi più triptofano quando si mangeranno vegetali. In altre parole, mangiare insalata !
Tra i rimedi naturali ricordiamo la
rodiola, il
ginseng,
la pappa reale, etc.
Utili sono i multivitaminici e multiminerali. L’ormone DHEA riduce lo stress. Le vitamine del complesso B
(soprattutto la vitamina B12) sono necessarie per il sistema nervoso.
L’aminoacido L-tirosina, preso prima di affrontare una situazione difficile,
riduce lo stress.
Per esempio, la vitamina C viene usata dalla
ghiandola surrenale in momenti di stress, e qualsiasi stress grave o prolungato
causerà la deplezione della vitamina C depositata nei tessuti. Le persone che
sono sottoposte a stress devono seguire una dieta nutriente e ben equilibrata,
ponendo particolare attenzione all’integrazione di quegli elementi nutritivi che
possono essere stati fortemente ridotti durante periodi di stress. Si raccomanda
un’alimentazione a base di cereali e pane integrale, frutta e verdura e una
quantità di proteine sufficiente a sostenere il ricambio cellulare. Il miele e
tutti i carboidrati (pasta, patate, fagioli, pane e cereali) hanno un effetto
calmante sul cervello, e questo effetto diventa più intenso con l’età. I liquidi
agiscono più rapidamente. Le cipolle hanno proprietà rilassanti e favoriscono il
sonno.
Gli alimenti industriali, lo zucchero e la
farina raffinati, creano stress all’organismo. I latticini possono dare
allergie. La caffeina può scatenare crisi di panico e di ansia. L’alcool non
deve essere usato per controllare lo stress perché può causare attacchi di
panico in alcuni individui nelle 12 ore successive al consumo, anche se assunto
in quantità limitate.
SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELLO STRESS:
Organi Sostanza Quantità* Generale Vitamina A 25.000 UI al di Complesso B 100 mg al dì oppure iniezioni Vitamina B1 Vitamina B2 Vitamina B6 Iniezioni Vitamina B12 Acido pantotenico 100 mg 3 volte al dì Lecitina 2 capsule con i pasti Biotina Colina Acido folico Inositolo Secondo le dosi prescritte Niacina PABA GABA Secondo le dosi prescritte DHEA Consultate un medico Vitamina C con bioflavonoidi 3000-10000 mg nel corso della giornata Vitamina D Vitamina E 400 UI al dì Kelp 5 compresse al dì Calcio 2000 mg al dì Cromo Ferro Fosforo Iodio Magnesio 1000 mg al dì Manganese Potassio 1000 mg al dì Rame Selenio Zinco gluconato 50 mg al dì Carboidrati Grassi Proteine Aminoacidi in forma libera L-tirosina 1000 mg al dì divisi in due dosi L-lisina Secondo le dosi prescritte Fibra Crusca di avena secondo le dosi prescritte Lievito di birra Secondo le dosi prescritte Enzimi proteolitici Tra i pasti
Secondo una ricerca slovacca , 3 grammi di
lisina e 3 grammi di
arginina abbassano i livelli degli ormoni dello stress in soli 90 minuti
: come dire con uno yogurth e qualche arachide si iniziano a ridurre al minimo i
rischi che lo stress danneggi prima del tempo.
Mangiare sostanze nutrienti e di alto valore
biologico (uova, latte, pappa reale, lievito di birra, etc. vedere
alimentazione
e fitoterapia).
Eliminare i cibi che causano reazioni
negative.
- Cosa può nascondere lo stress
- Uno stress che tu non puoi chiarire può essere un avvertimento di qualche altra malattia ignota, come disordini tiroidei, squilibrio del calcio (troppo poco o troppo, anemia, diabete, depressione maniaca (disordine bipolare), disordini del fegato, malfunzione renale, deficienza vitaminica, deficienza ormonale.
Queste malattie creano ulteriore stress.
Il medico dovrebbe fare un esame fisico
completo, inclusi
esami del sangue e delle urine. Un esame del sangue può
misurare la funzione tiroidea, gli enzimi del fegato, la funzione renale, livello del
calcio, fosforo, ferro e zuccheri.
Ha spesso diverse possibilità di sbocco : la
depressione, il distacco dal mondo, lo scoppio di violenza.
- Farmaci riequilibratori di sostanze chimiche messaggere nel cervello
- Sono sostanze che aumentano la produzione di quelle sostanze cui lo stress diminuisce la produzione.
- Non sono farmaci calmanti o tranquillizzanti né farmaci stimolanti, nonostante facilitino il sonno e aumentino l'energia.
Queste sostanze aiutano nel riequilibrio delle
sostanze chimiche messaggere nel cervello.
Queste sostanze non causano effetto rimbalzo
(rebound), non si sviluppa tolleranza ad esse (non bisogna prenderne sempre di più per
ottenere lo stesso effetto).
Possono essere usati per aumentare la
produzione di talune sostanze mentre si sta cercando di diminuire il carico stressante.
Ne esistono di varie categorie, i triciclici
i quali aumentano la serotonina, la dopamina e noradrenalina e gli inibitori
selettivi della ricaptazione della serotonina (ad es. il Prozac) i quali maggiormente
aumentano la funzione delle serotonina.
I due tipi di farmaci sono entrambi effettivi
e si differenziano sostanzialmente per gli effetti secondari. La loro scelta da parte del
medico, dipende maggiormente da quali sintomi dello stress si hanno.
Per gli scienziati dell'Università di Lubecca
(Germania), dosi massicce di stress scatenano reazioni ormonali che
contribuiscono in modo drastico alla calvizie in chi è predisposto.
Sotto pressione il corpo aumenta la
produzione di due ormoni il testosterone e il cortisolo che attaccano la radice
dei capelli, la danneggiano e li rendono molto fragili.
Non
deprimetevi non serve!
Lo stress è un disturbo relativamente recente, la cui comparsa viene fatta risalire intorno al 1700 con la nascita delle grandi città, accompagnate da un aumento del rumore, dall’affollamento, dagli spostamenti, dal traffico, dall’inquinamento e dai ritmi della produzione industriale.
Le prime osservazioni scientifiche sullo
stress risalgono agli anni Trenta, ad opera di uno scienziato americano (Selye)
che osservò gli effetti delle sollecitazioni esterne sull’organismo e la
capacità di quest’ultimo di reagire.
TIPI STRESSATI
Chi di noi non si sente o non si è sentito almeno una volta nella vita stressato? Stressato dal lavoro, dallo studio, dagli impegni familiari, dallo sport. La giornata è costellata da tanti piccoli momenti stressanti che progressivamente esauriscono le risorse del nostro organismo.
Lo Stress di chi Lavora
Alcune indagini hanno evidenziato che la
maggioranza dei lavoratori, soddisfatti o meno della propria professione, è
colpita da tensione emotiva, affaticamento, difficoltà a riposare. Secondo una
recente ricerca, almeno un lavoratore europeo su tre è colpito da stress da
lavoro. Le donne ne sono colpite in un numero maggiore rispetto agli uomini
anche perché sempre più donne lavorano e cresce la difficoltà a conciliare il
lavoro stesso con gli impegni famigliari.
Lo studio, gli esami da preparare, le
scadenze o i compiti di ogni pomeriggio rappresentano una fonte di stress che
determina una perdita di tono ed energia a livello fisico ma soprattutto a
livello mentale. Molti studenti, verso la fine dell’anno scolastico o in
corrispondenza di esami particolarmente difficoltosi, lamentano affaticamento e
difficoltà di memoria e concentrazione; funzioni la cui efficienza è
indispensabile per portare avanti lo studio.
Lo
stress di chi pratica attività sportiva
Lo sport intenso, gli allenamenti e le
competizioni bruciano una consistente quantità di energie dell’organismo con
conseguente stanchezza fisica e indebolimento generale.
Mancanza di tono
ed energia. Ci sentiamo stanchi, ogni mattina di più e
nonostante ci sforziamo di iniziare la giornata con entusiasmo, non riusciamo a
tenere il ritmo. Il senso di affaticamento generale ci rende apatici, poco
attivi e scarsamente vitali.
Difficoltà di
concentrazione. La nostra capacità di concentrazione perde qualche
colpo; abbiamo difficoltà a ricordare e scarso rendimento nello studio e nel
lavoro intellettuale.
Problemi digestivi.
Una delle più comuni conseguenze dello stress, unitamente ad un’alimentazione
frettolosa e poco equilibrata, è una cattiva digestione, che può manifestarsi
anche con disturbi addominali.
Difficoltà a riposare.
La continua tensione giornaliera non ci consente di raggiungere il rilassamento
necessario per un buon sonno ristoratore. L’incapacità di riposare riduce le
nostre possibilità di recupero, cosicché stanchezza fisica e mentale si
accumulano giorno dopo giorno.
Reazione
d’allarme
Preparazione a reagire
( Indipendentemente dallo specifico fattore di stress )
|
|
Fase della resistenza
Tentativo di adattamento
Fortemente specifica nei confronti dell’agente stressante
|
|
/ \
/ \
......... .....ADATTAMENTO ESAURIMENTO
Preparazione a reagire
( Indipendentemente dallo specifico fattore di stress )
|
|
Fase della resistenza
Tentativo di adattamento
Fortemente specifica nei confronti dell’agente stressante
|
|
/ \
/ \
......... .....ADATTAMENTO ESAURIMENTO
..........Ritorno
all’equilibrio Stato di malessere fisico e mentale
L’organismo possiede un eccezionale sistema di adattamento
allo stress, rappresentato da una serie si meccanismi compensatori che ci
permettono di “ adattarci “ a qualsiasi situazione avversa e
quindi di fronteggiarla. Questi meccanismi funzionano allo stesso identico modo
indipendentemente dal tipo di stress che dobbiamo affrontare e tendono a
ripristinare il giusto equilibrio delle funzioni biologiche.
Quando ci troviamo di fronte ad un fattore stressante, il
nostro organismo ci lancia una sorta di S.O.S. per avvertirci che sta accadendo
qualcosa di imprevisto e non controllabile: dobbiamo mobilitare tutte le risorse
disponibili.
Questa reazione è indispensabile dal tipo di stimolo stressante
(studio, lavoro, ecc) che l’ha innescata e determina come prima conseguenza un
aumento dei livelli di adrenalina, che nel nostro organismo funziona
come un messaggero di un pericolo o di una minaccia imminente e comunica ai vari
organi ed apparati la necessità di preparasi a reagire.
La reazione di adattamento
A questo punto l’organismo è pronto a combattere e diventa
importante scegliere la strategia più adatta al nemico che vogliamo
vincere.
Questa fase della risposta allo stress è infatti fortemente specifica
nei confronti del fattore che lo ha scatenato; ciò significa che se lo stress
iniziale è stato di tipo fisico come, ad esempio, un eccessivo dispendio di
energie a causa di un lavoro particolarmente faticoso, la strategia vincente
sarà quella di rendere disponibili le riserve di energia ed aumentare i tempi di
sonno per favorire un buon recupero.
Se l’organismo ha utilizzato la giusta
strategia, si raggiunge il cosiddetto “ adattamento “, che ci consente
di trovare un nuovo equilibrio.
Se tuttavia il fattore di stress persiste e giunge ad
oltrepassare una determinata intensità critica, le riserve energetiche
dell’organismo si consumano poco a poco fino ad esaurirsi e lo stato di
adattamento raggiunto nella precedente fase viene perduto lasciando il posto ad
uno stato di malessere generale.
Le sostanze adattogene devono questo nome proprio
alla loro capacità di intervenire sulla reazione di adattamento dell’organismo
potenziandola.
La loro funzione è proprio quella di innalzare la soglia
di tollerabilità dell’organismo nei confronti dello stress:
ciò significa che l’organismo dispone di maggiori risorse per fronteggiarlo.
Tra le numerose piante medicinali in grado di favorire il recupero delle energie
dell’organismo, ne esistono alcune particolarmente efficaci nel ridurre lo stato
di tensione continuata che si accompagna alla condizione di stress.
Sia il Ginseng
che
l’Eleuterococco
sono
impiegati per le loro capacità di innalzare l’efficacia generale nelle
situazioni di stress.
L’effetto che producono è quello di renderci più vitali
nello svolgere tutte le azioni quotidiane.
Come tutti gli adattogeni sono efficaci sia sulle capacità mentali, ( migliorano
l’attenzione, la concentrazione e la memoria), sia sulle performance fisiche,
migliorando la capacità di compiere lavoro muscolare e riducendo il senso di
fatica.
L’Eleuterococco, è una pianta che appartiene alla stessa
famiglia
del Ginseng e proviene dalla steppa della Siberia dove è chiamata "cespuglio del
diavolo".
Le sue proprietà antistress e adattogene sono state sperimentate in doppio cieco
su vari gruppi di sportivi. I risultati dimostrano che l'euterococco, durante
l'esercizio muscolare fa diminuire la frequenza cardiaca e migliora la capacità
di prelevare ossigeno dall'ambiente.
Molto studiato anche in Russia e
diffusamente somministrato agli anziani per ritardare gli effetti
dell'invecchiamento, l'eleuterococco aumenta la resistenza agli sforzi, ed è
assolutamente privo di tossicità: il suo effetto è farmacologicamente
attribuibile ai vari ginsenosidi ed eleuterosidi contenuti in esso.
In
particolare favorisce le fisiologiche difese immunitarie dell’organismo spesso
indebolite in condizioni di stress prolungato, mentre il
Ginseng è un tonico la cui composizione è molto complessa; infatti,oltre ai
ginsenosidi, vi sono altre sostanza che hanno un ruolo fisiologico importante:
vitamine, del gruppo B, vitamina C, olii essenziali ed aminoacidi. Gli si
attribuisce un effetto positivo sull’abbassamento del colesterolo ed un’azione
rivitalizzante generale.
Ricchissima di vitamine e minerali e proteine la spirulina è
una
microalga ben conosciuta nei tempi antichi, tanto da essere per le popolazioni
dell'antico Messico, uno dei cibi fondamentali.
Le vitamine presenti sono:
carotene, vitamina E, tiamina, riboflavina, acido nicotinico, piridossina, acido
pantotenico, inositolo, acido folico, biotina, vitamina B12. I minerali
presenti: calcio, magnesio, fosforo, ferro, sodio, potassio, manganese, zinco e
tracce di cromo, cobalto e selenio.
Ha il duplice scopo di rispondere alle
aumentate necessità proteiche dell'organismo, e a indurre un senso di sazietà,
nelle cure dimagranti.
È un integratore di vitamina A, vitamina B6, B12, colina,
acido folico, inositolo, potassio, magnesio.
Il Ginseng in Cina da oltre 2000 anni gode della reputazione di
essere un tonico, energizzante, afrodisiaco ed elisir di " lunga vita ".
Trova
ragione di esistere nei casi di stanchezza fisica e mentale, nelle
convalescenze, nelle condizioni di surmenage e nella lotta contro
l'invecchiamento.
Recentissimi studi, eseguiti in Cina,
hanno dimostrato che i ginsenosidi sono "spazzini" chimici molto attenti
a neutralizzare la formazione
delle specie radicaliche.
Ed è stato dimostrato che proteggono sia il cuore che
il cervello dai danni provocati dalla temporanea ischemia (infarto).
L'utilizzo dei prodotti fornisce interessanti prospettive per moderne strategie
terapeutiche e di ricerca.
La pappa reale è prodotta dalle api per nutrire le loro future
regine.
L'analisi conferma la sua ricchezza di elementi indispensabili alla
vita: vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, PP, H, acido folico), minerali
(fosforo, rame, ferro, zolfo e selenio), acidi grassi insaturi, aminoacidi e
sostanze ormonali.
La pappa reale è difficile da conservare allo stato naturale,
infatti è generalmente presentata sotto forma liofilizzata e mescolata al
polline prezioso apporto naturale di minerali e oligoelementi.
La pappa reale è
un eccellente tonico per i giovani nel periodo della crescita, per le persone
anziane, per i convalescenti e in generale per tutte le persone stanche e
depresse.
L’abbassamento del tono generale dell’organismo che si
verifica in caso di stress non è semplicemente dovuto ad un eccessivo dispendio
energetico: è anche difficoltà di recupero delle energie perse.
Il processo
stesso di adattamento allo stress richiede una quantità considerevole di
energie, sia durante la fase di allarme che nel corso del tentativo di
resistenza dell’organismo.
Il grande divario tra le energie richieste
dall’organismo per fronteggiare una situazione di stress e la difficoltà a
recuperare, determina un forte sbilanciamento tra le “ risorse consumate “ e
quelle che in realtà riusciamo a rigenerare.
Come è ovvio, questo continuo
deficit esaurisce rapidamente le riserve dell’organismo quindi,
all’azione degli adattogeni ( che conferiscono maggiore vitalità ), è
importante associare
principi attivi che migliorino il recupero delle energie favorendo il
rilassamento.
Consigliata anche la lettura dell'articolo dedicato all'invecchiamento.
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