Conseguenze individuali da stress di lavoro
Lo stress rappresenta uno dei principali problemi di salute legato
all'attività lavorativa riferito più frequentemente e, secondo i dati
rilevati nel 2005, colpisce il 22% dei lavoratori dell'UE, percentuale
che le proiezioni danno in aumento. Lo stress influisce fortemente sulla
redditività. In termini puramente economici si stima che nel 2002 il
costo economico annuale dello stress legato all'attività lavorativa
nell'UE è stato calcolato pari a 20 miliardi di euro.
Di fronte ad un’esposizione prolungata a situazioni di stress si
possono manifestare sintomi fisici, psichici o sociali legati proprio
all’incapacità delle persone di colmare il divario tra i loro bisogni e
la loro attività lavorativa. Va altresì sottolineato che persone diverse
possono reagire in modo diverso a situazioni simili e una stessa
persona può, in momenti diversi della propria vita, reagire in maniera
diversa a situazioni simili.
Secondo le cifre fornite dall'Agenzia, le vittime dello stress da
lavoro in Europa sarebbero circa 40 milioni di lavoratori, colpiti da
malattie professionali quali disturbi gastrointestinali e
cardiovascolari, spossatezza e depressione. Lo stress da lavoro può
causare danni fisici o psicosociali ed è tra le cause più comuni di
malattia dei lavoratori in tutta la UE
Il rischio stress lavoro correlato è riconducibile ad alcune
caratteristiche del lavoro come, ad esempio, carichi lavorativi
eccessivi, basso grado di controllo sull’attività svolta, basso sostegno
organizzativo, ambiguità e conflitti di ruolo, scarse possibilità di
sviluppo professionale, precarietà del lavoro, stipendio non adeguato e
la presenza di varie forme di molestie (bullismo, mobbing, ecc.).
Nel momento in cui l’individuo non riesca a fronteggiare queste
situazioni, le risposte da stress possono manifestarsi a livello:
- Fisiologico: lo stress innesca reazioni a livello del sistema nervoso autonomo e del sistema ormonale, perciò si potrebbero avere ripercussioni a livello cardiovascolare (accelerazione del battito cardiaco), respiratorio (aumento della frequenza respiratoria), muscolo-sceletrico (ipertonia) e a livello del sistema immunitario (la produzione di adrenalina e cortisolo e corticosterone inibiscono la produzione di globuli bianchi).
- Psicologico: i principali effetti dello stress riguardano il manifestarsi di stati emotivi negativi, quali rabbia, ansia, irritabilità e sintomi di depressione. Dal punto di vista cognitivo, invece, si riscontrano calo dell’autostima e del senso di autoefficacia, diminuzione dell’attenzione (con conseguente innalzamento della probabilità di errori e incidenti) e percezione di ostilità da parte del sistema sociale dell’individuo. Infine, dal punto di vista comportamentale, si osservano cali delle prestazioni (sia in termini quantitativi che qualitativi) e una maggiore inclinazione alla dipendenza da alcol e sigarette.
Il calo in termini di salute fisica e mentale dei lavoratori porta
inevitabilmente al deterioramento delle prestazioni dell’intera organizzazione: questo aspetto è riscontrabile in alcuni indicatori come l’aumento dell’assenteismo, l’aumento del tasso di turnover
e la riduzione della produttività. Un altro indicatore principe della
presenza di stress lavoro correlato è il problema del presenzialismo. Il
presenzialismo è definibile come il semplice presenziare al lavoro
senza apportare la propria totale portata produttiva a causa di problemi
di salute. Questo fenomeno sembra emergere quando il lavoratore si
sente stressato, ma, nel contempo, teme di perdere il posto e di essere
etichettato come malato.
Motivi di stress negli ambienti lavorativi
- Ambiente e Attrezzature: Condizioni fisiche di lavoro (illuminazione, rumore, clima, ecc.), problemi inerenti l’affidabilità, la disponibilità, l’idoneità, la manutenzione, l’obsolescenza o la riparazione di strutture ed attrezzature di lavoro, condizioni di sicurezza rispetto ai vari rischi esistenti;
- Disegno del compito lavorativo: Lavoro ripetitivo, lavoro frammentato, mancata definizione di competenze e conoscenze necessarie a svolgere il lavoro, sottoutilizzo delle competenze individuali mancata conoscenza di scopi e processi;
- Carico e ritmo di lavoro: Sovraccarico o sottocarico di lavoro, mancanza di controllo sul ritmo, tempo insufficiente per eseguire il compito, scadenze pressanti;
- Orario di Lavoro: Lavoro a turni, orari di lavoro rigidi, imprevedibili, eccessivamente lunghi o che alterano i ritmi sociali, assenza di pause.
Contesto lavorativo
- Organizzazione del lavoro: carenze di comunicazione, bassi livelli di sostegno per la risoluzione di problemi e lo sviluppo personale, mancanza di definizione degli obiettivi organizzativi;
- Rapporti interpersonali: Isolamento fisico o sociale, rapporti limitati con i superiori, leadership non efficace, conflitti interpersonali, mancanza di supporto sociale;
- Ruolo nell’organizzazione: Ambiguità e conflitto di ruolo, responsabilità non definite, scarso valore sociale attribuito al lavoro;
- Sviluppo di carriera: Incertezza o blocco della carriera,bassa retribuzione, precarietà dell’impiego;
- Controllo e Libertà decisionale: Partecipazione ridotta al processo decisionale, carenza di controllo sul lavoro (il controllo, specie nella forma di partecipazione rappresenta anche una questione organizzativa e contestuale di più ampio respiro);
Fonti:
- Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro, (2010). Decreto legislativo 81/2008 s.m.i. Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato. Guida operativa Marzo 2010. http://media.teknoring.it/file/sicurezza/sic_1_valutazione_stress_regioni.pdf
- ^ European Agency for Safety and Health at Work, (2000). Research on Work-related Stress. http://osha.europa.eu/en/topics/stress
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