ALIMENTI IN FRIGORIFERO E DISPENSA UN PERICOLI PER LA NOSTRA SALUTE
La dispensa e il frigorifero possono
trasformare gli alimenti da sani e nutrienti a tossici solo per una
cattiva conservazione. Non tutti sanno che la data di scadenza impressa
sulla confezione si riferisce al prodotto integro, conservato
correttamente alla temperatura consigliata. Molti cibi infatti si
deteriorano velocemente e dopo 2 - 3 giorni possono comparire muffe o
tossine non visibili agli occhi del consumatore.
Per conservare al meglio i cibi non
freschi come biscotti, pane e grissini, dolci in genere, è necessario
verificare che la dispensa non sia posta vicino al forno o al motore del
frigorifero poiché gli sbalzi di temperatura e l'umidità possono
deteriorare anche gli alimenti secchi.
Succhi di frutta e spremute - questo
genere di bevanda è spesso presente nei frigoriferi delle famiglie
italiane, ma non tutti sanno che una volta aperta la confezione il succo
deve essere consumato entro 2 -3 giorni, meglio quindi comperare
confezioni piccole in modo da consumarle in tempi brevi.
Sughi e salse a base di pomodoro -
questo ortaggio è facilmente deperibile ed è uno dei più subdoli in
quanto il gusto, già acidulo, del pomodoro può rimanere quasi inalterato
anche se si è già deteriorato. Un barattolo di passata, di pelati o di
sugo, non dovrebbe rimanere aperto in frigorifero per più di 5 giorni
in quanto la muffa può essersi già formata anche se non è visibile.
Maionese, ketchup, senape - essendo
condimenti a base di grassi sono più resistenti alle muffe ed ai batteri
ma devono essere consumati entro due mesi dall'apertura del vasetto. E'
buona norma verificare sapore e scadenza soprattutto se il frigorifero è
sempre pieno e il vasetto rimane nel fondo del frigorifero per molto
tempo.
Formaggi - se sono freschi bisogna
affidarsi alla data di scadenza impressa sulla confezione. Per le
mozzarelle di bufala il giorno della scadenza spesso coincide con
l'inizio del deterioramento del formaggio.
Per i formaggi a pasta dura si può
cercare di perfezionare la conservazione avvolgendoli con una pellicola
trasparente, quella usata abitualmente in gastronomia. Se compare della
muffa è meglio eliminarla con un coltello rimuovendo la parte in
profondità, almeno 2 centimetri e pulendo ogni volta la lama del
coltello.
Uova - questo alimento è molto
delicato e bisogna seguire attentamente la data di scadenza, le uova non
vanno tolte dal contenitore che va tenuto nei ripiani più bassi del
frigorifero.
Riso e pasta - basta un rimasuglio di
farina sul fondo della credenza per dare vita a piccole farfalline che
potrebbero invadere tutte le altre confezioni aperte di pasta e farina:
fai quindi molte attenzione ai pacchi semiaperti. Il pacco del riso deve
rimanere sempre chiuso una volta tolto dal sottovuoto; in estate è
meglio tenerlo in un posto fresco ed utilizzarlo in fretta poiché
potrebbero formarsi con il caldo dei piccoli vermetti all'interno della
busta.
Omogeneizzati - i cibi della prima
infanzia vanno utilizzati con molta precauzione. I vasetti aperti vanno
consumati entro 3 giorni. Quando il bambino mangia direttamente dal
vasetto, il cucchiaino e la saliva possono contaminare l'alimento
moltiplicando la presenza di batteri al suo interno: meglio quindi
prelevare la quantità necessaria con un cucchiaio pulito e riporre il
resto in frigo.
Carne e pesce - la carne a fette va
consumata entro due - tre giorni dall'acquisto, se macinata addirittura
entro le 24 ore. La carne di pollo è la più delicata, segue la carne di
maiale e per ultima quella di manzo. Il pesce va cucinato entro due
giorni dall'acquisto e non va lavato fino al suo utilizzo.
Alcuni prodotti come pasta fresca,
formaggi, salumi, carne, pane o insalate sono confezionati in "atmosfera
modificata", ma cosa vuol dire? All'interno della confezione viene
immessa dell'aria costituita da una miscela di gas - azoto (gas inerti),
anidride carbonica e in alcuni casi ossigeno. Questo trattamento di
conservazione permette all'alimento di non alterare le sue sostanze
organolettiche e ne prolunga quindi la durata, rallentando la
moltiplicazione di alcuni microrganismi, e l'aspetto. Una volta aperta
la confezione l'alimento comincia a deteriorarsi come un qualsiasi cibo
fresco e va quindi posto in frigo e utilizzato al più presto possibile.
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