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22 gennaio 2012

L’inquinamento contamina anche il liquido seminale

l’inquinamento contamina anche il liquido seminale


liquido seminaleLe sostanze nocive presenti nell’aria sono causa di infertilità. A rischio gli abitanti dei grandi centri urbani.
Per godere di buona salute, oltre ai cibi che ingeriamo bisogna stare attenti anche alle sostanze che respiriamo. Quando, poi, le sostanze nocive presenti nell’aria si uniscono alle fibre alimentari le conseguenze negative si ripercuotono sulla salute sessuale e, in particolare, sulla fertilità. L’inquinamento ed il contatto con sostanze nocive, contaminano quotidianamente la nostra capacità riproduttiva, soprattutto quando si vive in centri urbani di grandi dimensioni.
Gli “interferenti endocrini”. Queste conclusioni sono il risultato di un progetto di ricerca chiamato “Previeni”, durato 4 anni e pubblicato lo scorso 10 novembre, coordinato dal Professor Alberto Mantovani e condotto dal WWF insieme all’Istituto Superiore di Sanità, all’Università di Siena e all’Università La Sapienza di Roma, con il finanziamento del Ministero dell’Ambiente. Oggetto dello studio sono stati i cosiddetti “interferenti endocrini”, sostanze nocive chiamate in questo modo perché capaci di interferire sugli equilibri dei nostri ormoni e, in particolare, su quelli sessuali e, di conseguenza, sul liquido seminale. Purtroppo, questi interferenti si trovano ovunque:
-       tessuti, tappeti e vestiti;
-       pentole antiaderenti e contenitori;
-       giocattoli;
-       pesticidi, oli  e prodotti industriali;
-       dispositivi medici;
-       auto, pc e televisori;
-       alimenti.
Le malefiche sostanze di cui parliamo, capaci di intaccare lo sperma e comprometterne la capacità fecondativa, sono di tre tipi:

  1. perfluorati, utilizzati nei processi industriali per la produzione di tappeti,stoviglie ecc.
  2. ftalati, che possono causare disturbi di tipo mentale, emotivo e comportamentale nei bambini;
  3. bisfenolo, la sostanza più temuta e messo al bando da una direttiva Europea in vigore dallo scorso marzo. Prima, il bisfenolo era presente in grande quantità nel policarbonato, una materia plastica usata per i biberon.

liquido seminale 
La prevenzione. Eliminare l’inquinamento è una missione impossibile, ma ridurne il suo impatto sulla salute, e soprattutto sulla fertilità dello sperma, è fattibile. Gli esperti del progetto “Previeni” stanno mettendo a punto un opuscolo guida con indicazioni e suggerimenti sulle sostanze e gli alimenti da evitare.  Nel frattempo, grazie ai dati emersi dalla ricerca, ecco una serie di indicazioni utili per la prevenzione del problema:
-       Cambiare aria: la popolazione dei grandi centri urbani è esposta a livelli più alti di inquinamento di quelli dei centri più piccoli. Si consigliano, dunque, frequenti spostamenti dalle metropoli verso paesi meno affollati ed inquinati.
-       Attenzione durante la gravidanza: la placenta non è una barriera invalicabile e alcuni interferenti endocrini si possono trasferire dalla madre al feto. Inoltre, le eventuali alterazioni non sono sempre visibili alla nascita, ma potrebbero manifestarsi in età adulta, come nel caso dell’infertilità. Prestare, dunque, molta attenzione all’alimentazione e alla qualità della vita durante i mesi di gravidanza.
-       Curare l’alimentazione: gli interferenti endocrini si legano particolarmente bene ai grassi alimentari, primo tra tutti il latte. Evitare i cibi ad alto contenuto di grassi farà bene non solo alla vostra dieta ma anche alla vostra salute in generale.
-       Preferire sempre il vetro alla plastica: nella scelta del biberon, per esempio, optare per il vetro  in quanto la plastica tende a deteriorarsi ed il bisfenolo contenuto in essa si mischia facilmente con il latte e viene ingerito dal bambino.

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