- asma
- bronchite
- bronchiolite
- bronchiectasie
- febbre da fumi metallici
- cancro
- fibrosi polmonare
- asbestosi
- mesotelioma
- siderosi
- silicosi
- edema polmonare
- polmonite interstiziale
Ciò non accade per gli altri organi del corpo umano. Prendiamo ad esempio, uno per uno i principali organi:
Il cuore: nessuna delle malattie tipiche del cuore (malattie delle coronarie con angina e infarto, valvulopatie, miocarditi, pericarditi, aritmie…) può essere ascritta direttamente ad una qualsiasi professione.
Il rene e l’intestino e la vescica sono ben protetti dall’ambiente professionale e non presentano alterazioni causate direttamente dal tipo di lavoro salvo che per le malattie da esposizione a radiazioni X o γ od a causa di inquinanti ambientali e da stili di vita ( fumo di sigaretta).
Anche l’ipertensione o le artropatie non sono imputabili direttamente al tipo di lavoro ma principalmente a fattori di rischio individuali.
Solo alcuni tumori ematologici sono di tipo professionale come le leucemie od i linfomi rilevabili nei soggetti esposti a radiazioni.
Al contrario l’apparato respiratorio si ammala spesso da lavoro. Perchè ciò avvenga è fondamentale il ruolo della inalazione di aria inquinata da aerosoli,
vapori, polveri, fumi e gas che provocano effetti broncopolmonari acuti e cronici.
C’è tuttavia un denominatore comune a favore di molte malattie respiratorie che interessa tutti indipendentemente dal tipo di lavoro ed è il fumo di sigarette attivo o passivo e l’inquinamento outdoor .
Lo stile di vita della popolazione è dunque un elemento fondamentale della salute respiratoria.
Molti tipi di lavoro che producono fumi e gas scatenano sintomi respiratori ( tosse, espettorazione, dispnea, rumori respiratori) ma solo alcuni di questi possono determinare specifiche malattie polmonari ben inquadrabili nosologicamente.
- Asma bronchiale occupazionale :
L’asma occupazionale è stata descritta nei lavoratori che inalano isocianati monometrici e prepolimerici volatili come toluenediisocianato, esametilenediisocianato. difenilmetano disocianato e cianoacrilati, latex, glutaraldeidi e Sali di persulfato. Tali sostanze chimiche sono contenute prevalentemente in solventi di vernici od in miscele poliuretaniche usate per la catalisi di poliesteri nella sintesi di resine.
I lavori a rischio di causare asma occupazionale sono:
- pittori che usano vernici anche spray
- gli assemblatori di vernici e coloranti
- cuochi
- operatori della sanità
- falegnami
- pulitori
- lavandai
- parrucchieri
- carrozzieri
- agricoltori che si espongono a muffe tipo monascus ruber e muschi o che inalano pesticidi
- Lavoratori allo stoccaggio dei salmoni
2. La bronchite cronica occupazionale
La tracheobronchite e bronchiolite cronica ( spesso associate a bronchiectasie, cuore polmonare cronico, insufficienza respiratoria parziale o globale) sono state descritte nei lavoratori metalmeccanici tagliatori di metalli con arco elettrico o con fiamma ossidrica od acetilenica, saldatori e tornitori .
La patogenesi della malattia polmonare si configura nel tipico “polmone del saldatore” di cui vi è ampia letteratura internazionale.
L’esposizione lavorativa determina la broncopneumopatia cronica e si riferisce ai danni polmonari derivanti dall’inalazione di fumi, vapori,gas e polveri ( che si formano attraverso la condensazione di vapori generati dal calore di fusione ad alta temperatura del metallo o lega da saldare) e durante lavori di saldatura autogena e taglio dei metalli di lamiere, specie se zincate e delle leghe con arco elettrico e con fiamma ossidrica o ossiacetilenica.
L’esposizione lavorativa registra i seguenti inquinanti ambientali :
- -Ossidi metallici di ferro, cromo, manganese, zinco, rame, cadmio, berillio, mercurio, arsenico, nichel, piombo,titanio.
- -Prodotti derivati dagli elettrodi: cristalli di silicati (Si02)e carbone, , biossido di titanio, ossidi di alluminio, Berillio, isocianati, , ammoniaca, solventi organici del tipo formaldeide, stirene, composti del fosgene, HCL, Pb, Cr.
- -Gas di ozono, NO2, CO, CO2.
- -Vapori di cadmio.
- Fosgene o cloruro di carbonile (COCl2)gas tossico modestamente solubile in acqua che raggiunge senza decomporsi gli alveoli dove produce ac.cloridrico secondo la reazione COCl2+H2O= 2HCl+CO2
- Ossidi di azoto NO, NO2, l’ipoazotide ( N204), N203, N2O5.
- L’NO2 ed il suo dimero N204 sono 1,5 volte più pesanti dell’aria e si producono a temperature elevati pari a 3000°C e dai raggi UV. Raggiunti gli alveoli si trasformano in ac.nitroso e nitrico.
(IARC, volume 49 Nickel, Chromium and Welding, 1997)
La concentrazione delle polveri nella zona di manutenzione dei reparti di saldatura raggiunge i 21,50 mg/m3 e ciò 4 volte di più che nel centro ambiente della industria metalmeccanica (Cl. Lavoro Pavia).
Il “polmone del saldatore” è malattia polmonare grave ed evolutiva e si può complicare con di insufficienza respiratoria acuta che porta il malcapitato al ricovero urgente ed è spesso motivo di invalidità civile con riduzione permanente della capacità lavorativa .
Il” polmone del saldatore” si manifesta gradualmente durante anni di scarsa o nulla sorveglianza sanitaria nell’ambiente di lavoro di metallurgia.
Infatti come emerge delle schede di sorveglianza sanitaria dove sono state eseguite spirometrie , spesso vengono individuati i seguenti tipi di “ difetti ventilatori”:
difetto ventilatorio OSTRUTTIVO
difetto ventilatorio OSTRUTTIVO alle piccole vie aeree
difetto ventilatorio MISTO prevalentemente OSTRUTTIVO
difetto ventilatorio RESTRITTIVO prevalente
difetto ventilatorio RESTRITTIVO
Tale variabilità dei difetti ventilatori conferma la molteplicità dei danni fisiopatologici che si instaurano nell’apparato respiratorio di questi lavoratori.
La sorveglianza sanitaria , quando attuata a norma di legge,è fondamentale sia per porre la diagnosi precoce della malattia professionale in fase iniziale ( quando è ancora reversibile e quindi guaribile) che nella caratterizzazione fisiopatologia della malattia polmonare ormai cronicizzata.
La fibrosi polmonare professionale
In questo caso nel polmone del lavoratore si depositano polveri inerti sclerogene (pneumoconiosi) a base di silicio (silicosi) carbone (antracosi) ferro (siderosi), asbesto (asbestosi).Queste pneumoconiosi sono frutto della deposizione cronica delle polveri nel polmone. Quando si verifica una esposizione acuta si configura il quadro della febbre da fumi metallici. Questa malattia si verifica quando vengono inalati fumi o vapori contenenti ossidi metallici contenenti cadmio, ferro, manganese, nichel, selenio, stagno e l’antimonio.
I lavoratori a rischio sono:
- Saldatori
- Carpentieri
- Lattonieri
- Vetrai
- Soffiatori del vetro.
- Industria dei coloranti, vernici e smalti
- Fabbricatori dei fiammiferi e dei fuochi artificiali
- Fabbricatori delle pile
Cancro
Radiazioni, asbesto, prodotti della combustione del catrame, anilina,nichel, cadmio, cromo VI, arsenico possono provocare carcinoma broncopolmonare e pleurico( mesotelioma) , carcinoma delle cavità nasali e paranasali leucemie e linfomi.
I lavoratori a rischio sono:
- muratori
- lavoratori a contatto con fibre di asbesto
- militari a contatto con armi radioattive
- personale medico e paramedico esposto a radiazioni X e γ
- astronauti
- piloti aeronautici
- cantieristi navali
- saldatori
- falegnami
- calzolai e lavori di rifinitura del cuoio.
-Protocollo di sorveglianza sanitaria dei saldatori DPR 303/56 e D.Lgs.626/94-DECRETO 27 APRILE 2005:
ELENCO DELLE MP RESPIRATORIE causate da fumi e gas di saldatura per le quali è OBBLIGATORIA LA DENUNCIA, ai sensi dell’art.139 DPR 1124/65
- Fibrosi polmonare
- Pneumoconiosi
- Bronchite cronica
- BPCO
- Asma bronchiale
- Bronchiectasie
- Broncopolmonite
- Tumori polmonari e pleurici
- Edema polmonare
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