L’obiettivo primario che la naturopatia si prefigge è quello della promozione e mantenimento dello stato di salute.
Il naturopata è il professionista che in veste di educatore olistico o
curatore globale, consiglia, segue, informa coloro che decidono di
mantenersi in salute o recuperare lo stato di benessere globale,
ricorrendo a sistemi, pratiche, metodiche, filosofie, correnti di
pensiero e quant’altro sia riferito agli elementi della natura. In tal
veste può essere considerato un “consigliere eccellente” ed un
“educatore olistico”, ovvero un esperto nel settore delle medicine
complementari, in grado di consigliare, curare o indirizzare il proprio
assistito verso settori specifici, o complessi, delle “medicine non
convenzionali”.
In tale operare si possono prefigurare alcune azioni di propria competenza:
*
ricorrere al sapere filosofico, pedagogico, psicologico e
sociologico, per stimolare a prendere coscienza del disordine causante
lo stato di malessere. *
indicare quali percorsi sono idonei al raggiungimento delle informazioni risolutrici dello stato di disordine; *
guidare lungo tutto l’iter terapeutico fungendo da vero tutore,
consigliando i migliori atteggiamenti nell’attuare uno stile di vita
sano, rinnovato e duraturo. In questo agire ricorrerà a tutti i mezzi
che la natura pone a disposizione dell’uomo.
Le attività
oggetto della professione di naturopata si fondano su discipline,
pratiche, metodologie e tecniche generali o specifiche volte allo
studio, alla ricerca, alla consulenza, all’analisi, alla valutazione
empirica ed intellettuale ed all’intervento: sui fenomeni, sui processi,
sulle strutture, sugli stili di vita, sugli orientamenti di valore.
La professione di naturopata si svolge attraverso la ricerca, l’analisi
e le pratiche naturopatiche aventi come obiettivo il mantenimento dello
stato di salute quale equilibrio dinamico psico-fisico-sociale.
Il suo operato è prevalentemente indirizzato alla prevenzione ponendosi
in relazione all’assistito quale guida, consigliere, mediatore, tutore e
curatore.
La professione di naturopata consiste nel
consigliare e guidare l’assistito al mantenimento dello stato di salute o
al suo recupero tramite il concorso del raggiungimento dell’obiettivo
perseguito a livello di prevenzione primaria; tramite le dinamiche
relative all’individuazione delle cause: dissonanti, alterative, e in
generale entropiche; quali cause primarie o secondarie, dirette o
indirette, esogene o endogene, individuali o sociali, ed ecologiche.
La professione di naturopata include le attività di: ricerca,
sperimentazione, pianificazione, programmazione, progettazione,
organizzazione, valutazione, formazione, didattica e consulenza
nell’ambito salutistico senza abusare delle competenze proprie di quelle
professioni già regolamentate.
La naturopatia si presenta come
un “corpus salutistico” comprendente numerose discipline, pratiche e
metodiche, il cui scopo consiste nel mantenere o recuperare lo stato di
benessere psico-fisico–sociale. Ravvisare completamente ciò che ne fa
parte è praticamente impossibile, considerando che nei vari paesi nella
quale si è diffusa, presenta notevoli differenze, che ancor più vengono
rintracciate nelle numerose scuole di formazione, per niente allineate
sull’iter formativo; tali diversità sono presenti anche in Italia.
Quindi la naturopatia è più un contenitore che un contenuto, possiamo
definirla una “disciplina complessa ed articolata” o multidisciplinare,
basti pensare che in diversi testi viene appellata quale “medicina
naturopatica”.
Tanto per comprendere il significato del termine
“medicina” ricorriamo quale esempio alla medicina tradizionale cinese
che comprende, considera e applica un gran numero di discipline e
pratiche terapeutiche, come l’agopuntura, la moxa, la coppettazione, la
fitoterapia, l’alimentazione, ecc.
Ebbene la naturopatia, in scala infinitamente minore, presenta le caratteristiche di un insieme articolato e vario.
Il pensiero filosofico
La naturopatia sposa il causalismo, proprio perché permette di porre in
relazione il sintomo (quale manifestazione) alla propria causa, ovvero a
ciò che, per una legge naturale, sta imponendo un evento che si sta
palesando gradatamente. Siccome ogni azione attiva un processo al quale
si legheranno gli eventi successivi, bisogna per prima cosa intervenire
sull’azione attuando una prevenzione ottimale.
La naturopatia
sposa il pensiero filosofico del vitalismo, secondo il quale tutti i
processi vitali sono alimentati e governati da una forza chiamata Forza
vitale.
Molti naturopati affermano che la naturopatia è
perfettamente aderente al pensiero olistico, tanto da rintracciare nella
medicina olistica la stessa medicina naturopatica. Certo è che nella
naturopatia viene totalmente rifiutato il riduzionismo, e l’organicismo,
mentre l’olismo si sposa egregiamente con il pensiero naturopatico, ma
affermare la totale sovrapposizione è forse troppo.
Anche tra
il naturismo e la naturopatia vige uno stretto legame, tanto da poter
affermare che la naturopatia sia poco alla volta emersa dal naturismo,
quale processo graduale, per poter segnalare in maniera più credibile le
proprie conoscenze salutistiche. Potremmo dire che i naturisti
rappresentano una corrente di pensiero sorta nel periodo moderno, mentre
i naturopati appartengono al periodo contemporaneo. In realtà non vi è
alcuna netta linea di demarcazione tra i due; la più sostanziale
diversità è che nel naturismo si rintraccia un movimento popolare,
mentre nella naturopatia un insieme di discipline
pedagogiche-salutistiche, o educative-sanitarie.
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