Sembra proprio che il gruppo sanguigno influenzi la suscettibilità
nei confronti delle malattie, le scelte alimentari e il tipo di attività
fisica che dovrebbe essere praticata.
Provatelo su voi stessi,
almeno per due settimane e il vostro corpo ne trarrà sicuramente
beneficio: aumento della vitalità, perdita di peso, riduzione dei
problemi digestivi e miglioramento di disturbi cronici come l'asma, il
mal di testa e i bruciori di stomaco. E' sufficiente conoscere il
proprio gruppo sanguigno e seguire le indicazioni, cercando di limitare
il più possibile quei cibi che sembrano nuocere alla vostra salute.
Quattro sono i gruppi sanguigni: tipo A, tipo B, tipo AB e tipo 0.
Le differenze riscontrabili nei diversi gruppi sono la diretta
conseguenza della capacità dell'uomo di adattarsi all'ambiente
circostante a partire dall'età della pietra fino ai giorni nostri. Ma
procediamo per gradi.
Partiamo dal gruppo 0, il
più antico. Cacciatori abili e astuti, gli uomini primitivi si spinsero
sempre più lontano in cerca di carne popolando la terra. Ancora oggi il
gruppo 0 è quello più diffuso. In seguito, cambiamenti di clima e
mancanza di cibo modificarono la dieta dell'uomo che da carnivoro
divenne onnivoro.
Il passaggio successivo riguardò infatti il gruppo A,
con i primi stanziamenti, la coltivazione di cereali e un'alimentazione
completamente diversa. Questo stadio evolutivo consentì un cambiamento
del sistema digestivo e immunitario per tollerare e assorbire le
sostanze nutritive contenute nei prodotti agricoli.
Poco presente in Italia è il gruppo sanguigno B
che si sviluppò a partire da popolazioni nomadi asiatiche, si è infatti
diffuso dal Giappone, alla Mongolia, alla Cina, all'India, fino agli
Urali.
Resta infine il gruppo AB, il più raro e
di recente formazione. Si è sviluppato dalla mescolanza del sangue di
tipo A con quello di tipo B, ed è oggi presente in meno del 5 per cento
della popolazione.
Vediamo nel dettaglio quali alimenti
privilegiare, tenendo conto che le informazioni riportate di seguito
sono indicazioni di massima che andrebbero sviluppate nel libro indicato
nella bibliografia...
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